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Camera, Commissione VII: Resoconto della seduta

Stato giuridico dei docenti universitari

20/12/2000
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SEDE REFERENTE

Presidenza del Presidente Giovanni CASTELLANI. Interviene il Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica Ortensio Zecchino.

La seduta comincia alle 14.45.

Stato giuridico dei docenti universitari

C. 6562 Governo, C. 938 Poli Bortone, C. 1048 Poli Bortone, C. 1058 Poli Bortone, C. 1061-ter Poli Bortone, C. 2360 Cascio, C. 2683 Lucchese, C. 2741 Fragalà, C. 4559 Mazzocchin, C. 5430 Napoli, C. 5495 Angeloni, C. 5980, approvata dalla VII Commissione del Senato, C. 6074 Bastianoni, C. 6236 Napoli.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei progetti di legge in titolo, rinviato da ultimo nella seduta del 13 dicembre 2000.

Sull'ordine dei lavori.

Angela NAPOLI (AN) fa presente anzitutto che il suo gruppo ha creduto nella necessità di una riforma dello stato giuridico dei docenti universitari sia perché tale riforma non può essere disgiunta dalla riforma dei corsi universitari, sia per l'esigenza di risolvere alcune situazioni problematiche esistenti all'interno delle università; non condivide, tuttavia, il metodo con cui è stata affrontata la riforma, vale a dire quello del disegno di legge collegato alla manovra finanziaria, che rappresenta uno strumento improprio. Ciò nonostante il suo gruppo ha partecipato attivamente ai lavori della Commissione, senza alcun atteggiamento ostruzionistico, ma discutendo gli argomenti nel merito.
Osserva, tuttavia, che il testo fino ad oggi elaborato dalla Commissione non appare condiviso all'interno delle università. Inoltre, non ritiene opportuno portare avanti il dibattito nei giorni in cui il Parlamento è chiamato ad esaminare i disegni di legge finanziaria e di bilancio, che sono stati profondamente modificati dal Senato. Ciò costituisce una forzatura.
Dopo aver rilevato che gran parte delle proposte avanzate dall'opposizione non sono state accolte, propone di rinviare l'esame di questo punto all'ordine del giorno alla ripresa dei lavori nel mese di gennaio; nel frattempo, dovrebbe essere avviata una profonda riflessione sul testo approvato fino ad ora nonché sugli articoli che restano da esaminare e principalmente sull'articolo 12. Chiede, inoltre, al Ministro di esprimere la sua posizione su tali questioni.

Giovanni CASTELLANI, presidente e relatore, dopo aver ricordato il lungo iter del disegno di legge all'ordine del giorno, l'approfondito dibattito e i lavori svolti in Comitato ristretto, osserva che le difficoltà maggiori riguardano la normativa transitoria prevista dall'articolo 12; per il resto, infatti, il testo approvato è frutto di un lavoro svolto dalla Commissione con il concorso di tutte le forze politiche e dell'approvazione di numerosi emendamenti, presentati anche dai gruppi dell'opposizione.
Nella qualità di relatore non può che auspicare una rapida conclusione dei lavori da parte della Commissione, al fine di consentire la discussione in Assemblea.

Il Ministro Ortensio Zecchino fa presente che il Governo ha presentato un disegno di legge collegato alla manovra finanziaria solo per sottolineare l'importanza e l'urgenza di approvare la riforma dello stato giuridico dei professori universitari, auspicandone l'approvazione in concomitanza della riforma dei corsi di studi universitari. Lo strumento del collegato, inoltre, non pregiudica in alcun modo l'ampiezza del dibattito da parte della Commissione, come del resto dimostra il lungo iter seguito fino ad ora dal provvedimento.
Dopo aver dato atto alla Commissione del buon lavoro svolto, in un clima di sostanziale collaborazione tra i gruppi, si sofferma sulle questioni poste dall'articolo 12, ribadendo le posizioni già espresse dal Governo. Fa presente, infatti, che l'attuale meccanismo concorsuale ha finalmente sbloccato lo svolgimento dei concorsi, anche se ha creato un numero di idonei che desta alcune preoccupazioni. Per tale motivo l'accesso alla docenza dovrebbe essere regolato per tutti attraverso il meccanismo concorsuale, atteso che i concorsi si svolgono con regolarità e non esistono ragioni politiche per introdurre norme di sanatoria che presupporrebbero, invece, un meccanismo di accesso bloccato. Le anomalie ancora esistenti possono quindi essere riassorbite nell'ambito delle regole generali in materia di accesso.

Fabrizio BRACCO (DS-U) ribadisce la linea che il suo gruppo ha seguito fino ad ora: massima disponibilità al dialogo con tutte le forze politiche, ma anche intenzione di giungere all'approvazione definitiva del disegno di legge in esame, atteso che la complessiva riforma universitaria non può funzionare senza una revisione dell'attuale stato giuridico dei docenti universitari. Ritiene che il lavoro svolto dalla Commissione abbia fino ad ora prodotto il migliore dei risultati possibili. È quindi necessario proseguire l'iter del provvedimento, tenendo conto dei ristretti tempi ancora a disposizione del Parlamento.
Sulla questione relativa all'articolo 12, osserva che nelle università esiste un problema relativo ad alcune figure per le quali il mancato riconoscimento della funzione di docente significherebbe la privazione di qualcosa che già possiedono.

Il Ministro Ortensio Zecchino fa presente al deputato Bracco che le situazioni soggettive acquisite non possono essere poste nel nulla, ma continuano ad essere esercitate nello stesso modo, fino ad esaurimento. Per l'accesso ai nuovi ruoli vi è, poi, il concorso.

Fabrizio BRACCO (DS-U) osserva che l'attuale meccanismo dei concorsi universitari non costituisce una garanzia sufficiente. Il suo gruppo, quindi, è favorevole a considerare la posizione di alcune figure professionali, come quelle previste dall'emendamento 12.17 del relatore.

Domenico VOLPINI (PD-U), dopo aver rilevato che la Commissione ha fino ad ora svolto un lavoro serio e sostanzialmente condiviso, fa presente che il suo gruppo si riconosce e sostiene gli emendamenti del relatore. A suo avviso non è corretta l'osservazione secondo la quale tutto il mondo universitario sarebbe contrario al testo che la Commissione sta predisponendo; al contrario, il testo appare condivisibile, soprattutto nella parte che regolamenta, a regime, il nuovo stato giuridico.

Maria LENTI (misto-RC-PRO) fa presente che molti docenti universitari hanno recentemente rivolto un appello urgente ai deputati relativo alla necessità di un'approvazione urgente di un provvedimento in difesa degli statuti delle università e per l'istituzione della terza fascia dei docenti universitari. La riforma complessiva, invece, non è condivisa non solo dai ricercatori universitari, ma anche da molte altre organizzazioni rappresentative dei docenti universitari.
A suo avviso non si può approvare una riforma con la contrarietà di gran parte degli interessati. Ritiene quindi opportuna una pausa di riflessione.

Grazia SESTINI (FI) fa presente che il suo gruppo ha partecipato con serietà allo svolgimento dei lavori della Commissione, dove talora si è assistito anche a contrasti tra il Governo ed esponenti della maggioranza. È pertanto condivisibile la proposta del deputato Napoli, non per finalità ostruzionistiche, ma perché è necessario un chiarimento. Peraltro i lavori potranno essere ripresi subito dopo le festività. Restano comunque le perplessità del suo gruppo circa la concreta possibilità che la riforma possa essere approvata prima della fine della legislatura.

Giovanni CASTELLANI, presidente e relatore, alla luce del dibattito, ritiene opportuno che le sedute di oggi e domani siano dedicate all'esame degli articoli 10 e 11, rinviando l'esame dell'articolo 12 alla ripresa dei lavori.

Fabrizio BRACCO (DS-U) ritiene che un rinvio dell'esame dell'articolo 12 potrebbe pregiudicare l'approvazione della legge entro la corrente legislatura.
Dopo aver rilevato che il provvedimento disciplina alcune questioni di importantissimo rilievo quali l'istituzione della terza fascia, la revisione dei carichi didattici e dello stipendio, fa presente che il suo gruppo ritiene opportuno concludere l'esame prima dell'inizio delle festività natalizie. Qualora, invece, da parte dei gruppi di opposizione vi fosse la disponibilità a considerare l'ipotesi di un trasferimento del disegno di legge alla sede redigente, il rinvio sarebbe senz'altro possibile.
Fa presente, inoltre, al deputato Lenti che non tutti i rappresentanti dei docenti universitari sono contrari al testo in discussione.

Angela NAPOLI (AN) osserva che il disegno di legge non è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di gennaio. Sarebbe quindi senz'altro possibile concludere i lavori dopo le festività natalizie.

Maria LENTI (misto-RC-PRO) fa presente al deputato Bracco che ben 11 associazioni sindacali e di categoria di docenti universitari hanno sottoscritto l'appello da lei citato in precedenza.

Giovanni CASTELLANI, presidente e relatore, propone quindi alla Commissione di esaminare domani senz'altro gli articoli 10 e 11 del disegno di legge, iniziando poi l'esame anche dell'articolo 12. La Commissione, poi, valuterà l'opportunità di concludere o meno l'esame di tale ultimo articolo.

La Commissione concorda.

Giovanni CASTELLANI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.50.