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Vertenza lavoro ATA: per la qualità del lavoro e la qualità del servizio

La manifestazione del 1 dicembre è un appuntamento importante per tutta la scuola

23/11/2005
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Giovedì primo dicembre ci sarà una grande manifestazione nazionale davanti al Miur a sostegno della vertenza per la qualità dei servizi ata e del lavoro nella scuola.

Il nostro obiettivo insieme a Cisl Scuola e Uil Scuola è di chiedere al Miur e al governo una inversione di tendenza rispetto alla loro politica. In 4 anni di gestione Moratti, il settore dei servizi ha conosciuto solo tagli e subito disposizioni di tipo vessatorio. Il documento unitario che ha aperto la vertenza rivendica l’immissione in ruolo dei precari su tutti i posti liberi che sono più di 76.000 (fonte Ministero Economia), la stabilità degli organici, un decentramento amministrativo coerente con l’erogazione del servizio scolastico, un maggiore investimento di risorse per valorizzare tutte le professionalità ata.

Oggi, nella scuola, c'è una condizione di lavoro fortemente disagiata dovuta alla precarietà del lavoro, alla riduzione degli organici, ad un decentramento selvaggio.

Nella scuola dell’autonomia una organizzazione efficiente ed efficace dei servizi è un presupposto indispensabile per garantire la qualità della didattica. Invece oggi, per questo Governo, l’elemento predominante nei servizi scolastici è quello della frammentazione delle prestazioni, della precarietà e dell’esternalizzazione dei lavori. Questa situazione rende tutto caotico, insicuro, limita la motivazione professionale. Per questo le richieste dei sindacati non possono essere rinviate.

Inoltre, chiediamo al Miur di attivare un sistema di formazione permanente che sia di sostegno al processo di valorizzazione professionale avviato con l’art. 7 dell’accordo sul biennio economico del 22.09.2005 e che in prospettiva riguarda tutto il personale ata.

Il documento è da oltre un mese oggetto di discussione con i lavoratori che in questi giorni stanno partecipando alle centinaia di iniziative unitarie (assemblee e attivi interregionali) che si stanno svolgendo territorialmente.

La significativa partecipazione ai momenti di discussione come la presenza alla manifestazione del 1 dicembre significa dare forza e visibilità ai lavori ata e togliere un’altra freccia dall’arco della Moratti che pensa che gli ata siano troppi e tutti da privatizzare.

Per ulteriori informazioni sulla partecipazione ci si può rivolgere alle sedi della FLC.

Roma, 23 novembre 2005

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