MIUR ed INPS incontrano le Organizzazioni Sindacali per discutere del sistema di pensionamento nel settore scuola
Dal tavolo un impegno ad evitare rimpalli di competenze.
Nella giornata odierna si è svolto al MIUR un incontro sulle tematiche legate ai pensionamenti del comparto scuola. Erano presenti, insieme alle Organizzazioni sindacali, i rappresentanti dell’INPS, la Direzione generale per il personale, la dottoressa Spallino dell'AT di Roma.
La riunione, richiesta dal FLC CGIL, da CISL, da UIL Rua si è resa necessaria a fronte delle problematiche insorte nella fase del riconoscimento a diritto a pensione, dall’anno scolastico 2017/2018, per il personale della scuola.
Nella relazione iniziale della dottoressa Novelli sono stati elencati alcuni dei motivi che hanno reso problematico l’accesso alla pensione per un alto numero di pensionandi, motivi che si traducono per la FLC CGIL in un prematuro avvio da parte dell’INPS della gestione delle certificazioni, quando ancora non c’era alcun rapporto tra le operazioni di adempimento di entrambi le istituzioni, MIUR, INPS. Abbiamo salutato positivamente la comunicazione alla dottoressa Novelli relativa all’invio all’INPS degli elenchi dei probabili futuri pensionandi per il disbrigo delle pratiche di competenze con tempi più distesi.
Le Organizzazioni sindacali hanno elencato le difficoltà segnalate dalle strutture, perché possano essere evitate nella prossima tornata di pensionamenti, che potrebbe avere numeri di aspiranti più elevati se nella prossima Legge di Bilancio dovesse essere contemplato come criterio pensionistico la quota 100 a partire dal mese di gennaio 2019.
Il Direttore dell’INPS, dottor Sabatini, ha fornito i dati relativi ai pensionamenti dello scorso anno e al numero degli assegni pensionistici erogati: sono state lavorate 41766 pratiche, a fronte di 37687 certificazioni di diritto a pensione, il 31% in più rispetto allo scorso anno.
Al 4 ottobre erano stati rilasciati 32.500 assegni pensionistici, 5000 verranno erogati tra novembre e dicembre.
La FLC CGIL ha rimarcato come il mancato dialogo tra INPS e MIUR si sia ripercosso sui pensionandi soprattutto delle grandi città ed ha auspicato che questo tavolo come il precedente del 17 luglio possa essere solutore dei problemi riscontrati. Nel particolare abbiamo sottoposto due problematiche, una legata al sistema delle dimissioni dal servizio e l’altra alla unica finestra di uscita dal lavoro, il 1° settembre.
Un numero sempre più alto di personale vuole accedere al pensionamento tramite il sistema del cumulo pensionistico collegato a versamenti in casse diverse o tramite la totalizzazione i tutte le tipologie dii contributi versati. Il sistema on line per le dimissioni riconosce solo i criteri della legge Fornero o l’opzione donna, rendendo problematico il riconoscimento al diritto a pensione per le Amministrazioni territoriali del MIUR che si basano sulla certificazione degli atti di pertinenza. Siamo convinti che il sistema informatico vada aggiornato attraverso il riconoscimento di tutti le modalità di pensionamento autorizzate dalla Riforma Fornero o da altra Legislazione.
L’altra problematica riguarda l’avvenuta certificazione da parte dell’INPS del diritto all’Ape sociale acquisito dopo il 1° settembre 2018 che potrebbe diventare inesigibile dopo la scadenza dei fondi programmata dal Governo per il 31 dicembre 2018.
L’Amministrazione si è dichiarata disponibile a rivedere il sistema informatico e ha invitato le organizzazioni sindacali ad inviare proposte, cosa che faremo nei prossimi giorni. Per quel che riguarda l’accesso all’Ape chiederemo un emendamento alla Legge di Bilancio che autorizzi il pensionamento di coloro che avranno il diritto certificato entro il 31 dicembre 2018.
Nel corso della riunione si è ragionato sui tempi di pubblicazione della circolare ministeriale relativa alle dimissioni dal servizio per l’anno scolastico 2018/2109. L’Amministrazione per ovviare ai disservizi dello scorso anno vorrebbe anticiparne i tempi. Abbiamo chiesto di essere convocati per discuterne con calma, anche in base ai cambiamenti del sistema telematico delle dimissioni.
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