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Scuola: verso un’intesa sulla conoscenza fra Governo e organizzazioni sindacali

Incontro al Ministero della pubblica istruzione delle organizzazioni sindacali con rappresentanti del MPI, del Ministero dell’economia e della funzione pubblica.

06/06/2007
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Si è tenuto ieri presso il Ministero della Pubblica Istruzione il tavolo di confronto fra le organizzazioni sindacali e il MPI, rappresentato dal Capo di gabinetto dott. Cosentino, sul memorandum di intesa sulla scuola. Presenti un rappresentante del ministero dell’Economia e un rappresentante del Ministero della Funzione pubblica. Il confronto partiva da un documento di ingresso predisposto dal Ministero su cui si sono pronunciate le organizzazioni sindacali.
Si tratta del secondo incontro sull’argomento, il primo dei quali ha aperto il confronto.

Le premesse

Sul tavolo della politica si è posto da qualche tempo il tema della qualità del lavoro pubblico e della conseguente necessità di condividere con le organizzazioni sindacali un programma di politiche mirate a quell’obiettivo. Politiche che devono sostanziarsi di interventi sia in campo legislativo che in campo contrattuale e che devono essere sostenute da un adeguato impegno finanziario.
Il 19 febbraio 2007 è stato siglato il memorandum Governo –sindacati sul lavoro pubblico, che rimandava ad uno specifico tavolo di confronto un’intesa su scuola, università, ricerca e AFAM.
Con l’incontro di oggi presso il Ministero della pubblica Istruzione, si è formalmente aperta la fase del confronto per giungere ad un’intesa sulla scuola.

Le richieste della FLC

La finalità di una tale intesa deve essere quella di superare la logica degli interventi economicisti e di uscire da una logica emergenziale dettata dagli avvenimenti di cronaca e dalle numerose dichiarazioni che si sono rincorse in queste occasioni, per giungere all’obiettivo comune di migliorare la qualità, l’efficienza e l’efficacia del sistema scuola. Occorre dunque arrivare rapidamente alla definizione di un’intesa sulla conoscenza che parli di obiettivi e scelte strategiche e non contrattuali che hanno invece un percorso già definito ed avviato.
Sul percorso da avviare la FLC, presente con il suo segretario generale E. Panini, ha indicato l’esigenza di assumere l’urgenza dei tempi relativi al DPEF che dovrà contenere impegni coerenti al contenuto dell’intesa, ha indicato la necessità di lavorare su tavoli paralleli fra i diversi comparti della conoscenza, di scandire con precisione i tempi dei lavori e di prevedere la conclusione del confronto a Palazzo Vidoni mediante la discussione e sottoscrizione di un Memorandum sulla conoscenza.
Sulla situazione nelle scuole, la FLC ha sollevato il problema di una categoria smarrita ed esasperata, fra attese deluse e quotidiane incertezze. Una categoria che non è spinta da istanze corporative ma accusa ormai duramente il contraccolpo di cambiamenti promessi che stentano ad arrivare.
Sui contenuti dell’intesa la FLC, riservandosi di presentare puntuali osservazioni al testo presentato, che rappresenta una utile base di confronto, ha posto la necessità di indicare con nettezza le azioni di governo nazionale del sistema, di favorire la sburocratizzazione del lavoro oggi subissato da incombenze eccessive, di porre l’accento sul carattere inclusivo del sistema in una società che vede aumentare l’area dell’esclusione, di garantire l’indipendenza dall’amministrazione del sistema di valutazione.

La posizione dell’amministrazione

Il dott. Cosentino ha rappresentato la volontà dell’amministrazione di giungere ad un’intesa che contenga obiettivi concreti e realistici per fornire al Governo e a tutti i soggetti coinvolti, un quadro di riferimento chiaro su cui costruire una strategia di intervento progressiva e pluriennale di cui il prossimo DPEF rappresenta una tappa. Il prossimo appuntamento sarà a Palazzo Vidoni con un nuovo documento e il coinvolgimento di università, ricerca e AFAM.
Il dott. Barca, in rappresentanza del ministero dell’economia, pur valutando positivamente il metodo di condivisione scelto, in attesa di condividere anche le scelte, circa l’impegno economico da inserire nelle prossime finanziarie, ha sottolineato il fatto che il prossimo DPEF dovrà essere in sintonia con l’intesa ma che da esso non discende nessun automatismo di spesa, solo un impegno politico su cui lavorare.

Il nostro punto di vista

L’armonizzazione di esigenze quali l’equità, lo sviluppo e il risanamento del Paese sono un obiettivo comune, la scelta delle priorità è però un obiettivo di cui la politica si deve riappropriare proprio per superare quell’impostazione economicista che non condividiamo e che crea scollamento della politica dal Paese reale.
Inoltre l’azione concertativa dovrà impegnare nella stessa misura organizzazioni sindacali e Governo con azioni coerenti anche di tipo finanziario.

A margine dell’incontro informiamo che la FLC Cgil ha rappresentato l’urgenza di definire il Regolamento per la costituzione dell’Agenzia per il sostegno all’autonomia scolastica. Il personale coinvolto non è a tutt’oggi in grado di conoscere il proprio destino e a tutto ciò bisogna dare una risposta urgente. Il dott. Cosentino ha assunto l’impegno per una convocazione delle organizzazioni sindacali per la prossima settimana.

Roma, 6 giugno 2007

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