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Trasferimenti dei docenti all’estero: il MAECI continua con gli atti unilaterali

Nel prossimo rinnovo contrattuale la mobilità all’estero dovrà essere restituita integralmente alla contrattazione.

18/07/2017
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Si è svolto ieri, 17 luglio 2017, presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale un incontro di informazione sui trasferimenti d’ufficio per gravi motivi e d’ufficio per i perdenti posto. Per i lettori è previsto anche il trasferimento per provvedimento di revoca del gradimento da parte delle Autorità accademiche mentre solo per i docenti delle Scuole Europee è previsto anche il trasferimento a domanda.

L’amministrazione ha ribadito la volontà di non consentire alcuna ulteriore tipologia di trasferimento fra le sedi estere, nemmeno da quelle particolarmente disagiate - per i docenti con almeno due anni di servizio – perché, secondo l’amministrazione, la norma prevista dal Dlgs 64/2017 si applica solo dopo il 1 settembre 2017.

Come FLC CGIL abbiamo contestato la regolazione della mobilità all’estero attraverso atti amministrativi del MAECI e annunciato che in sede di rinnovo del CCNL torneremo a definire contrattualmente le regole della mobilità insieme a tutte le gli aspetti relativi al rapporto di lavoro.

Di seguito il comunicato unitario.
_____________________

Si è svolto in data odierna il previsto incontro delle OO. SS. scuola con la Delegazione del Maeci/Miur presieduta dal Cons. Leg. Roberto Nocella, Capo ufficio V della DGSP, con all’odg le disposizioni applicative contenute negli artt. 21 e 35 del decreto legislativo n. 64 del 13 aprile 2017, relative ai trasferimenti d’ufficio e a domanda per il personale in servizio all’estero.

I rappresentanti del Maeci hanno illustrato i contenuti del decreto e della circolare applicativa a firma del Direttore Gen. della DGSP, per il 2017/18, che riguardano esclusivamente i trasferimenti d’ufficio per gravi motivi o per soppressione di posto per il personale in servizio nelle scuole, nei corsi e nei lettorati e i criteri della mobilità d’ufficio e a domanda per il personale in servizio nelle scuole europee. Le scriventi OO.SS. hanno espresso il proprio dissenso all’emanazione di un provvedimento direttoriale sulla mobilità all’estero, che esclude ancora una volta il confronto contrattuale su materie pattizie come la mobilità.

Le OO.SS. hanno inoltre evidenziato notevoli contraddizioni presenti del testo proposto, che non garantisce, al contrario di quanto previsto dal decreto legislativo n. 64, né i trasferimenti dalle sedi particolarmente disagiate e neanche la mobilità all’interno della stessa circoscrizione consolare, pur senza costi aggiuntivi per l’Amministrazione del Maeci. In conclusione le OO.SS. scuola hanno rappresentato alla delegazione MAECI/MIUR che l’emanazione di provvedimenti unilaterali in materia di mobilità rischia di determinare gravi contenziosi giudiziali da parte del personale interessato, con inevitabili ritardi per le successive procedure di nomina per il 201/18 e incalcolabili conseguenze per l’inizio delle lezioni nelle istituzioni scolastiche all’estero per il prossimo anno scolastico.

Roma 17 luglio 2017

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