FLC CGIL
Iscriviti alla FLC CGIL

https://www.flcgil.it/@3963670
Home » Università » AFAM » AFAM: pubblicato il decreto di ripartizione delle risorse per l’ampliamento delle dotazioni organiche

AFAM: pubblicato il decreto di ripartizione delle risorse per l’ampliamento delle dotazioni organiche

66,5 milioni di euro per le istituzioni statali. 3,5 milioni di euro per le istituzioni statizzande. A breve la nota applicativa del Ministero.

07/12/2021
Decrease text size Increase  text size
Vai agli allegati

È stato pubblicato il decreto interministeriale MUR – MEF 1226 del 2 novembre 2021 con il quale vengono ripartite le risorse stanziate dalla legge di bilancio 2020 per l’ampliamento delle dotazioni organiche delle istituzioni Afam.

Come è noto i commi da 889 a 891 dell’articolo 1 della Legge 178/20, prevedono che  a decorrere dall’anno accademico 2021/22 le dotazioni organiche delle istituzioni Afam statali siano incrementate per una cifra pari a 12 milioni di euro per l’anno 2021 e di 70 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022. Le risorse sono prelevate dal “Fondo per le assunzioni del personale delle amministrazioni statali” (Legge 178/20 art. 1 comma 854).

I suddetti commi prevedono che gli incarichi di docenza non rientranti nelle dotazioni organiche delle istituzioni statali di alta formazione artistica, musicale e coreutica, sono ridotti in proporzione al numero di nuovi docenti introdotti in organico. A tal fine le istituzioni statali di alta formazione artistica, musicale e coreutica sono state invitate ad effettuare una ricognizione di tali incarichi con nota 1387/21. Il decreto del Ministro dell’università e della ricerca di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze che definisce i criteri e le quantità numeriche, suddivise tra personale docente e non docente, da assegnare a ciascuna istituzione, tiene conto degli esiti di tale ricognizione.

Questa la sintesi dei contenuti del D.I. 1226/21

Il decreto utilizza

  • il rapporto docenti-studenti e personale tecnico amministrativo-studenti quale principale parametro di stima della carenza di organico nelle Istituzioni e di raffronto tra le stesse, tenuto conto delle peculiarità didattiche e organizzative delle diverse tipologie di istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica
  • la numerosità degli studenti appartenenti alle Istituzioni Afam quale parametro di stima delle dimensioni delle istituzioni e dei relativi fabbisogni di personale
  • il rapporto tra ore di incarichi esterni e di didattica aggiuntiva rilevati con la procedura di ricognizione e numero di studenti quale parametro di stima parziale della carenza di organico nelle Istituzioni.

Le risorse sono così ripartite

  • 66,5 milioni di euro sono destinate all’ampliamento dell’organico delle Istituzioni Afam statali e vengono ripartite con il decreto 1226/21 (95% delle risorse disponibili)
  • 3,5 milioni di euro verranno ripartiti con successivo decreto ai sensi della legge 30 dicembre 2020, n. 178, art. 1, comma 890, con particolare riferimento all’integrazione degli organici delle Istituzioni statali e delle Istituzioni non statali in corso di statizzazione

Le risorse destinate alle istituzioni statali sono così ripartite

  • € 64.621.669,83 per sostenere il costo dell’ampliamento delle dotazioni organiche
  • € 1.878.330,17 per i “Compensi e indennità per il miglioramento dell’offerta formativa comprensivi degli oneri fiscali e contributivi a carico del lavoratore”.

Le risorse sono ripartite tra una “Quota docenti” e una “Quota personale non docente”.

Calcolo della “Quota docenti

Quota docenti

Quota fissa
30%

Quota variabile A
50%

Quota variabile B
20%

In proporzione al numero di studenti iscritti all’a.a. 2019/2020, con valore massimo fissato a 1.500 studenti per Istituzione

Tra tipologie di istituzioni

In proporzione alla media fra il rapporto tra il numero di studenti iscritti all’a.a. 2019/2020 nella tipologia di istituzioni e il numero di studenti totali e il rapporto tra il numero di posti di docente in organico nell’a.a. 2019/2020 nella tipologia di istituzioni e il numero di posto di docente totali.

È garantito almeno l’1% della quota all’Accademia nazionale di danza, almeno l’1% della quota all’Accademia nazionale di arte drammatica e almeno il 2% della quota agli ISIA, con diminuzione proporzionale delle quote spettanti ad Accademie di belle arti e Conservatori di musica;

All’interno di ogni tipologia di istituzione

In proporzione al rapporto studenti/posti di docente in organico, con riferimento all’a.a. 2019/2020;

Tra tipologie di istituzioni

In proporzione alla media fra il rapporto tra il numero di studenti iscritti all’a.a. 2019/2020 nella tipologia di istituzioni e il numero di studenti totali e il rapporto tra il numero di posti di docente in organico nell’a.a. 2019/2020 nella tipologia di istituzioni e il numero di posto di docente totali.

È garantendo almeno l’1% della quota all’Accademia nazionale di danza, almeno l’1% della quota all’Accademia nazionale di arte drammatica e almeno il 2% della quota agli ISIA, con diminuzione proporzionale delle quote spettanti ad Accademie di belle arti e Conservatori di musica;

All’interno di ogni tipologia di istituzione

in proporzione al rapporto tra le ore di incarichi di didattica, comprendendo a tal fine gli incarichi di docenza al di fuori delle dotazioni organiche e quelli di didattica aggiuntiva previsti dal Contratto Integrativo Nazionale, e il numero di studenti iscritti all’a.a. 2019/2020.

Qualora per la singola istituzione il rapporto incarichi/studenti sia superiore alla media della tipologia di appartenenza e allo stesso tempo il rapporto studenti/docenti sia pari o inferiore alla media della tipologia di appartenenza, sarà applicato il rapporto medio incarichi/studenti della tipologia di appartenenza;

Questo il calcolo della “Quota personale non docente

Quota personale non docente

Quota fissa
30%

Quota variabile
70%

In proporzione al numero di studenti iscritti a corsi accademici all’a.a. 2019/2020, con valore massimo fissato a 1.500 studenti per Istituzione

Tra le tipologie di istituzione

In proporzione alla media fra il rapporto tra il numero di posti di personale non docente in organico nell’a.a. 2019/2020 nella tipologia di istituzioni e il numero di posti di personale non docente totali e il rapporto tra il numero di posti di docente in organico nell’a.a. 2019/2020 nella tipologia di istituzioni e il numero di posto di docente totali.

È garantito almeno l’1% della quota all’Accademia nazionale di danza, almeno l’1% della quota all’Accademia nazionale di arte drammatica e almeno il 2% della quota agli ISIA, con diminuzione proporzionale delle quote spettanti ad Accademie di belle arti e Conservatori di musica.

All’interno di ogni tipologia di istituzione

In proporzione al rapporto docenti/posti di personale tecnico-amministrativo, con riferimento all’a.a. 2019/2020.

Ulteriori criteri di ripartizione

  • Alle istituzioni con numero di studenti inferiore a 300 non possono essere assegnati più di 600.000 euro.
  • Alle istituzioni con numero di studenti inferiore a 600 non possono essere assegnati più di 900.000 euro.
  • Alle istituzioni con numero di studenti inferiore a 900 non possono essere assegnati più di 1.200.000 euro.

Eventuali residui vengono ripartiti tra le restanti istituzioni in proporzione a quanto già assegnato.

Il risultato di questa complessa procedura è l’allegato 1 al Decreto.

La ripartizione tra le tipologie di istituzione è la seguente

  • Accademie di belle arti: € 23.298.885,47 (36,06%)
  • Accademia nazionale di Arte Drammatica: € 515.621,98 (0,80%)
  • Accademia nazionale di danza: € 589.455,48 (0,91%)
  • Conservatori: € 38.833.157,51 (60,09%)
  • ISIA: € 1.384.549,40 (2,14%)

L’istituzione che riceverà più risorse è l’ABA di Napoli con € 1.973.102,78

Le istituzioni Afam trasmettono al MUR, con modalità telematiche definite dal competente ufficio del Ministero, le delibere di variazione dell’organico e l’ampliamento deliberato per la successiva approvazione.

In esito all’ampliamento degli organici delle istituzioni, il MUR effettuerà una nuova ricognizione degli incarichi di docenza non rientranti nelle dotazioni organiche.