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Rinnovo dei CCNL della Scuola non statale 2013/2015: ecco le linee unitarie di piattaforma

A breve le specifiche piattaforme da sottoporre all’approvazione dei lavoratori per poi avviare i relativi negoziati.

19/12/2012
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Coerentemente con gli impegni assunti in sede contrattuale e dopo la disdetta dei contratti tutti in scadenza al 31 dicembre 2012 le OO.SS. di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, ConfSal SNALS e SINASCA (limitatamente al contratto delle scuole religiose) hanno inviato alle controparti datoriali e padronali di Agidae  Aninsei e Fism le linee di piattaforma per il rinnovo dei tre CCNL (2013/2015) del comparto della scuola non statale.

Con le linee di piattaforma le OO.SS., firmatarie dei tre CCNL, hanno individuato unitariamente gli obiettivi entro i quali intendono articolare le specifiche piattaforme rivendicative per il rinnovo dei contratti nazionali di comparto 2013/2015 per sottoporle, dopo l’approvazione dei lavoratori, alle controparti padronali e datoriali.

Si tratta di un documento unitario, importante e propedeutico, per la gestione di una vertenza che si annuncia difficile e complicata per via del contesto generale entro il quale si svolge questa stagione contrattuale.

Non può sfuggire il fatto che questa stagione si colloca in uno scenario di  profonda crisi economica e che nei settori privati dell’istruzione, dell’educazione e della formazione la crisi ha assunto  connotati sempre più drammatici sia sul piano occupazionale e del reddito che su quello della tenuta economica dell’imprese stesse.

Lo dimostrano le chiusure, le trasformazioni d’azienda e di ramo d’azienda, il ricorso continuo ai contratti di solidarietà di tipo B e alla cassa integrazione in deroga, i licenziamenti collettivi, le riduzioni d’orario e la fuga massiccia dai contratti collettivi da parte di soggetti gestori senza scrupoli attraverso il ricorso ad accordi di sottotutela. Per non parlare del lavoro nero e sottopagato.

Le stesse norme sul mercato del lavoro, introdotte dalla Fornero, non agevolano certo il rapporto di lavoro stabile e a tempo indeterminato che rischia, senza i dovuti interventi a sostegno del reddito e dell’occupazione ad accelerare lo smantellamento produttivo di un settore fortemente ancorato al mercato e alla domanda in forte contrazione per via della drastica riduzione dei consumi.

Dentro questo quadro e in maniera unitaria le OO.SS. riconfermano la centralità e il valore del Contratto Collettivo nazionale, che nel comparto della scuola non statale, ha rappresentato e rappresenta il punto fondamentale di riferimento nell’affermazione dei diritti e delle tutele del personale e un argine, quindi, ai tentativi di una parte del mondo delle imprese scolastiche, educative e formative di collocarsi al di fuori di questo schema in nome della flessibilità e degli interessi esclusivi dell’impresa stessa.

Come pure le OO.SS.considerano importante il ruolo della contrattazione di secondo livello, territoriale e aziendale, che  in coerenza con quanto dettato dal CCNL valorizzi professionalità e estenda diritti e tutele.

Salvaguardare e rafforzare il potere di acquisto delle retribuzioni del personale della scuola non statale è un imperativo categorico indispensabile se si vuole rilanciare a livello di contratto nazionale il diritto ad avere un salario dignitoso e coerente con il dettato costituzionale. In questo senso la lotta alla precarietà e il diritto a vedere stabilizzati i rapporti di lavoro è un aspetto rivendicativo irrinunciabile per arginare derive pericolose di sfruttamento e di dumping contrattuale.

Anche gli aspetti normativi quali l’omogeneizzazione  degli orari di alcune figure professionali ( docenti della scuola dell’infanzia, educatrici di asilo nido e altro), l’allargamento degli spazi di democrazia scolastica con la piena esigibilità degli Organi collegiali, l’estensione di alcuni diritti ( maternità, malattia, qualificazione e riqualificazione professionale, diritto allo studio e alla salute), e la valorizzazione  del ruolo delle commissioni paritetiche regionali, rappresentano aspetti qualificanti del rapporto di lavoro indispensabili per contrastare i tentativi di ridurre tutele in nome di una competitività al ribasso. 

Con la definizione delle linee di piattaforma inizia praticamente la vertenza per i rinnovi dei CCNL ( 2013/2015), sia per la parte economica che normativa, del comparto della scuola non statale che interessa circa 150 mila addetti in forza in tutti gli ordini di scuola, curriculari ed extracurriculari,

Per questo la FLC CGIL ritiene indispensabile, per raggiungere gli obiettivi sopra delineati, rafforzare l’unità sindacale, fin qui raggiunta con la predisposizioni delle linee di piattaforme unitaria, e coinvolgere  direttamente i lavoratori interessati con una campagna di assemblee diffusa e capillare per l’approvazione delle piattaforme. Come pure siamo convinti che oggi più che mai è urgente che nell’agenda del prossimo governo venga posto al centro il lavoro e il suo valore che deve trovare piena e completa espressione nel CCNL. In un settore particolarmente fragile ed esposto a fenomeni di dumping, di deregulation e di mercato, l’estensione di un sistema universalistico e pubblico degli ammortizzatori sociali è fondamentale per traghettare l’intero mondo produttivo verso l’uscita dalla crisi, pena la condanna di un numero consistente di lavoratori all’esclusione sociale e alla in occupazione.

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