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Resoconto seduta CUN del 7, 8 e 9 novembre

DDL Bilancio le osservazioni, le proposte e le critiche del CUN alle proposte per il sistema universitario.

20/11/2017
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Nel corso della seduta del 7, 8 e 9 novembre il Consiglio Universitario Nazionale ha approvato il documento di Analisi e proposta circa il ddl “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020.

Per l’ennesima volta il CUN segnala la necessità dell’aumento di risorse finanziarie fisse per il sistema universitario pubblico e non sembra che per il prossimo anno ci siano risposte adeguate. Si rimarca la preoccupazione per la tenuta economica degli Atenei anche a fronte delle risorse che dovranno essere impiegate per lo sblocco delle retribuzioni, infatti che gli oneri derivanti da tale sblocco sono interamente a carico degli Atenei.

Nel documento vengono analizzati gli interventi previsti dalla legge di Bilancio riguardanti l’Università.

 In particolare:

  • l’articolo 55 affronta la questione degli scatti dei docenti universitari non intervenendo sul riconoscimento giuridico degli anni di blocco di carriera. La norma tra l’altro prevede l’erogazione degli scatti dal 2018 con effetti economici dal 2020 su base premiale. Il CUN ritiene che tale modalità sia impropria e che la procedura di erogazione degli scatti deve prevedere esclusivamente la valutazione dell’impegno didattico, di ricerca e gestionale;
  • il piano straordinario di assunzione di circa 1300 ricercatori a tempo determinato dà una risposta parziale all’esigenza di rafforzamento degli organici degli Atenei. Come sostenuto più volte dal Consiglio e come più volte evidenziato anche dalla nostra organizzazione ben altri dovrebbero essere i numeri di un vero piano straordinario di assunzione. Anche sulle modalità di ripartizione il CUN ritiene debbano essere utilizzati diversi parametri, sarebbe auspicabile che invece di proseguire con politiche di distribuzione “premiali” si utilizzasse lo stesso parametro utilizzato per la ripartizione per gli Enti di Ricerca;
  • l’aumento delle risorse per il Fondo Integrativo Statale definito dall’articolo 57 della Legge di Bilancio è finalizzato alla riduzione degli “idonei non beneficiari” delle borse di studio; il CUN ritiene che il legislatore dovrebbe porsi l’obiettivo di eliminare e non soltanto ridurre tale anomalia.  Tale aumento come quello delle borse di dottorato avviene a valere sulle risorse delle cattedre Natta di cui non vengono ancora avviate le procedure di reclutamento. Il CUN pur ritenendo giusto sia l’aumento del FIS che quello del fondo per le borse di Dottorato ritiene che ciò debba avvenire con appositi e nuovi finanziamenti. Le risorse destinate alle cattedre Natta, la cui attivazione andrebbe abbandonata, dovrebbero invece essere utilizzate per l’aumento del FFO nella parte non vincolata.