Spagna. Petizione internazionale contro i tagli all’istruzione
100.000 posti in meno nell’istruzione e disprezzo delle relazioni sindacali sono le pratiche con cui anche il governo spagnolo intende affrontare la crisi.
I tre sindacati spagnoli affiliati alla Internazionale dell’Educazione (FE-CCOO, FETE-UGT e STES) denunciano la scure colossale che il governo conservatore di Mariano Rajoy si prepara a calare sulla testa della pubblica istruzione spagnola, dalla scuola dell’infanzia all’università, già da due anni sottoposta a una raffica di tagli.
Nello scorso aprile infatti il governo ha approvato una riduzione variabile tra il 25 e il 30% delle risorse per l’istruzione. L’effetto sarà il licenziamento o il mancato turn-over di 100.000 lavoratori della scuola e dell’università, l’aumento del numero di alunni per classe, la privatizzazione dei servizi educativi, l’aumento delle tasse universitarie e una riduzione delle borse di studio. Per di più il ministro dell’istruzione ha rifiutato qualsiasi discussione su queste misure con le organizzazioni sindacali.
La segreteria dell’Internazionale dell’Educazione, appoggiando le proteste dei sindacati spagnoli, invita tutti i sindacalisti e i lavoratori delle organizzazioni aderenti a firmare la petizione che le tre organizzazioni hanno lanciato sul sito https://www.levantatuvoz.es/index.aspx .
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