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senato, commissione VII: resoconto della seduta (Discussione sul ddl che introduce la terza fascia del ruolo dei professori universitari)

Interviene il sottosegretario di Stato per l'università e la ricerca scientifica e tecnologica Guerzoni.

28/04/1999
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Presidenza del Vice Presidente BISCARDI.

Interviene il sottosegretario di Stato per l'università e la ricerca scientifica e tecnologica Guerzoni.

La seduta inizia alle ore 15,15.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il senatore BEVILACQUA, a nome del Gruppo Alleanza Nazionale, lamenta che questa mattina la Commissione abbia tenuto seduta benché, ad oltre trenta minuti dall'orario di convocazione (le 8,30), la maggioranza non avesse ancora assicurato la presenza del numero legale. Difatti, la seduta ha potuto avere luogo solo attraverso un massiccio ricorso a senatori non componenti della Commissione, delle cui deleghe, ai sensi dell'articolo 31, comma 2, del Regolamento, chiede conto alla Presidenza. Si tratta di una circostanza senza precedenti, che inficia i rapporti di collaborazione tra maggioranza ed opposizione, tanto più che ' nella seduta iniziata con così vistoso ritardo ' è stato addirittura approvato in sede deliberante un provvedimento di iniziativa governativa. Critica peraltro la convocazione stessa della seduta antimeridiana, avvenuta senza una previa deliberazione dell'Ufficio di Presidenza della Commissione.

Il presidente BISCARDI replica che i senatori intervenuti alla seduta antimeridiana di oggi in sostituzione dei componenti della Commissione assenti erano stati tutti regolarmente delegati dai rispettivi Gruppi, ai sensi dell'articolo 31, comma 2, del Regolamento. Quanto alla convocazione per le ore 8,30, ricorda che lo scorso giovedì 22 aprile non era stato possibile riunire l'Ufficio della Presidenza della Commissione a causa dell'anticipato inizio dei lavori dell'Assemblea ma che al termine della seduta plenaria della Commissione il presidente Ossicini aveva ricevuto mandato dalla Commissione a procedere alle convocazioni, che sono state diramate nei consueti termini regolamentari.

Quanto poi al ritardo con cui è iniziata la seduta antimeridiana, egli ricorda che il presidente Asciutti ha fatto verbalizzare, all'inizio della seduta, che i senatori Bevilacqua e Marri - inizialmente presenti - si erano allontanati per protesta contro il ritardo che si stava verificando.

Il senatore MARRI precisa di essere stato presente alle ore 8,30.

Il senatore BEVILACQUA, premesso di non nutrire alcun dubbio sulla correttezza della presidenza Asciutti, rileva che, a suo giudizio, l'onere di assicurare il numero legale per consentire l'inizio della seduta ricade interamente sulla maggioranza di Governo, dalla cui scarsa partecipazione ai lavori della Commissione è lecito desumere un tiepido interesse per i provvedimenti in discussione. Rinnova comunque la propria protesta per il comportamento improprio tenuto dalla maggioranza relativamente alla seduta antimeridiana di oggi.

Il presidente BISCARDI replica conclusivamente ricordando che la partecipazione ai lavori parlamentari rappresenta un preciso dovere di ciascun senatore, indipendentemente dallo schieramento politico cui appartiene. Osserva altresì che il provvedimento approvato nella seduta antimeridiana rispondeva alle aspettative di una amplissima categoria di operatori del comparto scolastico e rivestiva un'urgenza assoluta. Né, d'altra parte, può essere a suo giudizio criticata alcuna forzatura rispetto alle norme regolamentari.

IN SEDE DELIBERANTE

(3399) PAGANO ed altri. - Disposizioni su ricercatori universitari
(3477) MANIS ed altri. - Introduzione di norme per la modifica dello stato giuridico dei ricercatori e dei professori universitari
(3554) BEVILACQUA ed altri. - Norme per la modifica dello stato giuridico dei ricercatori
(3644) Cò ed altri. - Provvedimento per la docenza universitaria
(3672) RIPAMONTI e CORTIANA. - Nuove norme relative allo stato giuridico dei ricercatori e dei professori universitari
- e petizione n. 530 ad essi attinente

(Seguito della discussione congiunta e rinvio)

Riprende la discussione congiunta, sospesa nella seduta di ieri, nella quale - ricorda il PRESIDENTE - si era concluso l'esame dell'articolo 2 del testo unificato preso a base della discussione ed era stato ritirato l'unico emendamento volto ad aggiungere un articolo dopo l'articolo 2.

Si passa quindi all'esame dell'articolo 3 e degli emendamenti ad esso riferiti.

Il senatore ASCIUTTI illustra l'emendamento 3.204, soppressivo dell'articolo. Coglie altresì l'occasione per preannunciare la presentazione di un ordine del giorno che impegni il Governo ad uniformare gli obblighi didattici e gli impegni scientifici di tutti i professori ricercatori. In conseguenza della approvazione del subemendamento 1.201/2, che ha assimilato ai ricercatori le figure equiparate di cui all'articolo 16 della legge n. 341 del 1990 e cioé gli assistenti del ruolo ad esaurimento ed i tecnici laureati di cui all'articolo 50 del decreto del Presidente della Repubblica n. 382 del 1980, e della successiva soppressione del primo periodo del comma 2 dell'emendamento 1.201 del relatore, occorre infatti a suo giudizio uniformare gli impegni orari delle diverse figure professionali, pena il determinarsi di inopportuni squilibri.

Il presidente BISCARDI ricorda che gli ordini del giorno saranno esaminati prima della votazione finale sul provvedimento.

Il senatore RESCAGLIO dà per illustrato l'emendamento 3.9 (Sostituire l'articolo con il seguente: "Art. 3. - 1. All'articolo 16, quarto comma, della legge 9 maggio 1989, n. 168, sono apportate le seguenti modificazioni: a) la lettera b) è sostituita dalla seguente: 'b) nel senato accademico è assicurata la presenza almeno di un rappresentante delle facoltà ovvero di altre strutture istituite nell'ateneo anche in applicazione delle disposizioni vigenti in materia di autonomia didatticà; b) alla lettera d) è aggiunto in fine il seguente periodo: 'Nelle medesime norme non è ricompresa la disciplina della partecipazione agli organi, dell'attribuzione dell'elettorato attivo e passivo per le cariche accademiche e della relativa determinazione di situazioni di incompatibilità derivanti dall'opzione per il tempo pieno o definito ovvero dal collocamento in aspettativa o fuori ruolo di cui agli articoli 11, 13 e 19 del decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, e successive modificazioni e integrazionì ". RESCAGLIO, ROBOL) .

In assenza dei rispettivi proponenti il PRESIDENTE dichiara decaduti gli emendamenti 3.201 e 3.2.

Il senatore MONTICONE illustra l'emendamento 3.202 (Dopo il comma 1, inserire il seguente: "1-bis. I professori associati hanno titolo ad assumere la direzione di centri, laboratori e servizi strumentali all'attività didattica e di ricerca, nonché il coordinamento dei gruppi di ricerca". MONTICONE), giudicando indispensabile specificare la titolarità di alcuni incarichi in capo ai professori associati, tanto più che l'articolo 1 del provvedimento in esame ha attribuito agli statuti la facoltà di affidare ai ricercatori determinate posizioni.

Il senatore LORENZI illustra l'emendamento 3.205 (Aggiungere il seguente comma: "1-bis. I professori associati hanno titolo ad assumere la direzione di centri, laboratori e servizi strumentali all'attività didattica e di ricerca, nonché il coordinamento dei gruppi di ricerca". LORENZI), identico ad altre proposte emendative: si tratta, a suo avviso, di un importante riconoscimento delle funzioni svolte dai professori associati nell'ambito della ricerca, che premia il dinamismo dei docenti più giovani.

Il senatore MANIS dà per illustrato l'emendamento 3.3 (nuovo testo) (Aggiungere il seguente comma: "1-bis. I professori associati hanno titolo ad assumere la direzione di centri, laboratori e servizi strumentali all'attività didattica e di ricerca, nonché il coordinamento dei gruppi di ricerca e la responsabilità di progetti nazionali di ricerca." MANIS).

Il senatore LOMBARDI SATRIANI illustra l'emendamento 3.4 (Aggiungere il seguente comma: "1-bis. I professori associati hanno titolo ad assumere la direzione di centri, laboratori e servizi strumentali all'attività didattica e di ricerca, nonché il coordinamento dei gruppi di ricerca". LOMBARDI SATRIANI, DONISE) che, in conseguenza dell'attribuzione della piena titolarità didattica dei ricercatori, conferisce il giusto riconoscimento all'attività dei professori associati.

I senatori NAVA, BEVILACQUA, ASCIUTTI (che, in assenza del senatore Toniolli, fa proprio l'emendamento 3.10) e BERGONZI rinunciano ad illustrare, rispettivamente, gli emendamenti 3.8 (Aggiungere il seguente comma: "1-bis. I professori associati hanno titolo ad assumere la direzione di centri, laboratori e servizi strumentali all'attività didattica e di ricerca, nonché il coordinamento dei gruppi di ricerca", NAVA), 3.11 (Aggiungere il seguente comma: "1-bis. I professori associati hanno titolo ad assumere la direzione di centri, laboratori e servizi strumentali all'attività didattica e di ricerca, nonché il coordinamento dei gruppi di ricerca". BEVILACQUA, MARRI, PACE, CAMPUS ), 3.10 (Aggiungere il seguente comma: "1-bis. I professori associati hanno titolo ad assumere la direzione di centri, laboratori e servizi strumentali all'attività didattica e di ricerca, nonché il coordinamento dei gruppi di ricerca". TONIOLLI) e 3.12 (Aggiungere il seguente comma: "1-bis. I professori associati hanno titolo ad assumere la direzione di centri, laboratori e servizi strumentali all'attività didattica e di ricerca, nonché il coordinamento dei gruppi di ricerca". BERGONZI).

Il senatore ASCIUTTI illustra infine l'emendamento 3.203 (Dopo il comma 1, inserire il seguente: "1-bis. I professori associati, con almeno 10 anni di anzianità di servizio nel corrispondente ruolo, sono inquadrati nel ruolo dei professori straordinari con i diritti ed i doveri che attualmente tale ruolo prevede per legge. TONIOLLI), che sottoscrive.

Su tutti gli emendamenti all'articolo 3 il relatore MASULLO esprime parere contrario. Per quanto riguarda il 3.204, soppressivo dell'articolo, egli è contrario dal momento che, a suo giudizio, l'articolo 3 è indispensabile non solo in quanto assorbe i contenuti delle successive proposte emendative, ma anche e soprattutto perché, nell'ambito del tentativo di razionalizzazione della docenza intrapreso dalla Commissione, sarebbe iniquo non estendere agli associati l'elettorato attivo e passivo alle cariche accademiche. Tale opzione rappresenta al contrario un passo avanti verso la semplificazione dei rapporti fra attività didattica e partecipazione al governo dell'università.
Per quanto riguarda l'emendamento 3.9, egli è in particolare contrario alla lettera b); quanto alla lettera a), egli sarebbe favorevole ma ' stante la presenza di emendamenti analoghi riferiti ad altre parti del testo ' ritiene preferibile affrontare la questione in quella sede: invita conseguentemente i presentatori a ritirarlo.
Coerentemente con quanto dichiarato sull'emendamento 3.204, egli motiva poi il parere contrario sugli emendamenti da 3.201 a 3.12 (tra loro analoghi) osservando che i loro contenuti sono di fatto impliciti nel testo dell'articolo 3.
Infine, egli è contrario all'emendamento 3.203 in quanto prefigura un inquadramento automatico dei professori associati con dieci anni di anzianità, in contraddizione con la scelta della Commissione di non procedere ad inquadramenti ope legis.

Il sottosegretario GUERZONI si associa al parere del relatore, invitando in particolare i presentatori a ritirare l'emendamento 3.203: una sua approvazione sarebbe infatti in contrasto con il parere reso dalla Commissione affari costituzionali e determinerebbe l'automatico trasferimento del provvedimento alla sede referente.

Si passa quindi alle votazioni La Commissione respinge l' emendamento 3.204.

Il senatore RESCAGLIO ritira l' emendamento 3.9.

Per dichiarazione di voto favorevole sul 3.202 interviene il senatore MONTICONE, a giudizio del quale permane una differenza fra le cariche accademiche - per le quali l'articolo 3 conferisce l'elettorato attivo e passivo ai professori associati - e gli incarichi che l' emendamento in questione (al pari degli altri ad esso analoghi) intende assicurare agli associati stessi. Non conviene quindi con l'avviso del relatore secondo cui l'articolo 3 assorbe i contenuti degli emendamenti in esame.

Per una breve precisazione ha la parola il sottosegretario GUERZONI, il quale ricorda che gli statuti universitari già prevedono la titolarità di tali incarichi in capo agli associati. Ritiene altresì che l'approvazione dell' emendamento 3.202 (e degli altri ad esso analoghi) si ponga in contrasto con quanto già previsto all'articolo 3.

In considerazione delle osservazioni del rappresentante del Governo, il senatore MONTICONE ritira l'emendamento 3.202.

Anche il senatore LORENZI, prestando fede alle argomentazioni del Sottosegretario, ritira l' emendamento 3. 205.

Il senatore MANIS dichiara invece che non intende ritirare il proprio emendamento 3.3 (nuovo testo), ritenendo indispensabile prevedere legislativamente che i professori associati abbiano titolo ad assumere la direzione dei centri di ricerca, in armonia fra l'altro con la normativa comunitaria.

Il sottosegretario GUERZONI rinnova l'invito ai presentatori degli emendamenti in questione a ritirarli impegnandosi, se necessario, ad intervenire in via amministrativa. Preannuncia conseguentemente la disponibilità del Governo ad accogliere un eventuale ordine del giorno in questo senso.

Dopo un intervento del relatore MASULLO, il senatore MANIS ritira l' emendamento 3.3 (nuovo testo) e preannuncia la sua trasformazione in ordine del giorno.

Interviene quindi il senatore LOMBARDI SATRIANI, il quale dichiara di mantenere il proprio emendamento 3.4 dal momento che le cariche accademiche, per le quali l'articolo 3 attribuisce l'elettorato attivo e passivo ai professori associati, attengono esclusivamente all'attività didattica e non già a quella di ricerca. Per quanto riguarda il coordinamento dei gruppi di ricerca, si registrano invece forti sperequazioni atteso che alcuni atenei lo attribuiscono già ai professori associati, mentre altri lo riservano ai professori ordinari. Ragioni di equità inducono pertanto il legislatore ad accogliere una norma di carattere generale, che privi gli atenei di tali inopportuni margini di discrezionalità.

Il relatore MASULLO invita la Commissione a riflettere sugli effetti dirompenti che potrebbero conseguire ad una eventuale reiezione degli emendamenti in questione: in assenza di un principio normativo che attualmente riservi ai professori ordinari gli incarichi che gli emendamenti vorrebbero assicurare anche agli associati, tale reiezione potrebbe infatti far desumere una volontà del legislatore di escludere gli associati dalla titolarità degli incarichi stessi.

Il senatore LOMBARDI SATRIANI, prendendo atto delle dichiarazioni del relatore, si dichiara disponibile a ritirare l' emendamento 3.4, a condizione che il Governo si impegni ad assicurare agli associati uguali diritti rispetto agli ordinari in ordine alle attività di ricerca oltre che in ordine alle cariche accademiche.

Il sottosegretario GUERZONI ribadisce il proprio impegno in tal senso e assicura che si farà promotore di una direttiva ministeriale agli atenei, se necessario.

Il senatore LOMBARDI SATRIANI trasforma conseguentemente il proprio emendamento in ordine del giorno.

Sulla base delle dichiarazioni del Sottosegretario, il senatore NAVA ritira l' emendamento 3.8.

Anche il senatore BEVILACQUA ritira l' emendamento 3.11, non condividendo tuttavia le argomentazioni del relatore in ordine agli effetti perversi di una eventuale reiezione degli emendamenti in questione.

Il senatore ASCIUTTI ritira a sua volta l'emendamento 3.10, invitando comunque il Governo a svolgere tutte le opportune verifiche al fine di non penalizzare i professori associati.

Il senatore BERGONZI ritira infine l' emendamento 3.12, ritenendo da un lato esaurienti le argomentazioni del Sottosegretario e - dall'altro - rilevanti le osservazioni del relatore sugli effetti della eventuale bocciatura degli emendamenti in questione.

Il PRESIDENTE prende atto che sono stati presentati due ordini del giorno derivanti dalla trasformazione degli emendamenti ritirati, i quali saranno esaminati - congiuntamente agli altri ordini del giorno già presentati - prima della votazione finale sul provvedimento.

Il senatore ASCIUTTI ritira infine l'emendamento 3.203, prendendo atto delle dichiarazioni rese dal Sottosegretario al momento dell'espressione del parere.

In sede di dichiarazione di voto sull'articolo 3, interviene il senatore LORENZI, annunciando voto di astensione, al quale sottende una valutazione negativa circa la preclusione ai professori associati dell'elettorato passivo per la carica di rettore. Ribadisce altresì analogo voto di astensione, avente un medesimo significato di dissenso, su tutto il provvedimento, che si mantiene inaccettabilmente lontano dalla prospettiva di una equiparazione delle varie figure di docenti in un ruolo unico, senza nemmeno approssimarsi a una più limitata configurazione di due sole fasce. Rammenta che tutto l'impegno profuso dal suo Gruppo è stato volto a realizzare una vera promozione dei ricercatori, avendo cura che essi avessero dignità pari a quella delle figure apicali della docenza universitaria. In questa prospettiva, pur senza pregiudiziali contrarietà rispetto al provvedimento - rispetto al quale anzi egli è stato inizialmente molto favorevole - non può non esprimere recisa contrarietà avverso l'approdo delle tre fasce, il cui mantenimento segna un passo indietro rispetto alle auspicabili linee di riforma in materia di riordino del complessivo stato giuridico della docenza universitaria. Né valgono a fugare tali perplessità alcuni richiami, che paiono impropri e arbitrari, circa la titolarità didattica a favore dei professori ricercatori, che si sarebbe con il presente provvedimento inteso instaurare. Tale titolarità, infatti, si risolve in mero affidamento di insegnamenti, costituendo così un profilo di assai più modesta gratificazione e qualificazione rispetto alla vera e propria titolarità, che permane appannaggio delle altre fasce di docenza. Conclude rinnovando un pressante invito al Governo affinché esso intraprenda prontamente, in modo coraggioso, una compiuta riforma giuridica dello stato giuridico.

L'articolo 3 è indi approvato.

Art. 3

1. Ai professori associati è attribuito l'elettorato attivo e passivo per tutte le cariche accademiche, ad eccezione di quello passivo per la carica di rettore.

Si passa all'esame degli emendamenti da 3.0.200 a 3.0.58 (tra loro analoghi) volti ad introdurre articoli aggiuntivi dopo l'articolo 3.

Il PRESIDENTE dichiara decaduti, per assenza dei proponenti, gli emendamenti 3.0.200, 3.0.6 e 3.0.48.

Il senatore LOMBARDI SATRIANI illustra l' emendamento 3.0.14 (Dopo l'articolo 3, aggiungere il seguente: 1. L'elettorato passivo per le cariche di rettore, preside di facoltà, presidente di corso di laurea, direttore di dipartimento, componente del senato accademico e del consiglio di amministrazione è riservato ai professori di ruolo che abbiano optato per il regime di tempo pieno". LOMBARDI SATRIANI, DONISE, BRUNO GANERI), in virtù del quale sarebbe riservato ai professori di ruolo che abbiano optato per il regime di tempo pieno, l'elettorato passivo per talune rilevanti cariche, che ritiene non possano essere svolte part- time. Fornisce altresì taluni chiarimenti semantici e normativi in ordine alla nozione di titolarità, replicando alle osservazioni mossegli dal senatore Lorenzi nel suo precedente intervento.

Il senatore MONTICONE dà per illustrato l' emendamento 3.0.207 (Dopo l'articolo 3, aggiungere il seguente: 1. L'elettorato passivo per le cariche di rettore, preside di facoltà, presidente di consiglio di corso di studio, direttore di dipartimento, componente del senato accademico e del consiglio di amministrazione è riservato ai professori di ruolo che abbiano optato per il regime di tempo pieno". MONTICONE).

Il senatore MANIS illustra l'emendamento 3.0.7 (Dopo l'articolo 3, aggiungere il seguente: 1. L'elettorato passivo per le cariche di rettore, preside di facoltà, presidente di consiglio di corso di studio, direttore di dipartimento, componente del senato accademico e del consiglio di amministrazione, è riservato ai professori di ruolo che abbiano optato per il regime di tempo pieno". MANIS), esplicitandone l'intento di moralizzazione al fine di restituire maggiore credibilità al sistema unversitario nel suo complesso.

I senatori NAVA e BEVILACQUA danno per illustrati rispettivamente gli emendamenti 3.0.32 (Dopo l'articolo 3, aggiungere il seguente : 1. L'elettorato passivo per le cariche di rettore, preside di facoltà, presidente di consiglio di corso di studio, direttore di dipartimento, componente del senato accademico e del consiglio di amministrazione, è riservato ai professori di ruolo che abbiano optato per il regime di tempo pieno". NAVA, BRUNO GANERI) e 3.0.38 (Dopo l'articolo 3, aggiungere il seguente: 1. L'elettorato passivo per le cariche di rettore, preside di facoltà, presidente di consiglio di corso di studio, direttore di dipartimento, componente del senato accademico e del consiglio di amministrazione, è riservato ai professori di ruolo che abbiano optato per il regime di tempo pieno". BEVILACQUA, MARRI, PACE, CAMPUS).

Il senatore ASCIUTTI sottoscrive l' emendamento 3.0.43, al solo fine di ritirarlo, non condividendone l'indeterminatezza della nozione di elettorato passivo in riferimento alle distinte fasce di docenza.

Il senatore BERGONZI dà per illustrato l' emendamento 3.0.58 (Dopo l'articolo 3, aggiungere il seguente: 1. L'elettorato passivo per le cariche di rettore, preside di facoltà, presidente di consiglio di corso di studio, direttore di dipartimento, componente del senato accademico e del consiglio di amministrazione, è riservato ai professori di ruolo che abbiano optato per il regime di tempo pieno". BERGONZI).

Il relatore MASULLO chiede al Governo chiarimenti di carattere tecnico in ordine alle proposte emendative testé illustrate.

Il sottosegretario GUERZONI fa presente, in particolare al senatore Manis, che la disposizione di cui si propone l'introduzione nel disegno di legge è in realtà già vigente, recata dal decreto del Presidente della Repubblica n. 382 del 1980. Richiama inoltre esigenze di coerenza logica e sistematica rispetto a quanto già approvato dalla Commissione.

Il relatore MASULLO esprime pertanto parere contrario sugli emendamenti da ultimo illustrati.

A lui si associa il sottosegretario GUERZONI.

I senatori MONTICONE, NAVA, BERGONZI, BEVILACQUA e LOMBARDI SATRIANI ritirano rispettivamente gli emendamenti 3.0.207, 3.0.32, 3.0.58, 3.0.38 e 3.0.14.

Il senatore MANIS ritira l'emendamento 3.0.7, sollecitando tuttavia il Governo ad operare in via amministrativa per il recepimento in via effettuale del suo dispositivo. A tal fine propone che l'ordine del giorno sulla titolarità degli incarichi degli associati, che nel corso della discussione il Governo si è dichiarato disponibile ad accogliere, faccia menzione anche di tale problematica.

Si passa quindi all'esame degli emendamenti da 3.0.201 (Dopo l'articolo 3, aggiungere il seguente: 1. I vincitori di concorso a professore ordinario, a professore associato e a professore ricercatore possono essere nominati in qualsiasi periodo dell'anno. Le strutture didattiche dovranno loro assegnare, sentiti gli interessati, la responsabilità di compiti didattici funzionali all'attività didattica dell'anno accademico in corso". Cò, CRIPPA, RUSSO SPENA) a 3.0.15 (tra loro analoghi), anch'essi volti ad introdurre articoli aggiuntivi dopo l'articolo 3.

Sono dichiarati decaduti per assenza dei proponenti gli emendamenti 3.0.201, 3.0.54 e 3.0.49.

Il relatore MASULLO, preannunciando sugli stessi un orientamento in linea di massima favorevole, presenta un nuovo emendamento (3.0.500) (Dopo l'articolo 3, aggiungere il seguente: 1. Il comma 6 dell'articolo 1 della legge 3 luglio 1998, n. 210, è sostituito dal seguente: '6. Le nomine in ruolo e i trasferimenti di cui alla presente legge sono disposti con decreto rettorale e decorrono di norma dal primo novembre successivo, ovvero da una data anteriore, in caso di attività didattiche da svolgere nella parte residua dell'anno accademico. Nel caso in cui l'interessato provenga dai ruoli di altre università, l'anticipo della decorrenza può essere disposto solo sulla base di un accordo tra le università interessate, approvato dagli organi accademici competenti, previo nulla osta della facoltà di provenienza". MASULLO, relatore), volto ad introdurre il principio che la nomina in ruolo possa avvenire anche in corso d'anno accademico, peraltro solo nel caso che vi siano attività didattiche da svolgere. Con tale riformulazione sarebbe affrontato in modo persuasivo il problema su cui si soffermano gli altri emendamenti presentati.

Il senatore NAVA aderisce alla proposta del relatore, ritirando pertanto l'emendamento 3.0.33.

Il senatore BEVILACQUA esprime perplessità circa la formulazione dell'emendamento del relatore 3.0.500, che paventa possa condurre alla prevalenza di interessi meramente particolari, in ordine alla valutazione circa l'opportunità di disporre nomine in ruolo anteriori al 1° novembre.

Il senatore ASCIUTTI - in assenza del senatore Toniolli - sottoscrive l'emendamento 3.0.44, che ritiene preferibile alla proposta del relatore per una maggiore flessibilità in ordine alle scelte delle facoltà.

I senatori MANIS e BERGONZI aderiscono alla proposta del relatore, ritirando rispettivamente gli emendamenti 3.0.8 e 3.0.59.

Il senatore LOMBARDI SATRIANI propone di modificare l'emendamento 3.0.500 del relatore sopprimendo le parole "di norma" e inserendo dopo le parole "attività didattiche" le altre "funzionali alle attività dell'anno accademico in cui vengono nominati". All'accettazione di tale riformulazione - volta a garantire a tutti eguali opportunità in ordine alla nomina in corso d'anno accademico - subordina la propria disponibilità a ritirare l' emendamento 3.0.15.

Il senatore MONTICONE si pronuncia sull' emendamento 3.0.500 in modo consapevolmente dissonante rispetto agli orientamenti sinora espressi, dichiarandosi nettamente contrario. Ricorda di avere a suo tempo formulato una proposta emendativa, riferita all'articolo 1, che concerneva la nomina degli idonei, così come previsti dalla legge n. 210 del 1998, decorrente dall'inizio dell'anno accademico ovvero dal semestre successivo. Se su quella proposta vi fu parere contrario della V Commissione, a maggior ragione non dovrebbe ritenersi ammissibile la proposta testé enunciata, la quale inoltre collide con l'esigenza di buon andamento delle università, che verrebbe ineluttabilmente perturbato da giustificazioni di interesse particolare. Raccomanda pertanto la massima cautela in ordine alla approvazione di proposte che recherebbero grave nocumento al corretto funzionamento del sistema.

Il senatore ASCIUTTI, sulla base delle argomentazioni svolte dal senatore Monticone, ritira l' emendamento 3.0.44.

Dopo che il relatore MASULLO ha fornito taluni chiarimenti volti a fugare i dubbi espressi dai senatori Bevilacqua e Lombardi Satriani, il seguito della discussione congiunta è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 16,30.