Sindacati scuola: il rapporto di lavoro si regola per contratto, non per decreto
Comunicato unitario FLC CGIL, CISL SCUOLA e UIL SCUOLA.
Comunicato
Nessuna risposta è finora pervenuta alla richiesta inviata dai sindacati scuola al ministro dell’Istruzione perché, in coerenza con gli impegni formalmente assunti nell’incontro del 13 novembre scorso, si aprisse il confronto sui provvedimenti che il Governo si appresta a definire sulla scuola, in particolare sulle materie che hanno ricaduta diretta sul rapporto di lavoro – a partire dalle retribuzioni - che per legge rientrano nella disciplina contrattuale. Chiedevamo inoltre che il confronto avvenisse anche sulle misure contenute nella Legge di Stabilità del 2015 riguardanti l’istruzione.
Si tratta di un comportamento che, pregiudicando il corretto e proficuo svolgimento delle relazioni sindacali, sta determinando un clima di forte preoccupazione e tensione fra il personale. In assenza di momenti di confronto, e rimanendo ad oggi irrisolte molte questioni riguardanti i diversi profili del comparto (posizioni economiche ATA, FUN dirigenti scolastici, c.d. quota 96, ecc.) si assiste al moltiplicarsi di annunci e indiscrezioni che prefigurano ipotesi vaghe e confuse, in cui si intravede come unico dato certo una secca riduzione degli attuali trattamenti economici. Se infatti restano al momento del tutto oscure le modalità con cui si provvederebbe all’individuazione dei docenti “meritevoli” di benefici economici (anch’essi tutti da precisare nella loro entità), appare invece molto chiaro cosa accadrebbe limitando al 20% rispetto all’attuale il margine di incremento retributivo legato all’anzianità di servizio: stando alle indiscrezioni giornalistiche, tale incremento potrebbe subire una perdita secca di circa 8.500 euro. Siamo dunque ben lontani dal dare a chi lavora nella scuola la risposta che attende da tempo e che questo governo aveva posto al centro dei suoi annunci e dei suoi impegni: le retribuzioni non solo rimarranno ben al di sotto della media europea, ma gli ipotetici benefici “per merito” sarebbero ricavati da pesantissime riduzioni di trattamento per l’insieme della categoria. A ciò si aggiunge l’ulteriore rinvio del rinnovo del contratto che determina l’impoverimento dei salari e la impossibilità di valorizzare adeguatamente le professionalità.
I lavoratori della scuola non meritano di subire ulteriori mortificazioni, il rifiuto del governo di discutere e confrontarsi nelle sedi negoziali previste per legge rende inevitabile la via della mobilitazione su obiettivi che da tempo i sindacati pongono al centro della propria iniziativa: fra questi in primo luogo il rinnovo del contratto, la stabilizzazione del lavoro e un pieno riconoscimento del suo valore anche sotto il profilo retributivo, la salvaguardia dell’integrità dell’organico del personale, che la legge di Stabilità 2015, con particolare riferimento al personale ATA, tende invece a ridurre ulteriormente.
La manifestazione già indetta per il 17 febbraio davanti al MIUR, per rivendicare più equità nel piano di assunzioni annunciato dal governo, al fine di portare realmente a soluzione il problema del precariato, è solo il primo atto di una mobilitazione che, in assenza di risposte, si amplierà e proseguirà con ulteriori iniziative per far valere le ragioni del personale della scuola, da troppo tempo disattese.
FLC CGIL Domenico Pantaleo |
CISL SCUOLA Francesco Scrima |
UIL SCUOLA Massimo Di Menna |
Servizi e comunicazioni
I più letti
- Decontribuzione delle lavoratrici madri (“bonus mamme”): le domande entro l’8 aprile 2024
- DDL semplificazioni: prevista la conferma dei docenti precari sui posti di sostegno su richiesta delle famiglie
- “chiedilo a effellecì”: GPS docenti, prepariamoci alla presentazione delle domande. Rivedi la diretta [VIDEO]
- Esiti definitivi prove scritte concorsi PNRR della secondaria: hanno superato la prova l’86% dei presenti
- Passaggio di area dei FF a DSGA. Gli esiti del confronto al Ministero sulla bozza di Decreto
Ora e sempre esperienza!
Legislazione e giurisprudenza recente
- Note ministeriali Nota 43464 del 28 marzo 2024 - Dotazioni organiche personale docente as 2024-2025
- Decreti ministeriali Decreto Ministeriale 554 del 27 marzo 2024 - Importo annuo borsa frequenza corsi dottorato di ricerca AFAM
- Note ministeriali Nota 2244 del 26 marzo 2024 - Bonus mamme, istruzioni operative
- Note ministeriali Nota 12423 del 26 marzo 2024 -Allegati
Approfondimenti
- Tutti gli approfondimenti
- Mobilità docenti e ATA
- Graduatorie d'istituto docenti
- Graduatorie d'istituto ATA
- Concorso 24 mesi ATA
- Formazione iniziale e reclutamento docenti
- Assunzioni e supplenze
- Quando si chiamano i supplenti?
- Posizioni economiche e passaggi di qualifica ATA
- Guida alle Istanze online
- Vademecum sanzioni disciplinari
- Assenze per malattia e certificati telematici
Ultime notizie dalle regioni
- Sicilia - Scuola: FLC CGIL Sicilia, assemblee rivolte ai dirigenti scolastici a Palermo, Catania e Messina, 9 e 10 aprile
- Abruzzo - Scuola: in Abruzzo è emergenza spopolamento. Nell’a.s 2024/25 ci saranno 2.849 alunni in meno
- Rassegna stampa nazionale - Tra integrazione e fascismo: l’Istituto Iqbal Masih