DIS-COLL: ancora ambiguità sul diritto all'indennità di disoccupazione per assegnisti di ricerca e dottorandi
L'inps ha emanato la circolare interpretativa della DIS-COLL. Rimangono irrisolti i dubbi sui beneficiari.
Lunedì 27 aprile 2015, è uscita la circolare INPS che rende operativa la DIS-COLL, la nuova indennità di disoccupazione rivolta a co.co.co. e co.co.pro. Grande era l'attesa per questa circolare e per i chiarimenti che avrebbe dovuto fornire sui beneficiari dello strumento. Nelle pieghe dell'interpretazione del Dlgs 22/15 istitutivo della DIS-COLL da parte dell'istituto di previdenza, infatti, si gioca l'inclusione, oppure no, di qualche centinaio di migliaio di persone.
La Circolare, però, non chiarisce i nodi principali: sono ammessi oppure no i parasubordinati che versano alla gestione separata INPS, ma hanno un contratto nominalmente diverso dal co.co.co. e co.co.pro.? E per quanto riguarda i comparti della conoscenza: sono ammessi oppure no assegnisti di ricerca, dottorandi e borsisti dell'Università e degli Enti di Ricerca? Queste domande, sorte all'indomani dell'approvazione del Decreto, rimangono identiche oggi.
La circolare dell'INPS, infatti, quanto ai beneficiari, non aggiunge né toglie niente al testo del Decreto legislativo, riportandone esattamente la dicitura, che individua i beneficiari della DIS-COLL tra i:
"collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto - con esclusione degli amministratori e dei sindaci - iscritti in via esclusiva alla gestione separata presso l’INPS, non pensionati e privi di partita IVA, che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione."
Il buon senso suggerisce che assegnisti di ricerca, dottorandi e borsisti debbano essere ricompresi tra i beneficiari del nuovo strumento di sostegno al reddito. Si tratta di poco meno di 60 mila persone sulle cui spalle grava buona parte della tenuta delle Università italiane e del lavoro negli Enti Pubblici di ricerca. Soggetti che versano i propri contributi alla Gestione Separata INPS esattamente come i co.co.co. e i co.co.pro. cui la DIS-COLL viene esplicitamente riconosciuta.
Tuttavia il nostro sistema di protezione sociale ci ha abituati ad iniquità ed esclusioni incomprensibili e insensate. Così è stato per l'indennità UNA TANTUM, antesignana della DIS-COLL, uno strumento escludente e restrittivo su cui a causa dell'incertezza normativa e amministrativa le diverse sedi INPS territoriali hanno operato in modo diverso e contraddittorio prima riconoscendo e poi chiedendo indietro a distanza di anni i soldi delle indennità di disoccupazione ad alcune categorie di lavoratori (qui una sintesi della vicenda).
La FLC CGIL pertanto richiede un chiarimento definitivo all'INPS rispetto ai beneficiari della DIS-COLL che preveda l'inclusione di assegnisti di ricerca, dottorandi e borsisti dell'Università e degli Enti, così come delle altre tipologie contrattuali iscritte in via esclusiva alla Gestione separata INPS.
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