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Respingiamo la caccia alle streghe lanciata da "Libero" contro la scuola, i Sindacati e i Dirigenti Scolastici

In un articolo del 29 ottobre 2008 il quotidiano "Libero" aggredisce un nostro Dirigente Scolastico che applica la normativa sullo sciopero. La ferma difesa della FLC Cgil.

03/11/2008
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Abbiamo appreso con sconcerto quanto il 29 ottobre ha scritto il quotidiano “Libero” sullo sciopero del 30 ottobre 2008 proclamato da FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola SNALS Confsal Gilda di tutto il personale della scuola.

Si è trattato di una vera e propria aggressione ad un Dirigente Scolastico, che come ci è stato facile riscontrare corrisponde a Dario Missaglia che siamo orgogliosi di aver fra i nostri iscritti, il quale altro non ha fatto che applicare con rigore e limpidezza la normativa sul diritto di sciopero.

L’articolista peraltro invita il Ministro Gelmini a “licenziare”, “cacciare a calci nel sedere” (e altre amenità degne del giornale e del giornalista in parola) quanti Dirigenti Scolastici si fossero comportati come il Dirigente preso di mira.

Ma quali i fatti?

Il Dirigente Scolastico, come la stragrande maggioranza dei 10.700 Dirigenti Scolastici del Paese, ha semplicemente sospeso il servizio in quanto la valutazione, che come Dirigente la legge gli impone di fare, sulla sostenibilità del servizio in base alle previste adesioni allo sciopero da parte del personale, portava alla impossibilità di erogare il servizio scolastico stesso.

Evidentemente, quando il giornalismo non è rigore o corretta informazione, ma arma contundente di aggressione politica, quello che conta non sono le norme che, se conosciute, porterebbero il giornalista a sapere che la prima preoccupazione del Dirigente di scuola è la salvaguardia dell’incolumità del minore che non può essere “parcheggiato” nell’istituto senza sorveglianza.

L’ignoranza e il livore, ma soprattutto l’intento di limitare l’adesione allo sciopero, attraverso l’intimidazione fanno di questi scherzi.

La nostra solidarietà al collega Dirigente Scolastico è fuori discussione. La correttezza e il rispetto della norma sono state alla base del suo comportamento.

Sappiamo che i Docenti e gli ATA della scuola umbra hanno espresso solidarietà e vicinanza al Dirigente Scolastico così come hanno fatto il Sindaco della cittadina (Gubbio) e altri organismi. Sappiamo che i Docenti e gli Ata del Liceo chiamato in causa hanno voluto sottolineare che essi hanno aderito allo sciopero con spirito “libero”, perché non condizionabili da nessun padrone.
Non avevamo dubbi sui sentimenti democratici di chi opera nella scuola e ha a cuore la democrazia.

La FLC Cgil vede in queste iniziative una volontà di creare un clima pericoloso di intimidazione e di caccia alle streghe che vuole indurre alla paura e alle delazione.

Per questo respinge tali brutture e tali aggressioni e difenderà con i mezzi democratici della denuncia pubblica, della lotta sindacale e dell’iniziativa giurisdizionale i Dirigenti Scolastici e il personale che lotta per la scuola pubblica di tutti e di ciascuno.

Roma, 3 novembre 2008

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