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Audizione delle Organizzazioni Sindacali della docenza universitaria alla VII Commissione della Camera dei Deputati

Le posizioni della FLC Cgil sulle due proposte di legge presentate alla Camera dagli On. Tessitore e Migliore

15/10/2007
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Mercoledì 10 ottobre si è tenuta pressa la VII Commissione della Camera l’audizione dei Sindacati confederali, delle associazioni della docenza e della Rete dei precari sulle proposte di legge, pendenti nella stessa Commissione, N. 1969 (primo firmatario Tessitore) e N. 2446 (primo firmatario Migliore). La prima contiene la proposta di nuovi meccanismi concorsuali per il reclutamento a ricercatore e per i concorsi ad associato ed ordinario. La seconda contiene le proposte di istituzione del ruolo unico della docenza articolato in tre fasce e dei meccanismi di accesso e scorrimento. Al termine dell’audizione, la Presidenza della Commissione ha preannunciato successivi momenti di consultazione durante l’iter legislativo dei provvedimenti.

Roma, 15 ottobre 2007

Si riportano di seguito le nostre posizioni sulle tematiche affrontate nei due disegni di legge.

L’attuale assetto della docenza è caratterizzato dalla crescita patologica del precariato docente, da un livello del tutto insoddisfacente nell’accesso dei giovani, dal contestuale invecchiamento dei docenti, da uno stato giuridico non coerente con i processi dell’autonomia e del riordinamento della didattica, dal persistente mancato riconoscimento giuridico della figura del ricercatore come terza fascia della docenza.
All’inizio dell’attuale legislatura abbiamo sostenuto che era necessario un ripensamento complessivo del tema del reclutamento del personale docente e di ricerca e che contestualmente era indispensabile ridisegnare una nuova figura di docente ed una nuova carriera. Nell’intesa sulla conoscenza del 27 giugno 2007 sottoscritta con i Ministri della Funzione pubblica, dell’Economia e dell’Università e Ricerca è prevista la riforma dei meccanismi di reclutamento finalizzata ad un’apertura ai giovani e nello stesso tempo l’avvio di una riflessione più complessiva sull’intera docenza universitaria.

Gli obbiettivi che indichiamo sono:
• eliminare le condizioni che hanno determinato un enorme serbatoio di precariato, attraverso un nuovo percorso d’accesso, che preveda una transizione regolata per legge dalla fase di formazione alla ricerca ad una posizione a tempo indeterminato (tenure-track);
• realizzare una manovra straordinaria sugli organici docenti;
• separare il reclutamento dalla progressione di carriera;
• prevedere conseguentemente una nuova carriera unitaria della docenza, caratterizzata da crescenti livelli di maturità professionale ed in particolare scientifica, scandita da valutazioni periodiche, tese ad accertare il livello di maturità acquisito ed in cui la valutazione più approfondita è collocata all'ingresso in ruolo;
• introdurre meccanismi di valutazione idonei a valorizzare in maniera trasparente i meriti e la qualità;
• valorizzare, nei meccanismi di selezione per il reclutamento, sia la responsabilità della comunità scientifica di riferimento, sia quella dell’Ateneo;
• adottare urgentemente, anche nelle more dell’approvazione di una legge organica sullo stato giuridico della docenza, misure tese a sbloccare i concorsi per ordinario ed associato ed un provvedimento legislativo che riconosca la figura del ricercatore come terza fascia della docenza;
• portare a compimento con sollecitudine l’iter di emanazione del Regolamento per lo svolgimento dei concorsi per ricercatore universitario (nei confronti del quale abbiamo formulato a maggio diversi rilievi), per fornire alle Università un primo quadro di certezze, rispetto a cui adottare le proprie scelte di programmazione;
• adottare un nuovo regime retributivo e la contrattualizzazione della docenza.

Nel merito delle proposte di legge oggetto dell’Audizione, si rileva in entrambe sia l’assenza di ogni riferimento al provvedimento in itinere sul Regolamento dei nuovi concorsi per ricercatore, sia l’assenza di proposte che prevedano una transizione dalla fase della formazione alla ricerca all’accesso in ruolo. Si evidenzia inoltre l’esigenza di un intervento unitario sia sull’assetto giuridico della docenza che sui meccanismi di accesso e progressione.
La delicatezza dei temi trattati richiede un attento monitoraggio dello stato di avanzamento del dibattito parlamentare così come, in parallelo, è nostro impegno raccordare tale discussione con il tavolo che deve aprirsi presso il MUR e dedicato ad attuare l’“Intesa sulla conoscenza” del maggio scorso, nella quale i temi del reclutamento, dello stato giuridico e delle carriere sono contenuti.