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Visita di studio a Palermo della delegazione “Lärarförbundet – Stockholm”

Una esperienza che parla alla professionalità nell’ambito del lavoro di scambio e confronto svolto dalla FLC CGIL a livello internazionale

08/03/2023
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Il 27 e 28 febbraio 2023, una delegazione del sindacato “Lärarförbundet - Sindacato svedese degli Insegnanti” in collaborazione con la FLC CGIL e con la struttura territoriale della FLC CGIL Palermo ha effettuato una visita di studio nel capoluogo siciliano per approfondire le attività di integrazione degli studenti stranieri nella scuola e per ascoltare la voce degli insegnanti.

La delegazione proveniente da Stoccolma, composta da Antonella Tiozzo Lundin, di origine italiana, Gabriel Castro, di origine cilena e Ahmad Nijem di origine arabo-palestinese, ha incontrato il dipartimento internazionale della FLC CGIL con la segretaria nazionale Graziamaria Pistorino e il responsabile Claudio Franchi. L’organizzazione della visita di studio è stata curata dalla FLC CGIL di Palermo con il segretario generale Fabio Cirino e i segretari provinciali Daniela Vancheri e Francesco Amorello.  

Lunedì 27 febbraio 2023 la delegazione ha avuto modo di confrontarsi con studenti e docenti dell’Istituto Comprensivo “Perez – Madre Teresa di Calcutta” coordinati dalla Dirigente scolastica Prof.ssa Sara Inguanta, mentre martedì 28 febbraio 2023 la visita di studio si è spostata presso l’Istituto Comprensivo “Antonio Ugo”; anche in questa sede è stato possibile un approfondito scambio di esperienze con gli insegnanti, con gli studenti e con il Dirigente scolastico Prof. Riccardo Ganazzoli.

Il focus della visita si è incentrato sulle modalità di integrazione degli studenti stranieri nel sistema scolastico italiano e sono state individuate due tra le istituzioni scolastiche palermitane con il più alto tasso di presenza di studenti stranieri. Sono state riscontrate, comunque, elevate presenze di immigrati di seconda generazione con poche difficoltà nell’uso dell’italiano, soprattutto nella scuola dell’infanzia e primaria, ma numerosi sono stati gli esempi di alunni provenienti direttamente dai paesi d’origine con notevoli difficoltà di integrazione linguistica. L’I.C. “Perez – Madre Teresa di Calcutta” ha utilizzato la risorsa dell’indirizzo musicale, come strategia coinvolgente per il contrasto della dispersione scolastica nella scuola secondaria di I grado, grazie al linguaggio universale della musica, mentre l’I.C. “Antonio Ugo” si è concentrato su percorsi interdisciplinari sulla sostenibilità ambientale, organizzati con una forte attenzione alla continuità didattica tra il primo e il secondo ciclo.

I problemi sono stati superati con l’attenzione e lo sforzo dei docenti, ma anche del personale ATA delle due scuole, che hanno saputo realizzare una efficace integrazione dei ragazzi, seppure in mancanza di mediatori linguistici o di ulteriori supporti. Infatti, la figura del docente di didattica di italiano a stranieri (classe di concorso A023) pur essendo presente nel nostro ordinamento, risulta circoscritta ai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) e non diffusa per gli studenti del primo e secondo ciclo di istruzione.

Un ulteriore momento di riflessione e confronto è stato il modello italiano di inclusione degli alunni con disabilità, per cui, invece, l’ordinamento scolastico del nostro Paese prevede insegnanti specializzati.

I colleghi di Stoccolma hanno rilevato la differenza con il sistema svedese (relazione riportata di seguito) all’interno del quale il lavoro degli “insegnanti bilingui” consiste nell’aiutare a “sviluppare ulteriormente la lingua del genitore di origine non svedese, la cosiddetta lingua materna o lingua parlata in ambiente familiare. La materia esiste in Svezia da più di mezzo secolo e ha un piano di studio e criteri di giudizio per la votazione come le altre materie e per tutti i tipi di scuole, cioè elementari, medie e superiori”.

L’iniziativa si inquadra nel più ampio percorso, avviato da anni dalla FLC CGIL, di elaborazione e confronto con le altre organizzazioni sindacali a livello internazionale, che hanno condotto, tra l’altro, alla predisposizione di una specifica sessione di approfondimento nell’ambito del V congresso della nostra organizzazione.

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TEMA INTEGRAZIONE: VISITA ALLA REALTÁ SCOLASTICA DI PALERMO

​IL NOSTRO LAVORO DI INSEGNANTI “AMBULANTI”

Noi siamo tre dei 190 insegnanti di ben 93 lingue diverse, che lavorano per il comune di Stoccolma. Il nostro lavoro consiste nell’aiutare a sviluppare ulteriormente la lingua del genitore di origine non svedese, la cosiddetta lingua materna o lingua parlata in ambiente familiare. La materia esiste in Svezia da piú di mezzo secolo e ha un piano di studio e criteri di giudizio per la votazione come le altre materie e per tutti i tipi di scuole, cioé elemetari, medie e superiori.

Ben il 30% degli alunni hanno uno o entrambi i genitori di origine straniera e sono presenti su tutto il territorio nazionale e in tutte le scuole, ma soprattutto nelle grandi cittá della Svezia.

Siamo degli insegnanti ambulanti, poiché andiamo nelle scuole dove gli alunni si trovano in orari prestabiliti ad inizio anno scolastico. L’orario di insegnamento é di 1 ora la settimana mentre per il ginnasio é di 1,30. Gli alunni vengono raggruppati, quindi possono essere di etá diverse e possono avere conoscenze linguistiche diverse.

Negli ultimi anni assistiamo ad un aumento di immigrazione verso la Svezia anche dall’Europa, e dall’Italia. I neoarrivati in età scolastica vengono inseriti nelle classi di appartenenza e noi possiamo avere l’incarico di aiutarli nell’apprendimento delle materie scolastiche mentre sviluppano la conoscenza linguistica con insegnanti di svedese specializzati. Come avviene? Noi insegnanti bilingui assistiamo alle lezioni insieme agli stessi e il nostro compito é di aiutarli a capire i contenuti e se necessario a tradurre nella loro lingua le teorie spiegate in svedese.

Non é un compito facile il nostro, spesso il successo scolastico degli alunni dipende dal nostro lavoro, é necessaria un’ottima conoscenza della lingua locale, la conoscenza di tante materie scolastiche, una certa abilitá nell’uso del IT e tanto aggiornamento.

Io ho organizzato piú visite nelle scuole europee. Ritengo importante scoprire le differenze e le uguaglianze dei vari sistemi scolastici. Il mio desiderio é di poter un giorno vedere una scuola equitaria almeno in una Europa sempre piú multiculturale.

Credo fermamente che l’istruzione sia la strada per una societá con uguali opportunitá per tutti i giovani poiché investire nei giovani significa investire nel nostro futuro comune. La societá non deve avere cittadini di serie A e di serie B.

Partecipanti

  1. Antonella Lundin, di origine italiana;
  2. Gabriel Castro, di origine cilena,
  3. Ahmad Nijem di origine palestinese, araba