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Altri passi verso la stabilizzazione nelle universita’

Le università che hanno avviato le procedure di stabilizzazione aumentano

14/06/2007
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Mentre alcuni atenei ostacolano le procedure di stabilizzazione altri correttamente hanno iniziato ad applicare la direttiva n° 7 del dipartimento funzione pubblica.

Subito dopo la scelta del Consiglio di amministrazione di Catania , sono giunti i bandi di attivazione delle procedure di stabilizzazione disposti dall’ateneo di Macerata e Palermo. Una scelta coerente con i contenuti della finanziaria e nettamente in contrasto con l’atteggiamento attendista o rinunciatario di altre Università i cui rettori e/o direttori amministrativi ritengono erroneamente che la norma non sia applicabile al personale degli atenei, e auspicano, addirittura, che il Ministro corregga la direttiva n. 7/2007. Anche in altri atenei, ancorché non ancora sia stata adottata la delibera del C.A., esistono accordi tra Amministrazione e OO.SS. che prevedono la stabilizzazione del predetto personale a tempo determinato utilizzando lo strumento del comma 519 della legge finanziaria.All'Università di Foggia è stato concordato, in sede di tavolo sindacale tra Amministrazione e Sindacati, di avviare il percorso di stabilizzazione del personale precario. L’accordo prevede un piano di assunzioni volto all’assorbimento di tutte le unità di personale a tempo determinato rientranti nei requisiti dettati dalla circolare del Dipartimento Funzione Pubblica. Nel dettaglio il paino prevede che le 27 unità di personale attualmente presenti nell'ateneo verranno stabilizzate nel corso del quadriennio 2007- 2010; nell’anno 2007 n.4 unità, nel 2008 n.7 unità, nel 2009 n.5 unità, 2010 n. 11 unità. Si è anche stabilito di dare atto ai rinnovi dei contratti in deroga alla legge 368. Anche La Sapienza ha stato siglato un importante accordo per la stabilizzazione degli unici 49 lavoratori con contratto a tempo determinato dell'Ateneo ed unici stabilizzabili a tempo indeterminato ai sensi della Finanziaria 2007. Naturalmente questo atto non è assolutamente sufficiente perché I primi dati parzialissimi sul precariato comunicati dall’amministrazione ai sensi dell’art.4 del CCNL mettono in evidenza che il numero degli attuali precari e’ imponente: 50-60 a tempo determinato, 1.500 Co.Co.Co., 500 Assegnisti di Ricerca, oltre alle collaborazioni occasionali, ai professori a contratto e a tutti i Co.Co.Co. non censiti e ai dottorandi e borsisti impropriamente utilizzati nell’organizzazione del lavoro. La stabilizzazione dei 49 lavoratori a tempo determinato dell’ateneo, nel triennio 2007-2009 a seguito dell’accordo del 16 maggio 2007 e’ solo il primissimo passo.

Roma, 14 giugno 2007