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Approvato dal CUN il parere sul Fondo di Finanziamento Ordinario degli Atenei per il 2014

La sintesi dei lavori del CUN del 23 e 24 settembre 2014.

06/10/2014
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Il Consiglio Universitario Nazionale ha approvato il “Parere” sullo schema  di decreto di riparto del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per l’anno 2014.

Assolutamente condivisibile quanto afferma il CUN circa “il quadro di costante e progressiva riduzione del complesso delle risorse finanziarie e umane che condurrà il sistema universitario italiano ad una crisi irreversibile, in conseguenza della quale gli Atenei e le comunità accademiche non saranno più in condizione di assolvere i propri compiti istituzionali, di procedere alla formazione delle giovani generazioni, di promuovere la ricerca scientifica e di contribuire al contempo allo sviluppo e alla diffusione della cultura, valore costituzionalmente elevato a principio fondamentale della nostra Repubblica”.

Il Consiglio Universitario Nazionale esprime inoltre “forti riserve sull’assenza di informazioni sul metodo del costo standard unitario di formazione per studente in corso quale parametro per l’attribuzione di parte del FFO, circostanza che non consente un pieno esercizio dell’attività consultiva di competenza e ritiene pertanto di dover sospendere ogni giudizio di merito”.

E’ questo del “costo standard” per studente un elemento davvero preoccupante, anche perché sarà sulla base di questo criterio che, a partire dal prossimo anno, sarà assegnata una parte sempre più rilevante del FFO.

Ad oggi non è consentito conoscere l’algoritmo alla base di questo calcolo che potrebbe portare ulteriore discriminazione e scompiglio nelle già disastrate finanze degli Atenei.

Ma incombe anche sul sistema universitario la promessa/minaccia di ulteriori tagli che segnerebbero il colpo forse definitivo per l’istruzione universitaria in Italia, a partire dai 170 milioni di euro in meno già previsti per il 2015.

Anche quest’anno aumenta la cosiddetta “quota premiale” che viene ripartita tra gli Atenei, raggiungendo quota 18%.

Come sempre non si tratta di risorse aggiuntive ma di tirare la coperta, sempre più stretta, da una parte piuttosto che dall’altra.

La quota base di finanziamento non è ormai più in grado di garantire la sostenibilità dell’intero sistema, ma di questo la  Ministra sembra non rendersene conto. O, più probabilmente, si sta perseguendo scientemente l’obiettivo di destrutturare l’attuale conformazione del sistema universitario, ridimensionando drasticamente alcuni poli a favore di altri e riducendo ulteriormente l’offerta formativa.

Il CUN ha anche approvato una “Raccomandazione” sull’attuazione delle nuove disposizioni in tema di Abilitazione Scientifica Nazionale introdotte dalla legge 114/2014.

La prossima riunione è prevista per i giorni 11 e 12 ottobre 2014.