Riconoscimento dei servizi prestati al personale ATA transitato dagli Enti Locali
la CGIL scuola insieme agli altri sindacati ha posto formalmente la questione degli adempimenti necessari per l’applicazione dell’accordo sul personale ATA,
Nei confronti avuti con il MPI, nei giorni scorsi, riguardanti le problematiche di gestione del personale ATA la CGIL scuola insieme agli altri sindacati ha posto formalmente la questione degli adempimenti necessari per l’applicazione dell’accordo sul personale ATA, ex dipendente degli enti locali, transitato allo stato, ed in particolare la questione del riconoscimento ai fini giuridici ed economici dei servizi prestati, a dipendenza degli enti.
In merito abbiamo sottolineato che l’accordo, stipulato il 20 Luglio con l’Aran, ha definito soltanto il primo inquadramento di questo personale nell’ambito delle posizioni stipendiali del comparto scuola. L’allineamento retributivo è previsto tenendo conto delle retribuzioni nazionali e degli eventuali emolumenti fissi e ricorrenti o indennità e la temporizzazione delle restanti differenze ai fini del passaggio alla posizione stipendiale successiva.
Il provvedimento individuale della ricostruzione di carriera, che sarà richiesto successivamente dal personale, dovrà riconoscere il peso e l’incidenza dei servizi prestati in qualità di dipendente degli enti locali, riconoscendo nella maniera adeguata la retribuzione definitiva ai lavoratori transitati.
Occorre, quindi:
A) emanare il previsto decreto di recepimento dell’accordo e le relative disposizioni per attuare il primo inquadramento e garantire immediatamente le retribuzioni a norma del contratto scuola di questo personale;
B) predisporre le procedure necessarie per recepire le domande di ricostruzioni di carriera che il personale ATA interessato presenterà successivamente al fine del riconoscimento dei servizi prestati.
L’amministrazione ha dichiarato la propria disponibilità ad affrontare questi problemi in tempi brevissimi.
Roma, 13 settembre 2000
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