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PCTO e alternanza scuola lavoro: la FLC CGIL sostiene le mobilitazioni degli studenti del 28 gennaio 2022

Solo una tragedia come quella di Udine costringe tutti a porre nuovamente al centro della discussione un tema che sembrava dimenticato. La FLC CGIL ribadisce le proprie posizioni durante l’incontro presso il Ministero dell’istruzione.

28/01/2022
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La morte dello studente di Udine ha avuto un’eco straordinaria in tutto il Paese riproponendo il tema dell’(ex) alternanza scuola lavoro, ora PCTO, e dell’obbligatorietà introdotta dalla pessima legge 107.

Qualcuno, tentando di minimizzare l’accaduto, ci ha ricordato che lo studente frequentava il quarto di un percorso di Istruzione e Formazione Professionale, quasi che tutte le studentesse e gli studenti non abbiano gli stessi diritti indipendentemente dall’itinerario di studio seguito. Anzi i percorsi duali o di alternanza rafforzata moltiplicano in maniera parossistica i problemi di azioni formative rivolte a minori spesso prive di reale intenzionalità educativa.

Durante l’incontro con il Ministero dell’Istruzione del 27 gennaio abbiamo ribadito alcuni punti fermi che rivendichiamo da tempo

  • contrarietà alla obbligatorietà e alla precisa quantificazione delle ore in alternanza-PCTO
  • tali percorsi non devono rappresentare un paravento utile a mascherare rapporti di lavoro subordinato o parasubordinato gratuito.
  • i PCTO devono rimanere un’opportunità formativa pienamente inserita e valorizzata nei percorsi di studio frequentati dalle studentesse e dagli studenti
  • devono essere scelti soggetti ospitanti che ordinariamente predispongono una formazione permanente per i propri dipendenti
  • gli studenti non devono sostituire posizioni professionali all’interno del soggetto ospitante.

Per tutto questo la FLC CGIL sostiene la mobilitazione degli studenti che il 28 gennaio scendono in piazza in tutta Italia: la scuola deve essere un luogo di crescita e relazione non palestra di sfruttamento, precarietà e morte.

A questo link è possibile sottoscrivere online l’appello che indica le motivazioni della mobilitazione, sostenuta anche da petizioni di docenti.

A livello territoriale, oltre a una presenza visibile della nostra organizzazione, è prevista la partecipazione attiva di nostre/i compagne/i nelle assemblee e nelle discussioni pubbliche che saranno organizzate dalle varie organizzazioni studentesche che aderiscono alla giornata di protesta e dalla FIOM.