Il lavoro è discontinuo, la vita NO
Al via la campagna per un welfare universale promossa dal Coordinamento Precari della FLC CGIL.
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Estensione del sostegno al reddito nelle fasi di non lavoro anche a chi lavora con contratti precari; Istituzione di un Reddito Minimo per liberarsi dal ricatto del "lavoro-a-qualsiasi-condizione" per chi è senza lavoro, chi lo cerca, chi vuole studiare; sostegno alla malattia a prescindere dal contratto di lavoro; diritto universale alla maternità anche per chi il lavoro non ce l'ha o lo ha a termine.
Queste le richieste rivolte al Parlamento.
La crisi economica e le politiche di austerity si sono abbattute con particolare violenza sui protagonisti del lavoro a termine, che, per un paradosso tutto italiano, sono i soggetti più esposti ai rischi, ma anche trascurati o del tutto esclusi dalle protezioni sociali.
È ormai irrimandabile una riforma del welfare in senso universalistico capace di parlare a tutti i soggetti del lavoro, precari e stabili, e a chi il lavoro non ce l'ha.
Nei comparti della conoscenza il livello di precarietà è allarmante: scuola, università, ricerca, AFAM si reggono sull'impegno di centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori a tempo determinato, collaboratori, assegnisti di ricerca, dottorandi e sulle prospettive di queste lavoratrici e lavoratori pesa l'ipoteca dei tagli degli ultimi anni sulla conoscenza. Insieme alla battaglia per la stabilizzazione dei precari e sulla riforma del reclutamento, dunque, è necessario e urgente garantire DIRITTI a chi lavora con contratti precari, SOSTEGNO AL REDDITO a coloro a cui scade il contratto, REDDITO MINIMO a chi non può accedere agli ammortizzatori sociali.
A sostegno della campagna la FLC CGIL promuoverà una raccolta firme disponibile su questo sito nei prossimi giorni. Sempre su questo sito sarà possibile consultare le iniziative connesse alla campagna che verranno realizzate nei prossimi mesi.
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