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Direttiva Bolkestein: NO alla mercificazione della conoscenza

L’ordine del giorno del Comitato Direttivo della FLC

15/09/2005
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Pubblichiamo l’ordine del giorno del Comitato direttivo della FLC Cgil con il quale si respinge ogni forma di mercificazione della conoscenza e si esprime il sostegno alle prossime iniziative europee contro la direttiva Bolkestein.

Roma, 15 settembre 2005
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Ordine del giorno contro la Bolkestein

La ripresa della discussione sugli emendamenti alla bozza di direttiva Bolkestein, con la previsione del voto in aula al Parlamento Europeo per il 23 ottobre, e la riunione del Consiglio Generale del WTO per il 19/20 ottobre, in vista della Sesta Conferenza Ministeriale che si terrà nel dicembre prossimo, pongono la necessità di tenere ancora alto il livello dell’attenzione e della mobilitazione contro i processi di mercificazione e privatizzazione dei servizi essenziali, tra cui l’educazione.

La Commissione mercato interno dovrà infatti esprimere la posizione su temi quali l’esclusione dei servizi di interesse generale e sul principio del paese d’origine, mentre il Consiglio Europeo continua la sua discussione su altri aspetti della direttiva, sotto una presidenza, quella Britannica, che ha sempre posto l’approvazione tra gli interessi del Regno Unito. Non è tra l’altro chiara la posizione ufficiale del governo italiano che dovrà esprimersi con un suo voto nel Consiglio.

Il Direttivo della FLC Cgil nel ribadire la propria opposizione a qualsiasi forma di mercificazione della conoscenza:

  • dà il proprio sostegno alla giornata di lotta europea “per la difesa dei diritti del lavoro e dei servizi pubblici contro il GATS e la Direttiva Bolkestein”, del prossimo 15 ottobre, proposta dall’assemblea preparatoria del FSE di Praga e promossa da sindacati, movimenti e associazioni in Italia;

  • invita inoltre le strutture territoriali a partecipare a tutte le iniziative di sostegno alla campagna contro la direttiva Bolkestein e il GATS:

  • sostiene la campagna europea dell’ETUCE per una direttiva europea che difenda i servizi pubblici, i servizi d’interesse generale e i beni collettivi.

Roma, 12 settembre 2005