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L’ENEA è un Ente strategico. Chiediamo trasparenza, rigore e serietà nelle nomine della nuova governance

Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

18/02/2016
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Prendiamo atto che lo stato di agitazione proclamato da tutte le Organizzazioni sindacali nazionali dell’ENEA continua a riscuotere un consenso largo ed è evidente che non può essere ignorato, soprattutto perché le motivazioni della protesta restano forti e riguardano la funzionalità del secondo ente di ricerca pubblico italiano. Non si tratta, pertanto, di rivendicazioni particolaristiche. Soprattutto, sono evidenti, essendo l’energia e l’ambiente le tematiche principali dell’ENEA, le ripercussioni anche sul tessuto produttivo e territoriale del paese.

In questo contesto la Ministra del MISE, prima di procedere alle nomine degli organi di vertice, secondo le nuove disposizioni legislative, dovrebbe ottemperare a quanto previsto dall’O.d.G. promosso dai Presidenti delle due Commissioni della Camera dei Deputati, Attività Produttive ed Ambiente, e sottoscritto anche da forze di opposizione come SI e M5S. L’O.d.G, peraltro condiviso dalla maggioranza del personale dell’ENEA, prevede un chiarimento, prima delle nomine, sul ruolo e sugli obiettivi strategici dell’ENEA, i cui ambiti programmatici, appunto energia, ambiente e sostenibilità, richiedono, come sottolineato anche dal Presidente della Repubblica, un grosso sforzo di ricerca e innovazione. Il modello organizzativo che ne discende deve essere quindi quello di un ente di ricerca quale esso è.

Pertanto, anche la nomina dei vertici deve essere inappuntabile dal punto di vista sia scientifico sia manageriale, presupponendo una distinzione operativa tra questi due ambiti di governance. Le relative procedure dovrebbero essere trasparenti e fondate su una selezione operata sulla base di rose di candidati.