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Resoconto seduta CUN del 2 e 3 maggio

“Per un modello di aggiornamento e razionalizzazione della classificazione dei saperi accademici e del sistema delle classi di corso di studio, anche in funzione della flessibilità e dell’internazionalizzazione dell’offerta formativa”.

21/05/2018
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Nel corso della seduta del 2 e 3 maggio 2018 il Consiglio Universitario Nazionale ha concluso l’analisi e ha elaborato un modello generale per la classificazione dei saperi e per la manutenzione delle classi di corso di studio.

Il lavoro che è stato lungo e complesso è iniziato su richiesta della Ministra nel gennaio di quest’anno con la creazione di una commissione istruttoria speciale del CUN. Il parere che il Consiglio ha approvato e che sottopone al confronto della comunità universitaria è diviso in tre sezioni.

La prima sezione analizza il sistema di classificazione attuale dei saperi e descrive la proposta di un nuovo modello. Il nuovo modello è basato su due reti di classificazione: i raggruppamenti disciplinari e i domini di ricerca. Hanno funzioni diverse e non hanno relazioni gerarchiche tra loro. Il raggruppamento disciplinare è funzionale all’inquadramento dei docenti, rappresenta l’unità elementare per la definizione degli ambiti disciplinari ed è descritto da una declaratoria. Il dominio di ricerca ha la funzione di descrivere le attività di ricerca. La tassonomia dei domini di ricerca deve disegnare un’architettura coerente con quella utilizzata dell’ERC. Ciascun dominio è caratterizzato da parole chiave definite dal CUN e dagli altri organismi del sistema universitario. Le parole chiave devono rappresentare le specificità culturali delle comunità scientifiche in modo che ogni studioso possa individuare quelle coerenti con la propria attività di ricerca.

La seconda parte del parere si occupa del sistema delle classi dei corsi di studio attuale e propone un processo di manutenzione per arrivare ad un modello coerente con il sistema di classificazione dei saperi della prima sezione. La modifica dell’attuale modello deve rispondere agli obiettivi di aggiornamento, flessibilità e internazionalizzazione. Tre tipi di intervento sono suggeriti: introduzione di un modello aggiornato per il formato di presentazione degli obiettivi formativi, manutenzione degli obiettivi formativi e delle tabelle delle attività e per ultimo identificazione di nuove classi di corsi di studio.

Nella terza sezione il Consiglio si sofferma su quali interventi normativi siano necessari ad assicurare il modello proposto.

Entro la fine di maggio il Consiglio Universitario Nazionale presenterà la proposta ai soggetti istituzionali coinvolti.