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Riforma Organi Collegiali: audizione dei sindacati alla VII Commissione Istruzione del Senato

Non ci sono i tempi per approvare le nostre proposte di modifica riguardanti gli statuti e l'unitarietà del sistema scolastico, la salvaguardia dell'autonomia professionale docente, la partecipazione democratica delle componenti scolastiche, ineludibili per un buon governo della scuola.

21/11/2012
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Martedì 20 novembre, alla VII Commissione Istruzione del Senato, presieduta dal Senatore Possa (Pdl), si è svolta l'audizione delle Organizzazioni sindacali sul ddl 3542 riguardante la riforma degli Organi Collegiali.

Leggi i nostri emendamenti e la lettera inviata alla VII Commissione.

La forza e la pregnanza delle nostre proposte hanno di fatto messo la Commissione nelle condizioni di esplicitare con chiarezza che le modifiche sostanziali non possono essere prese in considerazione pena il blocco del DDL. Ciò perché non ci sarebbero i tempi tecnici per un ritorno del testo in Commissione Istruzione della Camera, inevitabile a seguito delle modifiche in Senato. E ciò anche perché la Commissione senatoriale lavorerà in sede referente e non legislativa determinandosi così un allungamento dei tempi ormai incompatibile con la conclusione della legislatura.

La nostra delegazione ha ribadito che il testo del DDL approvato alla VII Commissione istruzione e cultura della Camera dei Deputati, pur avendo subito delle modifiche rispetto al testo originario unificato, cosi com'è stato licenziato, ha certamente bisogno di ulteriori e sostanziali revisioni.

Le novità al testo originario, frutto anche delle nostre proposte emendative, ci sono pure state e sono le seguenti:

  • il rafforzato incardinamento del nostro sistema di istruzione nella fonte costituzionale
  • la partecipazione del personale ATA al Consiglio dell'autonomia
  • la salvaguardia della libertà professionale del Collegio dei Docenti rinominato Consiglio dei Docenti attraverso l'autonoma regolazione della sua vita interna con proprio regolamento
  • il ripristino dell'operatività dei Consigli di classe e dei dipartimenti
  • la partecipazione ai Consigli di classe degli studenti e dei genitori
  • l'obbligatorietà della costituzione di organismi specifici di genitori e studenti
  • l'aumento da 3 a 5 del numero minimo dei componenti del nucleo di valutazione delle ISA
  • la partecipazione ai nuclei di valutazione di rappresentanze dei docenti e degli studenti
  • la non obbligatorietà della partecipazione di soggetti esterni al Consiglio dell'autonomia che in ogni caso non possono essere più di due da deliberare con la maggioranza dei due terzi e senza diritto di voto
  • il controllo parlamentare sull'attuazione della legge entro i primi due anni
  • l'unificazione delle elezioni in sede di prima applicazione a livello nazionale

Crediamo, ora che il testo è approdato alla Commissione Cultura e istruzione del Senato, che le ulteriori modifiche da apportare siano le seguenti:

  • definizione nella legge di criteri nazionali sugli ambiti di intervento degli statuti con un controllo più stringente di legittimità al fine di riaffermare e garantire l'unitarietà del sistema
  • istituzione di una sezione specifica di tutela professionale nell'ambito del Consiglio nazionale delle autonomie
  • precisazione sulla garanzia dei rimborsi a beneficio dei rappresentanti del Consiglio nazionale delle autonomie pena, la non funzionalità dell'organismi
  • precisazione di una presenza plurale (docenti ATA dirigenti, genitori) nella costituzione delle rappresentanze delle scuole autonome a livello territoriale e regionale con delegati di secondo livello
  • partecipazione del personale ATA al Consiglio nazionale delle autonomie
  • partecipazione a pieno titolo del DSGA al Consiglio dell'autonomia
  • specificazione ulteriore nella legge sulle rappresentanze genitoriali e studentesche di scuola con la garanzia di forme di partecipazione per assemblee di classe e di delegati d'Istituto
  • precisazione sulla rendicontazione della dirigenza scolastica che deve rispondere solo agli organi contrattualmente previsti e solo "relazionare" agli Organi della scuola.

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