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Siglato l'accordo per la destinazione all'estero per i Dirigenti Scolastici

In data 19-6-2002, è stata sottoscritta, presso A.RA.N., l’ipotesi si accordo successivo in applicazione dell’art. 45 del CCNL dell’area V della Dirigenza scolastica

19/06/2002
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Siglato l'accordo per la destinazione all'estero per i Dirigenti Scolastici
In data 19-6-2002, è stata sottoscritta, presso A.RA.N., l’ipotesi si accordo successivo in applicazione dell’art. 45 del CCNL dell’area V della Dirigenza scolastica.
E’ stato possibile, solo adesso, definirne i contenuti considerata la necessità di ben approfondire la materia che riguarda i dirigenti scolastici che vengono inviati presso "istituzioni" scolastiche o consolari italiane all’estero.
I compiti del Dirigente all’estero vengono rapportati ai principi dell’autonomia che, seppur previsti dalla sequenza per l’estero del 24-2-2000, non sono ancora stati definiti.
Inoltre vengono specificate le funzioni del Dirigente che opererà presso l’Ufficio Scolastico Consolare.
Dette funzioni aprono un importante spazio per il consolidamento di un "istituto" (l’Uffico Scolastico di circoscrizione ) che dovrà farsi carico, con competenza reale, delle "iniziative" scolastiche e culturali presenti in tutto il territorio di riferimento.
Destinazione
Ci si è trovati di fronte alla volontà di applicare in pieno la normativa di affidamento degli incarichi che saranno di competenza della Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione del MAE.
In relazione a detti affidamenti, ma anche ai criteri di definizione degli organici e alla definizione dei curricula, abbiamo sostenuto con buon esito, l’attivazione delle relazioni sindacali come informazione preventiva e concertazione.
E’ stato anche previsto che, per i Dirigenti attualmente in servizio all’estero, sia adottato il così detto "atto bilaterale di natura ricognitiva".
La destinazione avverrà in relazione ai posti istituiti in corrispondenza di due settori formativi.
I tempi per l’attivazione delle procedure di destinazione preventive all’affidamento degli incarichi risultano, per il 2002/2003 , molto brevi.
Raccordo con le normative contrattuali
Vengono estesi ai Dirigenti all’estero gli istituti normativi ed economici previsti dal CCNL 1-3-2002.
Per quanto riguarda l’attribuzione e la corresponsione delle retribuzioni di posizione e di risultato, queste, in via transitoria, sono determinate sulla base dell’attribuzione media effettuata dalle corrispondenti articolazioni regionali di provenienza.
Per l’anno scolastico 2001/02, considerato che il CCNL è stato sottoscritto in corso d’anno, con conseguente impossibilità di predisporre un sistema di valutazione, la retribuzione di risultato verrà erogata in uguale misura a ciascun dirigente scolastico.
Per la definizione di specifici aspetti del servizio dei dirigenti legati alla prevista estensione e attuazione all'estero dell'autonomia scolastica (tra cui le funzioni di raccordo con le RR.DD e CC., alla luce delle nuove competenze previste dalla normativa vigente, e la direzione degli uffici scolastici consolari) si è rinviato alla contrattazione integrativa decentrata a livello di Ministero degli Affari Esteri.
Il periodo di permanenza: la posizione della CGIL scuola.
A partire dall'anno scolastico 2002/2003 il personale destinatario dell’accordo in questione potrà prestare servizio all'estero per un massimo complessivo di nove anni, ivi compreso quello eventualmente già svolto con qualifica di preside o direttore didattico. Resta fermo, naturalmente, il completamento dell’incarico in corso.
La durata del periodo di permanenza è stata oggetto di un confronto complesso che non ci trova d’accordo con le scelte adottate e imposte dalla controparte. Come organizzazione avevamo posto la necessità di intervallare il periodo di permanenza, che consideriamo troppo lungo, con una pausa da dedicare anche a momenti di formazione e aggiornamento.
L’Aran ha più volte cambiato posizione su questi aspetti rifiutando di considerare tale richiesta. La mancanza di flessibilità nell’interpretazione della norma ci ha costretto a scelte e a soluzioni che non condividiamo perché risultano inadeguate alle esigenze professionali dei dirigenti scolastici. Per questi motivi abbiamo presentato una dichiarazione a verbale di contrarietà che motiva la scelta di siglare comunque l’ipotesi d’accordo soltanto per senso di responsabilità di fronte ad una trattativa che rischiava di protrarsi ulteriormente mettendo a rischio il regolare inizio del prossimo anno scolastico.
Assegni di sede
Viene, tramite dichiarazione congiunta, dato atto che l’assegno di sede spettante ai dirigenti scolastici, deve essere rivisto conformemente al contratto dirigenziale dell’area V del 1.03.02, non essendo compatibile l’attuale disciplina prevista dall’art. 27 del d.lgs. n.62/98 con l’attribuzione della qualifica unica dirigenziale.
E’ appena il caso di ricordare che l’assegno di sede non rappresenta materia disponibile per la contrattazione.
Roma, 19 giugno 2002

_______________________________

Ipotesi di Accordo successivo ai sensi dell’art. 45 del CCNL 1\3\2002 per il personale dell’Area V della Dirigenza Scolastica da destinarsi all’estero.
Il giorno 19 giugno 2002 alle ore 9.30 presso la sede dell’ARAN ha avuto luogo l’incontro per la definizione dell’Accordo successivo ai sensi dell’art. 45 del CCNL 1\3\2002 per il personale dell’Area V della Dirigenza Scolastica da destinarsi all’estero.
tra
L’ARAN:
nella persona del prof. Mario Ricciardi
e per i rappresentanti sindacali:
Confederazioni
CGIL…………………….
CISL………………………
CONFSAL…………………
CIDA………………………

Organizzazioni Sindacali
CGIL/SNS……………………….
CISL/Scuola………………………
CONFSAL/SNALS………………..
CIDA/ANP………………………….
Al termine dell’incontro le parti sottoscrivono l’allegata ipotesi di Accordo.

SEQUENZA CONTRATTUALE PER I DIRIGENTI SCOLASTICI ALL’ESTERO

ART.1 - CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA SEQUENZA CONTRATTUALE
La presente sequenza contrattuale, in attuazione dell’art.45 del CCNL 1-3-2002 del personale dell’area V, riguarda i dirigenti scolastici che vengono inviati presso istituzioni scolastiche o consolari italiane all’estero.

ART.2 - LA FUNZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALL’ESTERO.
1.Il dirigente, assegnato a dirigere all’estero una istituzione scolastica, svolge i compiti previsti nel CCNL 1-3-2002, nello specifico quadro ordinamentale che attualmente regola le scuole italiane all’estero, in coerenza con i principi dell’autonomia.
2. Lo stesso, se assegnato alle sedi consolari, svolge le proprie funzioni, con riferimento alle iniziative scolastiche e al personale della scuola presente nella circoscrizione consolare (corsi, scuole non statali, scuole internazionali, scuole straniere etc.etc.), avendo presenti gli obiettivi indicati dall’autorità consolare.
In tale contesto, predispone il piano complessivo dell’offerta formativa a livello circoscrizionale, con l’apporto dei soggetti che vi concorrono; promuove e coordina le iniziative volte alla diffusione della lingua e della cultura italiana col supporto delle istituzioni scolastiche.
Ancora promuove e coordina le opportune iniziative per il conseguimento degli obiettivi, in presenza di accordi in materia scolastica o di progetti di diffusione della lingua e cultura italiana all’estero, che prevedano l’integrazione dei corsi scolastici ordinari o di progetti di lingua viva o di bilinguismo da realizzare nelle scuole straniere e/o internazionali.

ART.3 - DESTINAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI ALL’ESTERO
1. Il Ministero degli Affari Esteri –attivate le relazioni sindacali di cui al CCNL- provvede tempestivamente e comunque entro il 31 marzo di ogni anno a pubblicizzare, con apposito avviso -anche telematico e che indichi altresì i criteri di massima che saranno adottati nella valutazione dei curricula- i posti di dirigenza disponibili per l’anno scolastico successivo presso le istituzioni scolastiche italiane all’estero e presso gli uffici scolastici delle rappresentanze diplomatiche e degli uffici consolari italiani.
2. Per l’anno scolastico 2002-2003 la pubblicazione dei posti disponibili avrà luogo entro 10 giorni dalla firma definitiva del presente accordo. Entro i successivi quindici giorni i dirigenti che aspirino ai predetti posti potranno presentare dichiarazione di disponibilità, corredata di dettagliato curriculum e con l’indicazione delle lingue straniere conosciute, al Ministero degli Affari Esteri, al fine di ricoprire le funzioni presso le sedi appartenenti alle aree linguistiche francese, inglese, tedesca e spagnola.
3. La Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale del Ministero degli Affari Esteri, vagliate le domande e i relativi curricula, convocherà i dirigenti, le cui note professionali corrispondano ai criteri di valutazione adottati, per un colloquio finalizzato ad una verifica dell’adeguata conoscenza della lingua o delle lingue straniere e della particolare idoneità relativa al servizio all’estero, che garantisca lo svolgimento dell'incarico in uno specifico contesto educativo e plurilingue.
4. In caso di valutazione favorevole, il Direttore generale per la Promozione e Cooperazione Culturale conferirà ai candidati prescelti, attraverso la stipula di un atto bilaterale di natura privatistica, secondo quanto previsto dall’art. 23 del CCNL per la dirigenza scolastica, un incarico per l’espletamento delle funzioni dirigenziali. Per i dirigenti in servizio all’estero dall’1-9-2000 in poi verrà adottato un atto bilaterale di natura ricognitiva.
5. Per i dirigenti che ottengano dal Consiglio Superiore delle Scuole Europee la nomina ad un posto di direttore di scuola europea, si provvederà, qualora si renda necessario, alla stipula di un nuovo atto bilaterale, di natura privatistica, per l’espletamento dell’incarico dirigenziale in uno dei posti disponibili che, considerato quanto previsto dallo Statuto delle predette Scuole, avrà, eccezionalmente, la durata di nove anni.

ART.4 – SEDI DI DESTINAZIONE ALL’ESTERO.
1. La destinazione all'estero viene effettuata in relazione ai posti istituiti in corrispondenza dei due seguenti settori formativi:
a)settore formativo comprendente direzioni didattiche delle scuole/uffici scolastici dei corsi di livello elementare ex art.636 del D.L.vo 297/94; scuole secondarie di I grado/uffici scolastici dei corsi di livello secondario di I grado ex art.636 del D.L.vo 297194; istituti comprensivi (Scuola elementare e secondaria di I grado);
b)settore formativo comprendente scuole secondarie di II grado; istituti comprensivi (scuola elementare, scuola secondaria di I e lI grado, o scuola secondaria di I e II grado).
I dirigenti già in servizio in Italia al momento della stipula del contratto individuale, potranno chiedere indifferentemente di essere destinati a posti dell’uno o dell’altro settore formativo all’estero.

ART.5 – RACCORDO CON LE NORMATIVE CONTRATTUALI NAZIONALI E RELAZIONI SINDACALI
1. Ai dirigenti scolastici all’estero si applicano gli istituti normativi ed economici previsti dal CCNL 1-3-2002, con particolare riferimento agli artt. 16 (impegno di lavoro), 25 (revoca dell’incarico dirigenziale), 26 (incarichi aggiuntivi), 27 (verifica dei risultati e valutazione dei dirigenti), 34 (conciliazione ed arbitrato, la cui sede di riferimento è la Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale presso il MAE), 36 (responsabilità civile e patrocinio legale), 37 (struttura della retribuzione), 42 (finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato), 43 (retribuzione di posizione), 44 (retribuzione di risultato).
2. Nel caso di assenze per malattia di durata superiore ai 60 giorni, il personale dirigente in servizio all'estero è restituito ai ruoli metropolitani. Il predetto personale conserva l' intero assegno di sede per i primi 45 giorni; l'assegno stesso non è corrisposto per i restanti 15 giorni.
3. Relativamente a ferie e festività si applicano i commi 6 e 7 dell’art.27 del d.lgs. n.62/1998. Per quanto riguarda le assenze retribuite si applica l’art.19 (fruizione dei permessi) dell’accordo 24-2-2000 sulla sequenza contrattuale prevista dall’art. 18 del CCNL 26.05.99 del comparto Scuola. Relativamente agli infortuni sul lavoro ed alle malattie dovute a causa di servizio e alle norme sulla tutela e sostegno della maternità e della paternità al personale del presente accordo si applica l’art. 35 del d.lgs. n.62/1998, nonché la vigente disciplina circa i congedi parentali.
4. Per quanto riguarda l’attribuzione e la corresponsione delle retribuzioni di posizione e di risultato, queste, in via transitoria, sono determinate sulla base dell’attribuzione media effettuata dalle corrispondenti articolazioni regionali di provenienza, che ne provvedono altresì l’erogazione, e sulla scorta delle valutazioni espresse dalla Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale, la quale, in tema di verifica dei risultati e di valutazione dei dirigenti, nella circostanza svolge i compiti che il CCNL 1-3-2002 prevede quali attribuzioni della Direzione Generale scolastica regionale. La medesima Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale è titolare delle relazioni sindacali che l’art.7, comma 2, del CCNL 1-3-2002 colloca a livello della Direzione Generale scolastica regionale.
5. Per l’anno scolastico 2001/02, considerato che il CCNL è stato sottoscritto in corso d’anno, con conseguente impossibilità di predisporre un sistema di valutazione ai sensi dell’art. 27 del medesimo CCNL, la retribuzione di risultato viene erogata in uguale misura a ciascun dirigente scolastico, salvo i casi di acclarata responsabilità formalizzata in atti.
6. Per la definizione di specifici aspetti del servizio dei dirigenti legati alla prevista estensione e attuazione all'estero dell'autonomia scolastica (tra cui le funzioni di raccordo con le RR.DD e CC., alla luce delle nuove competenze previste dalla normativa vigente, e la direzione degli uffici scolastici consolari) si rinvia alla contrattazione integrativa decentrata a livello di Ministero degli Affari Esteri. La delegazione di parte pubblica per la contrattazione integrativa e decentrata a livello di Ministero è costituita da un delegato del Ministro degli Esteri, che la presiede, da un delegato del MIUR e da una rappresentanza dei titolari degli Uffici interessati dell’Amministrazione degli Affari Esteri e di quella del MIUR.

ART.6 - DURATA DEL SERVIZIO ALL’ESTERO
1. A partire dall'anno scolastico 2002/2003 il personale destinatario del presente contratto può prestare servizio all'estero per un massimo complessivo di nove anni, ivi compreso quello eventualmente già svolto con qualifica di preside o direttore didattico, fatta comunque salva la naturale scadenza degli incarichi in atto.

ART. 7 - DISAPPLICAZIONI E MANTENIMENTO IN VIGORE
1. Sono disapplicate tutte le disposizioni in materia di destinazione all’estero dei dirigenti scolastici che siano in contrasto con le norme del presente contratto.
2. Continua ad applicarsi il decreto legislativo n.62/1998, anche per le parti non richiamate dal presente contratto.

DICHIARAZIONE CONGIUNTA
Nel sottoscrivere il presente accordo le parti si danno atto che, per quanto concerne l’assegno di sede spettante ai dirigenti scolastici, questo deve essere rivisto conformemente al contratto dirigenziale dell’area V del 1.03.02, non essendo compatibile l’attuale disciplina prevista dall’art. 27 del d.lgs. n.62/98 con l’attribuzione della qualifica unica dirigenziale.

Dichiarazione a verbale del Sindacato nazionale CGIL scuola

Quanto previsto dal presente accordo in materia di periodo massimo di permanenza all’estero del personale non risponde alle aspettative contrattuali poste da queste organizzazioni. Le soluzioni obbligate, in materia, proposte dalla parte pubblica risultano inadeguate alle esigenze professionali dei dirigenti scolastici e riduttive del ruolo e della funzione anche rispetto alle norme legislative che sono alla base del conferimento dell’incarico di dirigente. La necessità posta d’intervallare con una pausa il periodo massimo di permanenza all’estero, anche al fine di garantire la partecipazione dei dirigenti scolastici a “stage” di formazione e aggiornamento in merito all’evoluzione dei processi di riforma, non è stato riconosciuto quale elemento valido e qualificante della trattativa. Per questi motivi, visto anche il protrarsi della trattativa che rischia di condizionare il regolare avvio dell’anno scolastico, la CGIL scuola per grande senso di responsabilità decide di sottoscrivere il presente accordo.

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