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Il Parlamento Europeo approva una risoluzione sulla sospensione della proprietà intellettuale per i vaccini anti Covid

La pressione di FLC CGIL, insieme a International Education, ottiene un voto favorevole.

11/06/2021
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In una risoluzione adottata giovedì 10 giugno 2021, con 355 voti favorevoli, 263 contrari e 71 astensioni, il Parlamento Europeo ha chiesto una deroga temporanea all'accordo TRIPS del WTO, al fine di migliorare l'accesso globale a medicinali connessi alla COVID-19 a costi abbordabili e di affrontare i vincoli della produzione mondiale e le carenze nell'approvvigionamento. I deputati sottolineano comunque che una rinuncia indefinita all'accordo TRIPS rappresenterebbe una minaccia per il finanziamento della ricerca, in particolare per i ricercatori, gli investitori, gli sviluppatori e i test clinici.

La stessa questione sarà affrontata l'11 giugno 2021 durante il Summit del G7 in Cornovaglia e il Presidente del Consiglio dell'UE, Charles Michel, ha affermato: "La questione dei diritti di proprietà intellettuale sarà probabilmente sollevata in questo contesto. Una rinuncia ai brevetti potrebbe suonare bene, ma non è una pallottola d'argento. L'accordo TRIPS offre già una certa flessibilità, e noi vogliamo concentrarci su proposte concrete come la promozione di licenze volontarie e trasferimenti di conoscenza e il pooling dei brevetti a condizioni concordate reciprocamente”

La notizia che vaccini efficaci contro il COVID-19 sarebbero stati presto disponibili ha fatto sperare che la fine della pandemia potesse essere vicina. Tuttavia, il lancio globale del vaccino è stato finora profondamente iniquo. Al ritmo attuale, un certo numero di paesi del Nord globale avrà raggiunto una copertura vaccinale diffusa entro il 2021, mentre i paesi meno sviluppati potrebbero raggiungere questa pietra miliare solo nel 2024 o anche più tardi. Questo viola il diritto all'accesso non discriminatorio ai vaccini per tutti. Inoltre, l'accesso iniquo ai vaccini COVID-19 e ad altri prodotti medici andrà a scapito di tutti: i virus non rispettano i confini e, continuando a circolare in alcune parti del mondo, potrebbero emergere nuove varianti resistenti ai vaccini.

Il "nazionalismo dei vaccini" e le regole restrittive sulla proprietà intellettuale che trattano i vaccini come una merce piuttosto che un bene pubblico sono al centro del problema: gli sforzi dei paesi del Sud del mondo per assicurarsi una deroga COVID-19 sui diritti di proprietà intellettuale all'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) sono stati accolti con resistenza da parte dei paesi del Nord del mondo. In una recente dichiarazione, Education International ha espresso preoccupazione per la mancanza di volontà politica di eliminare temporaneamente le barriere di proprietà intellettuale su vaccini e prodotti medici.

I governi possono proteggere le idee che i creatori hanno sviluppato anche attraverso i brevetti, i diritti d'autore, i marchi e i diritti industriali, tra gli altri. Tuttavia, le protezioni hanno dei limiti. I governi hanno il dovere di bilanciare l'interesse dei titolari dei diritti di proprietà intellettuale con il benessere dei cittadini. Devono garantire il primato dei diritti umani, compreso il diritto alla salute, sui profitti privati.

Uno dei principali ostacoli proviene dai paesi ad alto reddito, tra cui il Giappone, la Svizzera, gli Stati Uniti e l'Unione europea, che hanno spesso esercitato pressioni bilaterali sui paesi a basso reddito per non utilizzare le flessibilità TRIPS, al fine di proteggere gli interessi delle aziende farmaceutiche con sede nei loro territori. Nell'ottobre 2020, il Sudafrica e l'India hanno proposto una "Deroga a certe disposizioni dell'accordo TRIPS (Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights) per la prevenzione, il contenimento e il trattamento del COVID-19" all'OMC. Questa deroga eliminerebbe temporaneamente alcuni obblighi TRIPS relativi ai prodotti e alle tecnologie mediche del COVID-19. La proposta è attualmente sostenuta da circa due terzi dei membri del WTO, mentre i paesi del Nord globale, che attualmente comprendono i rappresentanti dell'Unione europea (all'interno dell'UE in particolare Germania, Paesi Bassi, Francia, Spagna, Italia, Danimarca), Stati Uniti, Regno Unito, Norvegia, Canada, Giappone e Australia si oppongono alla deroga.

I sindacati dell'educazione sostengono l'adozione della proposta di deroga TRIPS. Education International continuerà a fare pressione a livello globale insieme ad altre organizzazioni della società civile. La FLC CGIL, insieme alle altre organizzazioni membri di EI si stanno impegnando inviando lettere ai loro rappresentanti governativi al WTO, esortandoli a sostenere la rinuncia.

La FLC CGIL, dopo avere inviato una lettera direttamente al Presidente del Consiglio Draghi ed aver sollecitato i parlamentari italiani al Parlamento Europeo per spingerli a sostenere la battaglia di civiltà, è massicciamente impegnata in questa lotta di civiltà e insieme alla CGIL sta avviando una raccolta di firme ‘NESSUN PROFITTO SULLA PANDEMIA’, per la salute di tutti, per la trasparenza, per il controllo dell’uso dei fondi pubblici dedicati, per il diritto di tutti alle cure.

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Roma, 11 giugno 2021

To Members of the European Parliament

Education unions call for support on COVID-19 TRIPS waiver

Dear,

we, the FLC CGIL, representing more than 200,000 italian teachers, Education personnel (ATA: Administrative, Technical and Auxiliary personnel, as known in Italy), Heads of school and researchers urge you to vote in favour of the European Parliament resolution on the proposal to waive intellectual property rights on COVID-19 vaccines, therapeutics and treatment. This will be an important step in advancing discussions around the TRIPS waiver at the World Intellectual Property Organisation (WTO).

We are concerned about the inequitable access to COVID-19 vaccines. Current forecasts indicate that many countries in the Global North will have achieved widespread vaccination coverage by 2021 while the poorest countries might only reach this milestone in 2024 or even later. Non-discriminatory access to vaccinations is a human right. The Director General of the WHO recently stressed that a “me first” approach to vaccines is not only morally wrong, but it will also prolong the pandemic and increase its dramatic impact on societies worldwide. Inequitable access to vaccines puts everyone at risk as vaccine-resistant variants of the SARS- CoV-2 virus are likely to emerge if the virus continues to circulate in some parts of the world.

As representatives of teachers and education personnel in Italy, an EU member state, and members of the global education union movement, we are concerned that the lack of the EU support for TRIPS Waiver will have a detrimental impact on education worldwide. We are only beginning to grasp the longer-term negative impact of school closures on children and youth, including the disproportionate effects on already disadvantaged groups of students. Efforts to re-open education institutions also depend on equitable access to vaccines across the globe.

While we support all multilateral efforts to improve access to the COVID-19 vaccines globally, including the COVAX scheme, we believe that it is essential to address existing intellectual property barriers that limit the production and supply of medical products. Therefore, we urge you to support the EP resolution and send an important signal to EU citizens that the EU Member States understand the importance to support the proposed TRIPS waiver. Here we urge you to lift all intellectual property rights barriers for COVID-19 therapeutics, treatment, recovery and research to move beyond a narrow focus on patents for vaccines and promote a holistic approach to addressing the virus that will benefit the education systems, the pupils and future generations worldwide.

The fight against COVID-19 and its variants can only be won together and we count on your support for the EP vote.

Kind regards,

Il Segretario generale
FLC CGIL Francesco Sinopoli