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AFAM: FLC CGIL, CISL università e UIL RUA chiedono incontro urgente al Ministro Giannini

Le emergenze presenti nel comparto AFAM hanno raggiunto il livello di guardia. Assente anche l'ordinaria amministrazione.

28/08/2014
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Roma, 28 agosto 2014

Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
Prof. ssa Stefania Giannini

e p. c. Al Capo di Gabinetto
Dott. Alessandro Fusacchia

Al Capo Dipartimento per l’Università,
l’AFAM e la Ricerca
Prof. Marco Mancini

Oggetto: Richiesta incontro urgente su criticità AFAM

Onorevole Ministro,
la comunicazione che ci apprestiamo a scriverLe intende portare alla Sua attenzione le criticità/emergenze presenti nell'AFAM delle quali al momento non pare che codesto Ministero se ne voglia fare carico.

Nel passato mese di giugno Lei aveva fatto un corposo annuncio nel quale dichiarava gli intenti programmatori e operativi perché, un settore ritenuto anche da Lei strategico qual è l'Alta Formazione Artistica e Musicale potesse completare la riforma in itinere da troppo tempo ed essere quindi allineato con il resto d'Europa.

Come Lei ben sa, la riforma decisa dal Parlamento con la L.508 nel 1999, ha prodotto regolamenti non sempre coerenti con lo spirito della legge stessa e soprattutto senza una prospettiva compiuta degli obiettivi che si volevano raggiungere, senza alcun sostegno finanziario che accompagnasse l'innovazione didattico/formativa supportata quasi esclusivamente dall'aumento esponenziale dei contributi degli studenti. Lo Stato in questi lunghi e faticosi passaggi si è limitato a ridurre i finanziamenti e a non sostenere spese aggiuntive rispetto alla dote organica dell'intero comparto presente già nel 1999.

Ad oggi, la riforma non è compiuta, mancano due regolamenti essenziali senza i quali non si può parlare di prospettive né di programmazione dell'AFAM, e precisamente: le norme per il reclutamento del personale e le regole per la programmazione e lo sviluppo del sistema.

Dal 2001 ad oggi sono state prodotte numerose bozze che però sono rimaste nei cassetti del Ministero e non perché avessero esigenze di copertura finanziaria, no, solo per astenia politica.

È giunto il momento di chiudere perché se non ci sarà positiva soluzione, l'alternativa è una sola: la dissoluzione del comparto dell'AFAM.

Inoltre, la mancata elezione del CNAM ha provocato una serie di vulnus di incredibile portata.
In assenza del CNAM ,

  • non è stato possibile portare ad ordinamento i bienni di secondo livello
  • per un tempo indefinito l'AFAM non potrà accedere ai fondi destinati alla ricerca, e non potrà attivare i dottorati specifici dei settori artistico-musicali
  • è impedita la partecipazione ai corsi abilitanti per l'insegnamento di quegli studenti che si sono diplomati dopo il 1 gennaio 2013 perché non sono stati emanati i decreti di equipollenza previsti dalla L. 228/2012 e che necessitano del parere obbligatorio del CNAM.

Nel corso di questi ultimi mesi si sono accumulati ritardi e assenze gestionali persino nell'ordinaria amministrazione, ciò dovuto probabilmente al nuovo assetto burocratico/organizzativo del Ministero, e che proprio in questi giorni stanno caricando di disagio le Istituzioni e chi vi opera, e precisamente:

  • inspiegabilmente non è stata ancora emanata l'ordinanza dei trasferimenti del personale e questo non è mai accaduto da quando esiste il comparto AFAM
  • non sono state ancora emanate le linee guida per la formazione delle graduatorie nazionali previste dal D.M.526 del 30 giugno u.s.
  • è in attesa di soluzione la stabilizzazione del personale amministrativo -EP 1 e Collaboratori amministrativi- prevista dall'art.19 della L.128/2013
  • è in attesa di soluzione la stabilizzazione del personale docente, tecnico e amministrativo in relazione ai posti disponibili e vacanti della dotazione organica per l'anno accademico 2014/2015
  • si devono affrontare con urgenza le questioni relative agli ex IMP. In particolare  quelle del "Pergolesi" di Ancona per il quale abbiamo già mesi or sono, formalizzato ufficialmente la richiesta di avvio delle procedure di mobilità del personale dipendente dall'Istituto senza averne avuto riscontro alcuno.

I contatti con l'Amministrazione sono stati numerosi e sulle tematiche più varie ma non appare ancora una proposta politica organica.

Onorevole Ministro, il comparto dell'AFAM, da troppo tempo in balia di se stesso, spesso dimenticato dalla politica, aspetta e ora pretende che la riforma sia compiuta.

Le politiche di rigore applicate a tutto il pubblico impiego non hanno risparmiato il comparto anzi, lo hanno aggredito in ogni  sua componente minando alle fondamenta la sua tenuta.

Il blocco dei contratti, compresa la mancata conclusione di quello vigente, il blocco degli scatti di anzianità, il mancato assetto della docenza, il blocco degli organici, la stipula di contratti co.co.co. pagati con parametri fuori da ogni regola, la mancanza di concorsi che hanno prodotto precariato senza futuro ma anche messo in difficoltà le istituzioni che non possono assumere nemmeno i direttori amministrativi, stanno provocando un vulnus davvero molto grave.

Per queste ragioni, chiediamo un incontro urgente.

In attesa di sollecito riscontro, porgiamo distinti saluti.

Il Segretario Generale FLC CGIL
Domenico Pantaleo

Il Segretario Generale CISL Università
Antonio Marsilia

Il Segretario Generale UIL RUA
Alberto Civica