Decontribuzione delle lavoratrici madri (“bonus mamme”): le domande entro l’8 aprile 2024
La FLC CGIL chiede l’estensione del beneficio anche alle lavoratrici precarie e la revisione della tempistica
Si è svolto martedì 26 marzo 2024 l’incontro di informativa tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e organizzazioni sindacali in merito alla decontribuzione delle lavoratrici madri, il cosiddetto “Bonus mamme”. Con la nota 2244 del 26 marzo 2024 sono state fornite le istruzioni operative.
Come beneficiare del “Bonus mamme”
Le interessate dovranno comunicare la volontà di beneficiare della misura e i dati necessari a verificare la sussistenza dei requisiti, entro il prossimo 8 aprile, direttamente attraverso l’applicativo informatico, accessibile dal SIDI.
Per effettuare l’operazione, accedere all’area riservata del sito del ministero e selezionare il servizio “decontribuzione di maternità” nell’elenco di tutti i servizi. Approfondisci.
Cosa prevede il bonus
La Legge di Bilancio 2024 ha previsto l’esonero della contribuzione previdenziale, fino ad un massimo di 3.000 euro annui, per le lavoratrici madri che abbiano almeno tre figli.
In via sperimentale, per il 2024, il bonus è attribuito anche in presenza di due figli di cui almeno uno con un’età inferiore a 10 anni.
Il nostro commento
La FLC CGIL ha sollecitato incessantemente l’amministrazione per evitare che la procedura gravasse ulteriormente sul lavoro delle segreterie scolastiche, pertanto esprime soddisfazione per il processo di semplificazione dell’istanza.
Pur consapevoli che l’esclusione dal beneficio delle lavoratrici a tempo determinato è contenuta nella norma, esprimiamo forte contrarietà e auspichiamo che si intervenga a modifica con ulteriori dispositivi normativi.
Abbiamo anche chiesto di poter ampliare i termini previsti per la presentazione delle domande in quanto la tempistica fissata da NOIPA risulta eccessivamente stringente rispetto alla platea dei beneficiari del settore scuola.
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