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Riconoscimento servizi prestati ATA ex EE.LL: l’Aran conferma le posizioni dei Sindacati scuola

L’Aran a seguito della richiesta dialcuni giudici del lavoro ha convocato i sindacati scuola per un pronunciamento circa la validità dell’art. 3 dell’accordo del 20 Luglio 2000.

27/02/2003
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L’Aran a seguito della richiesta dialcuni giudici del lavoro ha convocato i sindacati scuola per un pronunciamento circa la validità dell’art. 3 dell’accordo del 20 Luglio 2000.

Tale articolo, lo ricordiamo, tratta del primo inquadramento economico del personale transitato dagli EELL allo Stato.

L' agenzia governativa,con la nota che qui di seguito pubblichiamo, riconoscendo la validità delle motivazioni sostenute dai sindacati, conferma che l'accordo del 20/7/2000 stesso poteva regolare esclusivamente le modalità di primo inquadramento e non anche il riconoscimento dell'anzianità.

L'Aran afferma in maniera inequivocabile che detto riconoscimento è dovuto al personale transitato per effetto della diretta applicazione dell'art. 8 della legge 124/99.

Si conferma così quanto da noi sostenuto a proposito del diritto di questo personale a vedersi ricostruire la carriera con l'anzianità maturata presso l'ente locale di provenienza.

A questo punto il Miur non ha più alibi e deve inquadrare in maniera definitiva il personale applicando integralmente l'art. 8 della L. 124/99.

Roma, 27 febbraio 2003

_________________

Roma, 27.2.2003

Prot. 1627

Al Giudice del Lavoro presso il Tribunale di MILANO

Oggetto: ordinanza 21.01.03, G.L. dott. Chiavazza – Cause riunite n.2182/02 3 5595/02 – Salemi + Maritato.

Con l’ ordinanza in oggetto è stata rimessa a quest’Agenzia, ai sensi dell’art. 64 del D.lgs. n.165/01, una questione di validità dell’art. 3, comma 1, dell’Accordo 20 luglio 2000, il quale, riferendosi al personale transitato dal comparto Regioni ed Autonomie locali al comparto Scuola per effetto della legge n.124/99, prevede che “….ai suddetti dipendenti viene attribuita la posizione stipendiale, tra quelle indicate nell’allegata tabella B, d’importo pari o immediatamente inferiore al trattamento in godimento al 31 dicembre 1999…”, senza alcun riferimento all’anzianità di servizio maturata presso l’Ente locale di provenienza, anzianità pur espressamente indicata dall’art. 8 della legge 3 maggio 1999, n.124. Di qui la richiesta di interpretazione autentica del citato Accordo, richiesta per altro formulata, sul medesimo argomento, anche da altri Giudici del Lavoro.

L’Agenzia, in data 13 febbraio u.s., ha convocato le Organizzazioni sindacali firmatarie del citato Accordo del 20 luglio 2000, le quali hanno tuttavia unanimemente ritenuto, nella circostanza, di non dover procedere ad ulteriori pronunce o interpretazioni rispetto al testo letterale dell’Accordo, e ciò per effetto di due considerazioni:

1)la questione posta attiene, come precisato, ad un Accordo, che trova fondamento non nella contrattazione collettiva prevista dal d.lgs. n.29/93 o dal successivo d.lgs. n.165/2001, ma nell’art. 3 del decreto interministeriale n.184 del 23.07.99 (all.1). L’Accordo in parola, pertanto, non è atto di naturacontrattuale ai sensi dei richiamati decreti legislativi, ma è finalizzato esclusivamente a consentire un primo inquadramento di tale personale nel comparto Scuola. Ciò è dimostrato dalla circostanza che per il suo recepimento si è reso necessario un ulteriore decreto interministeriale in data 5 aprile 2001 (all.2);

2)diversi e definitivi inquadramenti del personale stesso trovano dunque eventuali ragioni non in norme contrattuali, che infatti non esistono, ma nella legge n. 124/99. Quest’ultima, peraltro, non fa riferimento a fondi contrattuali per il proprio finanziamento, sì che può escludersi un qualsiasi potere delle parti firmatarie dell’Accordo sia nell’utilizzazione di risorse finanziarie sia nell’interpretazione o nella mancata applicazione di norme che non hanno, appunto, natura e fondamento contrattuale.

Su tali valutazioni, quest’Agenzia ritiene di poter pienamente concordare.

IL PRESIDENTE - f.to Fantoni

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