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Taglio degli organici: un .... interessante scambio di lettere

Il taglio degli organici, previsto a partire dal 1° settembre 2002 nella misura di 8.500 posti, si colloca in un contesto pesantemente negativo

14/03/2002
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Il taglio degli organici, previsto a partire dal 1° settembre 2002 nella misura di 8.500 posti, si colloca in un contesto pesantemente negativo.

Per documentare questa nostra affermazione ci limitiamo a citare i fatti:

  • Nel luglio 2001 vengono tagliati circa 20.000 posti di personale ata.

  • Con la Finanziaria 2002 si tagliano 34.000 posti di lavoro per il personale docente in un triennio.

  • Con la Finanziaria 2002, mediante l’introduzione della cosiddetta “esternalizzazione” dei servizi ata, si produce un ulteriore taglio la cui entità dipenderà da alcune convenienze dell’amministrazione ma facilmente stimabile in alcune decine di migliaia di posti in breve tempo.

  • Il Disegno di Legge approvato dal Consiglio dei Ministri sulla riforma dell’istruzione nulla dice per quanto riguarda l’offerta formativa garantita dalla scuola. La lettura del documento Bertagna e le politiche di questo Governo autorizzano ampiamente a pensare che si possa andare ad una consistente riduzione dell’offerta e, conseguentemente, dell’organico.

A questo quadro si aggiungono le intenzioni esplicitate in una comunicazione ufficiale fra il MIUR ed il Ministero del Tesoro che ora pubblichiamo.

La notizia non è nuovissima perché anticipata diverse settimane fa da un autorevole quotidiano e poi ripresa da alcuni siti web.

Il fatto nuovo è la durezza dell’intervento.

Giova ricordare che contro questa manovra la Cgil Scuola ha scioperato per l’intera giornata del 12 novembre.

Contro il taglio degli organici in questi giorni sono stati proclamati scioperi unitari in diverse regioni.

La questione che emerge è il cambio di strategia: la riduzione d’organico da manovra di contenimento della spesa, tipica di tanti precedenti governi, diventa strumento funzionale alla riduzione dell’offerta formativa del sistema pubblico.

Mai sentito parlare di “stato minimo”?

Beh, noi siamo contrari!

Roma, 14 marzo 2002

__________________________

Testo lettere

Prot. n. 10567 Roma, 9 novembre 2001

Dott.ssa Letizia Moratti
Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
ROMA

On.le Prof. Franco Frattini

Ministro per la funzione pubblica
ROMA

Cari Colleghi

ho firmato il decreto relativo alla determinazione degli organici del personale docente per il corrente anno scolastico, consapevole della particolare rilevanza che esso assume.

Mi corre tuttavia l'obbligo di evidenziare un tendenziale andamento crescente delle dotazioni organiche del personale del Ministero dell’istruzione.

E pertanto, nel quadro dell'impegno assunto dal Governo di contenere la spesa corrente, la firma del decreto è avvenuta proprio sulla base dei precisi impegni assunti dal Ministero.

Mi riferisco, in particolare, alle iniziative compendiate in otto punti nella lettera del Ministro dell'istruzione in data 2 agosto 2001, indirizzata a me e al Ministro per la funzione pubblica, laddove si indicavano le seguenti concrete iniziative: ridefinizione dei criteri di dimensionamento delle istituzioni scolastiche; promozione della mobilità; destinazione di quota percentuale di organico preferibilmente verso contratti d'opera; trasformazione dell'orario; razionalizzazione delle classi; ridefinizione di taluni profili professionali; riduzione del numero di taluni docenti specialisti; ridefinizione di ruoli e di compiti del personale mediante il migliore impiego delle tecnologie informatiche.

Sul presupposto che si proceda alla concreta realizzazione del contributo al processo riduttivo della spesa, in coerenza con le iniziative suindicate, ho dato seguito alla richiesta.

Giulio Tremonti

Roma, 2 agosto 2001

On.le Prof. Giulio Tremonti
Ministro dell'Economia e delle Finanze
ROMA

On.le Prof. Franco Frattini
Ministro della Funzione Pubblica
ROMA

Caro Ministro,

La programmazione triennale delle assunzioni del personale della scuola per gli anni scolastici 2000/2001- 2001/2002- 2002/2003 ha tenuto conto .della circostanza che nel 1999 sono state riattivate le procedure concorsuali, ferme da circa 10 anni. Gli ultimi concorsi a cattedre per la scuola media e per la secondaria superiore sono stati banditi nel 1990 e nel 1994, quelli per la scuola elementare.

Pertanto, la programmazione delle assunzioni per gli anni scolastici in questione è stata determinata dal recupero del turn over e dalla necessità di colmare, sia pure gradualmente con incarico a tempo indeterminato, la consistente disponibilità di cattedre e posti accumulati e provvisoriamente coperti, di anno in anno, con personale precario.

Per l' anno scolastico 2000/2001, a fronte di oltre cento mila posti vacanti (il dato riguarda sia il personale docente che gli A T A) questo Ministero, con D.P.R. 30/11/2000, è stato autorizzato a disporre assunzioni per un contingente complessivo non superiore a 40 mila unità.

La complessa situazione determinatasi nella gestione delle procedure concorsuali in relazione al grande numero di candidati, aggravata dal rilevante contenzioso giurisdizionale che ha interessato la compilazione delle graduatone permanenti e che ha trovato soluzione solo per effetto del D.L. n. 255/2001, rende conto delle ragioni per le quali le procedure di assunzione sono tuttora in corso. Peraltro tutte le assunzioni, da disporre per l' anno scolastico 2000/2001, fatta eccezione per poche residue procedure che si concluderanno in data successiva, saranno completate entro il prossimo 5 agosto come emerge dai dati trasmessi al Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato -IGOP -con nota de127 luglio 2001.

Nella programmazione triennale delle assunzioni a suo tempo prospettata da questo Ministero, che ha costituito la premessa per I 'autorizzazione di cui al D.P.R. 30 novembre 2000 relativa alle assunzioni per l'anno scolastico 2000/2001, si inserisce la richiesta di analoga autorizzazione per l'anno scolastico 2001/2002 per 37.700 assunzioni complessive.

In relazione alla situazione prospettata le assunzioni per le quali viene chiesta l'autorizzazione appaiono assolutamente indispensabili per garantire la copertura con personale di ruolo, anche se parzialmente, degli oltre centomila posti vacanti all'inizio del prossimo anno scolastico, come di regola dovrebbe avvenire.

Occorre precisare che nell'ultimo triennio non è stato possibile realizzare una contrazione degli organici del personale per i seguenti motivi:

- elevamento dell'obbligo scolastico (legge n. 9/99);

- costante aumento del numero dei bambini iscritti alla scuola materna statale, non solo per il fisiologico incremento della domanda, ma anche per la garanzia a tutti i bambini tra i 3 e 6 anni di poter frequentare la scuola dell'infanzia (art. 2 della legge n. 30/2000).

- necessità di garantire la generalizzazione dell'insegnamento delle lingue straniere nella scuola elementare.

Consapevole dell’impegno che il Governo ha assunto di contenere la spesa corrente questo Ministero provvederà ad adottare interventi strutturali finalizzati a tale obiettivo.

Le iniziative che si stanno definendo riguardano, tra l'altro:

1. la ridefinizione dei criteri di dimensionamento delle istituzioni scolastiche, d'intesa con le Regioni e con gli Enti locali;

2. la promozione della mobilità professionale e intercompartimentale del personale appartenente a ruoli che presentano situazioni di esubero (per esempio: insegnanti tecnico pratici, docenti di educazione tecnica e di educazione fisica). Le posizioni di esubero ammontano a oltre 8.000 unità;

3. la destinazione di una quota percentuale dell’organico di ciascuna istituzione scolastica (tale percentuale potrebbe corrispondere alla “quota locale” del curricolo che il DPR n. 275/99 quantifica nel 15% dell’orario complessivo settimanale) preferibilmente a contratti d’opera;

4. la trasformazione, per i docenti dell’istruzione secondaria, dell’orario di cattedra in “orario annuale di lavoro” rispetto al quale dovrebbero essere previste, ove necessarie, prestazioni aggiuntive obbligatorie, da retribuire in eccedenza, e il consequenziale contenimento delle supplenze brevi;

5. la razionalizzazione delle classi di concorso per una utilizzazione ottimale del personale;

6. la ridefinizione del profilo professionale dell’assistente tecnico e della funzione docente dell’insegnante tecnico pratico, creando le condizioni per eliminare o ridurre i tempi di compresenza;

7. la riduzione del numero dei docenti “specialisti” (circa 11.000) impegnati nell’insegnamento delle lingue straniere nella scuola elementare facendo ricorso in misura più ampia alla formazione del personale e favorendo il reclutamento di docenti che abbiano superato la prova di lingua straniera;

8. la ridefinizione dei compiti e dei ruoli del personale Ata, nel quadro dell’autonomia degli istituti, attraverso un miglior impiego delle tecnologie informatiche e l’esternalizzazione delle funzioni strumentali.

Pertanto, già per il prossimo anno scolastico sono state realizzate, con DM 27 luglio 2001 n. 128 misure di contenimento delle dotazioni organiche del personale Ata modificando alcuni parametri di calcolo previsti in precedenza.

Nel perseguimento dei predetti obiettivi, occorre tener conto che essi investono anche materie oggetto per legge di contrattazione collettiva.

Ti ringrazio per l’attenzione

Letizia Moratti

Tag: organici

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