Passi avanti verso la firma del Memorandum su alta formazione, ricerca ed università
Nell’incontro di ieri a Palazzo Vidoni sono state superate pesanti resistenze e si sono registrati alcuni significativi passi avanti. Per la FLC e per tutta la CGIL la firma del Memorandum sulla conoscenza (alta formazione; ricerca; scuola ed università) prima del DPEF rappresenta un impegno assunto dal Governo il 6 aprile scorso, e che pertanto va onorato, e rappresenta per noi una assoluta priorità
Si è svolto ieri a Palazzo Vidoni l’incontro tra le OO.SS. ed i rappresentanti dei Ministri di Università e Ricerca, della Funzione Pubblica e dell’Economia sul Memorandum per la conoscenza nelle parti che concernono l’AFAM, la Ricerca e l’Università.
L’intesa del 6 aprile tra Governo e OO.SS. prevedeva, infatti, la definizione di un testo condiviso per la valorizzazione di tutti i settori della conoscenza.
Il Memorandum della Conoscenza è fondamentalmente un programma di legislatura, condiviso con le OO.SS., che individua obiettivi e priorità condivise e che prevede tutte le azioni che il Governo si impegna a realizzare nel settore della Conoscenza.
Negli scorsi giornisi era pervenuti a definire compiutamente un testo condiviso utile per arrivare alla firma di una intesa per il settore della scuola.
Oggi, a pochi giorni dal varo del DPEF, è fondamentale completare il quadro degli accordi con i settori dell’università, della ricerca e dell’alta formazione artistica e musicale.
Nell’incontro di ieri si è verificato un avvicinamento delle rispettive posizioni sia sul fronte dei contenuti sia degli obiettivi, pur permanendo diverse resistenze e rigidità, espresse dal Ministero dell’Economia, relative alle risorse che potranno essere messe in campo per attuare gli impegni che si dovranno assumere.
Per la FLC, e per tutta la CGIL, la firma del Memorandum su tutta la conoscenza è un elemento di assoluta priorità.
Lo è perché ciò è previsto come un impegno assunto dall’intero Governo.
Lo è perché rappresenta per noi il modo di verificare l’impegno del Governo su questo settore strategico per lo sviluppo del Paese. Il non raggiungimento dell’obiettivo della firma in tempi rapidi per tutti i comparti costitutivi del mondo della conoscenza, e comunque prima del varo del DPEF, indicherebbe, infatti, che, al di là delle promesse, il Governo non è in grado di assumere impegni programmatici di lungo periodo.
Durante l’incontro è stato ribadito chiaramente che le politiche sull’università e la ricerca sono compito del Ministro dell’università e della ricerca, mentre al Ministro dell’economia spetta il ruolo di sorvegliare le compatibilità economiche delle politiche del Governo.
La FLC ha condiviso – pur proponendo modifiche ed integrazioni - una serie di contenuti illustrati dal Governo e, rispetto ai temi da inserire per arrivare alla definizione di un testo condiviso, la FLC ha sottolineato la necessità che per tutti i settori:
-
sia indicato l’impegno per una crescita degli investimenti e del finanziamento ordinario;
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siano sostanziati gli impegni per la riduzione del precariato, allargando il numero dei concorsi, la platea di quanti possono beneficiare delle stabilizzazioni e includendo i precari docenti e ricercatori delle università, unico settore lasciato fuori dalla finanziaria;
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siano eliminati i vincoli burocratici (90%, turnover, accantonamenti, …) che si aggiungono alla limitatezza delle risorse disponibili.
Per la ricerca la FLC hachiesto la concretizzazione dell’obiettivo di costruire il sistema della ricerca pubblica e di riferire a tale sistema, nella sua interezza, la programmazione, la valorizzazione dell’autonomia e la valutazione.
Inoltre ha richiesto che si condividano scelte che devono avere una ricaduta anche emendativa su provvedimenti in corso d’esame al parlamento (ad esempio il Disegno di Legge sulla ricerca).
Tra le richieste specifiche per l’università la FLC ha posto il problema della valorizzazione del ruolo del personale tecnico e amministrativo nell’economia generale degli interventi su questo sistema e quello del riconoscimento della figura dei lettori di madrelingua e dei CEL avviando a chiusura un contenzioso ventennale.
Inoltre la FLC ha chiesto di affrontare il tema dei policlinici universitari e del personale che vi opera.
Per l’AFAM abbiamo presentato una nostra proposta di testo che richiama gli obiettivi e gli interventi necessari a dare compiuta attuazione alla riforma e stabilità e certezza al sistema.
Le parti si incontreranno al completo nuovamente lunedì 25 giugno per verificare i contenuti del testo che verrà proposto dai Ministeri.
Roma, 22 giugno 2007
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