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La FLC CGIL scrive alla CRUI per contestare la posizione espressa sul disegno di legge Gelmini

Non condividiamo il documento approvato dalla Conferenza dei Rettori e abbiamo chiesto un incontro urgente.

14/07/2010
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La Conferenza dei Rettori ha recentemente approvato un documento nel quale viene evidenziato il punto di vista sulla riforma universitaria in discussione in Parlamento (disegno di legge Gelmini), di cui se ne auspica una rapida approvazione.

Non condividiamo il documento approvato ed è per questo che Domenico Pantaleo, Segretario generale della nostra organizzazione, ha inviato una lettera al Presidente della CRUI. "La Conferenza dei Rettori - scrive Pantaleo - finge ancora una volta di ignorare che questo disegno di legge comporta non solamente un complessivo ridisegno della Governance universitaria, ma anche interventi normativi pesanti sul sistema del diritto allo studio, sullo stato giuridico e sul reclutamento". Non convincono la FLC CGIL neanche le proposte avanzate dalla CRUI, definite "contraddittorie e inefficaci".

Sono queste le ragioni all'origine della richiesta di un incontro urgente fatta dalla FLC CGIL al Presidente della CRUI.

Roma, 14 luglio 2010
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Lettera di Domenico Pantaleo al Presidente della CRUI

Egregio Presidente,
in data 8 luglio la CRUI ha approvato all'unanimità un documento contenente richieste programmatiche e puntuali che evidenziano il punto di vista della Conferenza dei Rettori sulla riforma universitaria in discussione in Parlamento.

La FLC CGIL giudica grave l'auspicio della CRUI di una rapida approvazione del disegno di legge (Gelmini) e ritiene contraddittorie e inefficaci le proposte presentate.

La CRUI non raccoglie le posizioni espresse dai Ricercatori, dai Precari e dagli Studenti assunte nei confronti delle politiche del Governo, in particolare sul DDL 1905. La Conferenza dei Rettori finge ancora una volta di ignorare che questo disegno di legge comporta non solamente un complessivo ridisegno della Governance universitaria, ma anche interventi normativi pesanti sul sistema del diritto allo studio, sullo stato giuridico e sul reclutamento.

Peraltro, le proposte presentate dalla Conferenza dei Rettori non offrono nessuna soluzione convincente ai problemi articolati posti dai Ricercatori universitari, ignorando l'urgente problema del rinnovamento della docenza che necessita del simultaneo contributo dei precari e dei ricercatori, e invece rischiano di mettere in contrasto le diverse figure.

Proposte, peraltro, contraddittorie che oscillano dal riconoscimento di un titolo quale quello del professore aggregato ad una ipotesi di reclutamento straordinario per i soli Ricercatori ad esaurimento. E che sembrano piuttosto fornire false “rassicurazioni” nei confronti dei ricercatori al fine di far rientrare le mobilitazioni in atto. Mobilitazioni che hanno messo in grave difficoltà il Governo suscitando nell'opinione pubblica, in particolare negli studenti e nelle loro famiglie, la giusta preoccupazione per il futuro dell'Università Italiana.

Tutto ciò mentre in alcuni Atenei vengono minacciate gravi iniziative di dissuasione quando non di vera e propria sanzione dei Ricercatori dichiaratisi indisponibili ad assumere carichi didattici non obbligatori per legge, iniziative contro cui la FLC CGIL si riserva di adire anche per vie legali a tutela dei lavoratori coinvolti.

La FLC CGIL ribadisce il proprio impegno a difesa del sistema pubblico dell'Università e della Ricerca e a tutela dei lavoratori. Sottolinea la necessità di una riforma che preveda un vero ruolo unico articolato su più fasce, il superamento della messa ad esaurimento dei Ricercatori e meccanismi di reclutamento in grado di dare risposta qualitative e quantitative alle attese dei giovani e all'invecchiamento del sistema.

Su questi temi, la FLC CGIL chiede un incontro urgente con la Conferenza dei Rettori.

Distinti saluti.

Domenico Pantaleo

Roma, 14 luglio 2010