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Regolamenti AFAM. Incontro presso il MiUR con il Sottosegretario on.le Dalla Chiesa

Nel tardo pomeriggio di ieri 12 giugno, si è svolto l’incontro convocato dal Sottosegretario on.le Dalla Chiesa

13/06/2007
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L’incontro è stato introdotto dal Direttore Generale dr.Civello il quale ha precisato che l’obiettivo prioritario del Ministero è quello di portare a termine la riforma e conseguentemente sono stati predisposti i regolamenti su programmazione, sviluppo e valutazione del sistema AFAM, e sul reclutamento dei docenti. Per quanto riguarda gli ordinamenti didattici è pronta la bozza, già presentata al CNAM in mattinata, per il settore musicale mentre per il settore arti visive il lavoro non è ancora completato. Si tratta di lavoro prodotto dall’Amministrazione che ha tenuto conto anche di tutte le elaborazioni predisposte in precedenza. Per quanto riguarda la formazione dei docenti di educazione musicale e di strumento (A031/32 e 77), dopo aver incontrato i Sindacati Scuola, si attende il parere del CNAM per avviare i corsi abilitanti, compreso quello di strumento musicale.
Ha descritto per sommi capi i tratti più significanti dei provvedimenti predisposti rassicurando che, soprattutto per il decreto sul reclutamento del personale, si prevedono procedure certe e trasparenti rispettose dell’autonomia delle istituzioni e della legge 508, con un richiamo preciso al sistema universitario.

Il Sottosegretario ha preso la parola sottolineando che trattasi di documenti importanti dai quali si delinea un’idea di sistema con possibilità di sviluppo e riequilibrio. Per quanto ne è venuto a conoscenza nel lungo lavoro di osservazione, “il sistema è cambiato e i docenti e il personale che opera nelle istituzioni dell’AFAM hanno registrato il cambiamento e assorbito un pezzo di realtà che si sta muovendo. Il Ministero è fortemente impegnato a far crescere il sistema; c’è la convinzione che le norme in questione siano necessarie, ma non sufficienti, per cambiare il sistema: esse registrano un clima, lo amplificano e rendono meno forti comportamenti soggettivi e scollegati dal contesto”. Il lavoro è molto faticoso e spesso ostacolato da un alto livello di litigiosità che rende difficile la definizione di una strategia ad ampio raggio che dia prospettiva e rilanci il comparto. Per quanto è di sua competenza si farà parte attiva perché non ci siano altri tempi vuoti nei vari passaggi obbligati per la validazione dei provvedimenti.
Per la FLC Marco Broccati ha dichiarato grande insoddisfazione per lo stato di disagio in cui versano le istituzioni: dopo un anno dall’insediamento di questo Governo ancora non si registra un’inversione di tendenza rispetto all’attuazione della riforma, al perdurare di un sistema costretto a sperimentare senza aver ricevuto le coordinate necessarie nè le risorse finanziarie adeguate per far fronte all’ampliamento dell’offerta formativa. Pur convenendo che l’eredità lasciata dal precedente Governo e la complessità del sistema non agevolano la messa a regime della legge 508, è arrivato il momento di avere un segnale chiaro per l’uscita dalla palude. Tutto è rallentato, persino le nomine dei Presidenti, sulle quali, peraltro, occorre una verifica trasparente dei requisiti necessari, a fronte del fatto che ancora una ventina di istituzioni sono nell’impossibilità di operare nella pienezza degli organi .
Dopo un anno, il tempo per il Ministero è scaduto, e se questo quadro non si modifica la FLC non può che rimarcare la completa opposizione al perdurare di tale situazione e il suo giudizio negativo.
Nei prossimi giorni sarà definito il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (DPEF) e questa sarà la sola occasione per “recuperare”, per prevedere le risorse necessarie a dare concretezza a quanto più volte dichiarato anche dal Ministro Mussi, ovvero realizzare la riforma universitaria dell’AFAM. La questione delle risorse è il vero banco di prova della volontà di Governo.
Altra criticità è rappresentata dalle relazioni sindacali, a cominciare dal rinnovo del contratto, che può ora finalmente aprirsi dopo la firma dell'intesa Governo-Sindacati del 29 maggio: è necessario subito l'atto di indirizzo; è necessaria l'apertura sollecita del tavolo, che eviti all'Afam di rimanere in coda ai contratti pubblici; e, soprattutto, è necessario togliersi dalla testa l'idea che il contratto porti 101 euro medi. Occorrono risorse aggiuntive per l'avvicinamento al sistema universitario. Ma numerose sono le falle delle relazioni sindacali, che devono essere impostate su tutte le materie di pertinenza del tavolo sindacale con tempi e modalità rispettosi dei rispettivi ruoli.
La FLC ha aperto una forte linea di credito a questo Governo e a questo Ministero, sulla base del suo programma, e non è possibile accettare ancora questo stato di cose: in assenza di interventi adeguati, la FLC decide fin da ora di programmare una forte e decisa mobilitazione del settore alla ripresa post-feriale.
L'incontro si è concluso con la replica del Sottosegretario, che ha ribadito che i processi sono in moto e le cose stanno gradualmente cambiando. Per quanto ci riguarda, noi aspettiamo gli atti concreti più che le rassicurazioni, e su di essi misureremo giudizi e azioni conseguenti.
Nella giornata di mercoledì ci verranno consegnate le bozze di testi dei regolamenti predisposti, che renderemo disponibili, e sulle quali formuleremo in modo partecipato le nostre osservazioni, in attesa di una riconvocazione al Ministero per discuterne.

Roma, 13 giugno 2007