FLC CGIL
Iscriviti alla FLC CGIL

https://www.flcgil.it/@3846813
Home » Università » Il CUN termina l’esame delle modifiche agli ordinamenti didattici in base al DM 270/04. Le Mozioni approvate sul Fondo di Finanziamento Ordinario.

Il CUN termina l’esame delle modifiche agli ordinamenti didattici in base al DM 270/04. Le Mozioni approvate sul Fondo di Finanziamento Ordinario.

La sintesi dei lavori del CUN del 1 – 2 – 3 aprile 2008

04/04/2008
Decrease text size Increase  text size

Il Consiglio Universitario Nazionale ha concluso l’esame delle modifiche agli ordinamenti didattici in base al DM 270/04.
Nelle prossime sedute verranno esaminati gli ordinamenti didattici adeguati dagli Atenei come da richieste del CUN.
All’unanimità sono state approvate due mozioni sullo schema del decreto di riparto del Fondo di Finanziamento Ordinario 2008 e del decreto previsto dall’art. 2 comma 428 della Legge 244/2007 (Legge Finanziaria):

1) Il CUN, riunito nella seduta del 3 aprile 2008, visto il Decreto di Riparto del Fondo di Finanziamento Ordinario 2008, ricevuto il 31 marzo 2008, ribadendo la protesta per il sottofinanziamento strutturale al quale il Sistema Università e Ricerca (SUR) è da anni sottoposto, formula il Parere di seguito riportato.

Pur esprimendo soddisfazione per l’avvio della ripartizione dei fondi 2008 entro il mese di marzo e auspicando che nel 2009 si possa procedere dal mese di gennaio, rileva che l’impianto di fondo dei criteri e delle procedure di ripartizione:

  • riprende un approccio di tipo inerziale, già evidenziato criticamentenel parere del CUN del 4 aprile 2007;

  • viene proposto a fronte di una base informativa oggettivamente carente (il CUN aveva chiesto nell’aprile 2007 “una ricostruzione su cinque anni della ripartizione e dell’utilizzo effettivo dei fondi” come premessa per l’individuazione di linee guida per la ripartizione 2008);

  • conferma un sistema di spesa sostanzialmente “fuori controllo”, specie per il finanziamento della mobilità e delle chiamate dirette, di fatto gestite “a sportello” pur a fronte di disposizioni citate nel Decreto 2007 “… fino alla concorrenza della disponibilità”.

Nota come:

  • si sia persa una ulteriore occasione per perseguire obiettivi di semplificazione con accorpamento delle destinazioni, come chiesto dal CUN il 21 febbraio 2008;

  • continuino ad essere finanziati dal Fondo di Finanziamento Ordinario del SUR provvedimenti straordinari “ad hoc” come interventi presso specifiche Università, il finanziamento dei Consorzi interuniversitari - dei quali sarebbe importante verificare la reale funzionalità al SUR -, ecc. : interventi che dovrebbero fruire di provvedimenti finanziari aggiuntivi e non solo redistributivi.

Giudica positivamente l’inserimento nell’art. 4 degli idonei non chiamati, con particolare attenzione agli esterni ai ruoli del personale universitario.

Nello specifico propone che:

  • all’art. 4, comma 3, venga rimosso “e le chiamate di idonei in concorsi per i quali l’Ateneo che ha bandito non ha proceduto alla nomina del vincitore”;

  • all’art. 5, comma 1, si tenga conto delle perplessità, più volte espresse dal CUN, in merito all’opportunità di una incentivazione finanziaria alle “chiamate dirette” in presenza di una normativa ambigua;

  • per il rilevante istituto della mobilità, vengano poste le premesse normative per una effettiva gestione delle somme stanziate fino alla concorrenza della disponibilità finanziaria di competenza del2008;

  • la gestione dei 3 meuro di cui all’art 13 per “interventi straordinari” sia impostata su logiche di programmazione-valutazione.

Nell’insieme, confermando un giudizio severo sul sottofinanziamento complessivo del SUR e rammaricandosi che la logica di programmazione e valutazione interna al “Patto per l’Università” non trovi una compiuta attuazione:

  • conferma la disponibilità a contribuire all’individuazione delle linee guida per la distribuzione dell’FFO 2009;

  • richiede che nel prossimo assestamento di bilancio a giugno 2008 sia stanziata una adeguata integrazione dei fondi per il SUR da destinare interamente a logiche premiali e incentivanti;

  • richiama l’importanza che gli atenei siano messi nella condizione di impostare efficaci politiche di sviluppo del personale, anche nella componente tecnico amministrativa;

  • sottolinea l’esigenza dei servizi agli studenti sia sul versante delle infrastrutture edilizie sia su quello della strumentazione strategica come l’anagrafe dei laureati in aggiunta a quella deglistudenti;

  • ribadisce, infine, la richiesta che in sede CIPE l’Università sia considerata una infrastruttura per lo sviluppo del Paese e adeguatamente finanziata nello svolgimento di tale ruolo strategico. “

2) “Il CUN, riunito nella seduta del 3 aprile 2008, con riferimento ai contenuti dell’art. 3 del Decreto di Riparto del Fondo di Finanziamento Ordinario 2008 così come descritti nel Decreto di Riparto del fondo previsto dall’art. 2 c. 428 della legge n. 244/2007, ricevuto il 31 marzo 2008, valuta positivamente l’individuazione di modalità per procedere alla distribuzione del fondo di 550 milioni di euro; rileva che per la necessità di compensare i tagli operati in sede di Finanziaria 2008 restano solo 189 milioni di euro per finalità premiali e di riequilibrio; formula il Parere di seguito riportato:

  • a.- gli stanziamenti a copertura del rimborso delle quote previste dagli accordi di programma per l’edilizia (art. 1. e), 20 milioni di euro) e a parziale copertura del differenziale finanziario tra gli importi consolidabili 2007 e l’importo stanziato a FFO storico 2008 (art. 1. f), 40 milioni di euro) possono trovare giustificazione solo nella grave emergenza finanziariadel SUR e nell’obiettivo di mettere ogni ateneo nella condizione di poter disporre per il 2008 di uno stanziamento complessivo non inferiore al consolidabile 2007 (si veda mozione CUN del 20 febbraio 2008);

  • b.- lo stanziamento a copertura del rimborso delle quote previste dagli accordi di programma per l’edilizia (art. 1. e), 20 milioni di euro) è largamente inferiore alle somme previste, con danno per gli atenei che,sulla base di tali accordi, hanno effettuato investimenti necessariamente parziali e in attesa della quota ministeriale. E’ dunque opportuno che tale destinazione sia individuata come priorità dei prossimi stanziamenti per il SUR;

  • c.- lo stanziamento a parziale copertura del differenziale finanziario tra gli importi consolidabili 2007 e l’importo stanziato a FFO storico 2008 (art. 1. f), 40 milioni di euro) è formulato in modo alquanto approssimato e tale da prestarsi a possibili interpretazioniincerte e discrezionali. Pertanto appare opportuna una specificazione che persegua l’obiettivo di cui al punto a.;

  • d.- quanto previsto al comma c) dell’art. 2 è di fatto non applicabile nel brevissimo termine; si suggerisce di conseguenza che con riferimento al bilancio 2007 siano allegati al bilancio di ciascun Ateno l’elenco degli enti e società sottoposti alla vigilanza dell’ateneo con relativi bilanci, unitamente all’impegno ad approvare nel 2009 per il bilancio 2008il bilancio consolidato secondo i coerenti principi e criteri contabili.

Nell’insieme, il CUN, pur confermando un giudizio positivo sulla linea delineata dal “Patto per l’Università”, si rammarica che questa sia finanziata solo per 189 milioni di euro.

Inoltre:

  • vista l’assoluta rilevanza assunta dal modello del CNVSU nella ripartizione delle risorse, raccomanda vivamente l’aggiornamento dinamico dei dati di input del modello stesso con l’inserimento di dati certificati e recenti;

  • si rende disponibile, anche in riferimento all’art. 3 del Decreto,ad approfondire il tema dell’indebitamento degli atenei, delle modalità di osservanza dei parametri di bilancio nonché del graduale rientro per gli atenei che li abbiano superati;

  • chiede di ricevere il quadro informativo analitico delle assegnazioni del fondo in oggetto ai singoli atenei.”

Il CUN ha anche approvato una mozione di attuazione dell’art. 2 (requisiti minimi) del DM 31 ottobre 2007, n. 544 in cui:

“valuta positivamente il fatto che sia stato avviato un processo mirante a rendere progressivamente più trasparente il Sistema della Formazione Superiore Italiana, attraverso l’individuazione di regole e condizioni che garantiscano una corretta comunicazione rivolta agli studenti e a tutti i soggetti interessati. Ritiene anche che questo costituisca una premessa fondamentale del più ampio e articolato processo di valutazione sistematica della qualità dei percorsi formativi da parte di una autorità indipendente, tanto più indispensabile quanto più ampio è il margine di autonomia degli Atenei.
Il Consiglio Universitario Nazionale osserva peraltro che la maggior parte delle informazioni richieste dal Decreto sono già presenti nelle diverse banche dati degli Atenei, del Ministero, degli Enti per il diritto allo studio e di altri Enti, ma sono per lo più disperse e non agevolmente rintracciabili e/o consultabili, come ripetutamente richiamato in precedenti mozioni del CUN. Si tratta perciò di fare ora ogni sforzo per rendere disponibile un’informazione di qualità, vale a dire un’informazione utile, completa ma non ridondante, ordinata, leggibile e di agevole reperibilità e comparabilità; si sottolinea perciò in particolare l’importanza che la banca dati Off.F.- pubblica venga progettata e strutturata conformemente a tali principi.
Il Consiglio Universitario Nazionale ritiene inoltre che, per motivi di trasparenza, l’offerta formativa inserita nella relativa banca dati Off.F.-pubblica, debba venire progressivamente arricchita di tutte le informazioni oggi contenute nei Regolamenti di corso di studio e nel Manifesto annuale degli studi, che costituiscono il patto formativo tra l’Ateneo e gli studenti.
Sempre nell’ottica sopra indicata il Consiglio Universitario Nazionale ritiene che il punto 2.3 del Decreto, relativo alle Informazioni sui corsi di studio, non possa trovare generica collocazione sotto la voce 2. Altre informazioni, ma debba essere posto all’inizio e comunque anticipato rispetto al punto 1. Informazioni sui singoli insegnamenti, dato che i più significativi requisiti di qualità e trasparenza fanno riferimento ai corsi di studio nel loro complesso e che sui percorsi formativi da essi offerti si concentra l’attenzione degli studenti e dei soggetti interessati.”

Dopo una serie di osservazioni puntuali sul testo della bozza di decreto, (che saranno visibili sul sito ufficiale del CUN), il Consiglio Universitario Nazionale ha dichiarato la propria disponibilità a proseguire la collaborazione con il Ministero per contribuire al miglioramento della trasparenza dei processi formativi.

La prossima riunione del CUN si terrà il 15 – 16 – 17 aprile.

Roma, 4 aprile 2008