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La FLC CGIL aderisce alla richiesta di Education International per un'educazione universale sul cambiamento climatico

Si ribadisce che affrontare il cambiamento climatico è una priorità assoluta per tutti i settori dell'istruzione. La FLC CGIL chiede al governo italiano di intervenire finanziando investimenti ordinamentali.

24/11/2020
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Education International, la confederazione che riunisce tutte le organizzazioni sindacali dell’istruzione a livello globale, anche a seguito delle risoluzioni approvate durante l’ultimo Congresso di Bangkok, ha predisposto una lettera che invita tutti i governi a impegnarsi in un'azione urgente in materia di alfabetizzazione climatica e ambientale. Si tratta di una azione legata alla  campagna di alfabetizzazione climatica globale volta a garantire impegni coraggiosi di alfabetizzazione climatica alla conferenza delle Nazioni Unite sul clima prevista per novembre 2021 nel Regno Unito (COP26)

Ad oggi, oltre 300 organizzazioni e personaggi pubblici hanno firmato la lettera a Patricia Espinosa,  Segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e ai governi presenti alla conferenza del prossimo anno. Eppure, siamo consapevoli della necessità di essere ancora più attivi nel fare pressioni, incoraggiare e persuadere i governi a accettare la nostra richiesta di educazione climatica obbligatoria e valutata collegata all'impegno civico e trasformarla in realtà alla conferenza delle Nazioni Unite del 2021.

Francesco Sinopoli, Segretario generale della FLC CGIL, che ha sottoscritto l’adesione, ha sottolineato: “L’adesione a questa azione internazionale si pone in continuità con uno tra i temi caratterizzanti della nostra azione, riconoscendo che l’emergenza climatica richiede azioni determinate e urgenti da parte di tutti i governi per salvare il pianeta e l'umanità”.

Pur apprezzando l’incremento delle risorse individuate dal disegno di legge di Bilancio 2021, dedicate all’approfondimento delle tematiche ambientali, chiediamo al governo di predisporre strumenti e risorse economiche perché il sistema di istruzione possa esercitare un adeguato protagonismo e adempiere alla fondamentale costruzione della cittadinanza attiva, per la creazione di una coscienza sociale e ambientale responsabile. Sarebbe opportuno, pertanto, finanziare investimenti ordinamentali, mentre al momento si prevede lo svolgimento delle attività di Educazione Civica senza un’ora e un insegnante dedicati perché i provvedimenti sono vincolati dalla clausola di invarianza finanziaria.