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Secondo ciclo: circolare sulla formazione delle commissioni per gli esami di stato

Pubblicata la circolare. Docenti universitari e Afam possono presentare domanda entro il 28 febbraio. Non ci sono particolari novità, restano i problemi dello scorso anno, per i quali il contratto, che la CGIL non ha firmato, non offre risorse.

12/02/2009
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E’ datata 9 febbraio la circolare ministeriale n.15 che detta le norme per la formazione delle commissioni degli esami di stato nella scuola secondaria superiore. La circolare è sostanzialmente identica a quella dell’anno scorso fatti salvi alcuni adeguamenti di legge ed alcune date. Così nella lunga elencazione delle normative di riferimento per lo svolgimento degli esami troviamo il DM 137/2008 e non più il DM 8/2006 sulle certificazioni, mentre per il personale in servizio si procede d’ufficio mediante la compilazione delle schede nelle scuole.

Allo stesso modo la data per la presentazione delle domande a presidente da parte del personale universitario e AFAM è fissata per quest’anno al 28 febbraio.

Sono confermate quindi tutte le principali norme, comprese quelle che destano sempre qualche equivoco: commissioni su non più di 2 comuni, accesso a presidenze e commissioni anche per ITP, docenti di laboratorio artistico ecc., limiti per candidati esterni, impossibilità di associare scuole legalmente riconosciute a scuole paritarie gestite dallo stesso gestore, calcolo dei 10 anni di anzianità per presidente comprensivo anche del servizio su altri ordini e gradi di scuola ecc.

Confermate però anche le norme sulla gestione dei commissari interni di lingue, che poi dal punto di vista dei compensi finisce col dare luogo al fenomeno del “prendi 2 o 3 e paghi 1”. Si tratta di una situazione più volte affrontata in sede di confronto col Ministero senza un esito positivo, che ora avrebbe potuto o dovuto trovare un soluzione con la trasformazione del confronto sui compensi in una vera e propria trattativa. Se non che l’assenza di risorse lo scorso anno ha fatto abortire immediatamente la negoziazione (tutti i sindacati rifiutarono di proseguire le trattative), mentre quest’anno la fretta di Brunetta e di CISL, UIL, SNALS e Gilda di chiudere il contratto sulla base dell’offerta ministeriale non ha consentito neppure di affrontare questo nodo, talchè le risorse ammonteranno alle stesse dell’anno scorso con, praticamente, nessuna possibilità di affrontare sia sia simili problemi sia l’ipotesi di un aumento dei compensi.

Roma, 12 febbraio 2009

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