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Il rapporto numerico tra docenti e personale tecnico-amministrativo delle università

Un’interessante tabella mostra, ateneo per ateneo, la composizione del personale a tempo indeterminato.

19/09/2017
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Pubblichiamo una interessante tabella, curata dalla FLC di Perugia, sul rapporto negli Atenei Statali tra personale docente e personale tecnico amministrativo, utilizzando i dati pubblicati dal Ministero dell’Economia e riferiti al 31 dicembre 2015. La tabella prende in considerazione il solo personale a tempo indeterminato. Sono pertanto non compresi, ad esempio, i ricercatori di tipo a) e b) e il personale tecnico amministrativo a tempo determinato.

Possiamo notare come la metà delle Università abbia un numero maggiore di docenti rispetto ai T.A. e viceversa.

Non sembra esserci una correlazione tra la dimensione dell’Ateneo e il rapporto docenti/TA, anche se Atenei di grandi dimensioni come La Sapienza di Roma, la Federico II di Napoli, Padova, Bologna e Palermo sono tutti con un numero di tecnici-amministrativi superiore o leggermente superiore a quello dei docenti. Possiamo notare come alcuni degli Atenei solitamente considerati, nelle varie e spesso opinabili classifiche, tra quelli di “eccellenza” hanno un rapporto molto a favore del personale tecnico-amministrativo.

Le diverse storie degli Atenei, le discipline attivate, probabilmente anche l’uso più o meno ampio e distorto di assunzioni precarie, rendono il panorama così vario. Difficile pensare di ricondurlo ad un “unicum” nazionale in cui il rapporto docenti/TA sia uguale dappertutto.

Piuttosto si dovrebbero attuare politiche assunzionali in grado di riportare il personale universitario almeno ai livelli del 2008. Mancano all’appello ben più di 20.000 posizioni di ruolo. Allora forse si potrebbero davvero programmare gli accessi, abolire il perverso meccanismo dei punti organico e proiettare il sistema universitario verso sorti migliori di quelle attuali.