Scuole aperte durante l’estate. La Ministra presenti un piano di fattibilità coerente con la missione istituzionale della scuola
La scuola pubblica è il centro della formazione. Impensabile chiedere a docenti e alunni di prolungare l’attività didattica dopo averla svolta per 10 mesi
La Ministra Fedeli ha annunciato di voler mettere a punto una riforma per tenere aperte le scuole anche durante l’estate, nonostante la sospensione delle attività didattiche. Secondo le dichiarazioni rilasciate dalla Fedeli agli organi di stampa tale provvedimento dovrebbe andare in vigore dall’anno scolastico 2017/2018. E cioè dalla prossima estate.
La Ministra dichiara di voler così accogliere le istanze di quei genitori che le hanno scritto rappresentandole questa esigenza e tenere aperte le scuole tutto l’anno e, in modo particolare, durante il periodo estivo.
Per la FLC CGIL: “Si tratta di una proposta che si può discutere a condizione che lo si faccia nelle sedi deputate e con la massima apertura all’ascolto delle istanze provenienti dal mondo della scuola”. Così dichiara il Segretario Generale Francesco Sinopoli che subito avverte: “Non vorremmo che si facesse il solito polverone mediatico che finisce per gettare un’ombra di discredito sui docenti che non c'entrano niente con il problema delle scuole aperte”.
È quindi giusto ragionare sulle esigenze delle famiglie e degli studenti, ma non può essere praticabile spostare il problema altrove senza garanzie e adeguati investimenti.
In conclusione, la FLC CGIL si dichiara disponibile al confronto a condizione di verificare la fattibilità del piano che presenterà la Ministra e la coerenza dello stesso con la missione istituzionale della scuola pubblica.
Essa, secondo il dettato costituzionale, è il centro della formazione. Dopo 10 mesi di attività didattica è impensabile che a docenti e alunni si possa chiedere di prolungarla per altri due mesi ancora.
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