Regolamenti secondaria superiore: i tempi sono scaduti. Occorre rinviare
Con una lettera ai Presidenti dei gruppi parlamentari e delle Commissioni Istruzione di Camera e Senato ribadita la necessità, ormai nelle cose, del rinvio almeno di un anno dell’attuazione


La FLC Cgil ha scritto oggi ai Presidenti di tutti i gruppi parlamentari ed ai Presidenti della VII Commissione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, per segnalare la necessità, ormai ineludibile, del rinvio almeno di un anno dell’attuazione di quei regolamenti.
Al di là del giudizio di merito negativo dei caratteri e dei contenuti del riordino della scuola secondaria, che abbiamo espresso in maniera articolata e che confermiamo, pensiamo che i tempi ormai non consentano più l’avvio dell’attuazione dal prossimo settembre, che garantisca correttezza delle procedure e le attività di informazione ed orientamento per genitori e studenti per una scelta ponderata di un percorso che, a detta di tutti gli esperti e confermato da autorevoli indagini internazionali, incide in maniera significativa sui successivi percorsi formativi, lavorativi e di vita delle persone.
Né Regioni ed Enti Locali possono procedere alla programmazione dell’offerta formativa tenendo conto di un quadro normativo ancora in fieri.
Se non si rinvia almeno di un anno, saremmo in presenza di una forzatura che, negando le condizioni minime per una scelta consapevole e ponderata, produrrà solo danni per la scuola, negherebbe diritti fondamentali ai giovani e renderebbe palese, senza possibilità di smentita, che l’unica finalità dei regolamenti, prevalente su qualsiasi altro criterio, è il risparmio.
La necessità di una riforma della scuola secondaria superiore, che da anni sosteniamo e rivendichiamo, richiede ben altro, a cominciare dalla rimozione dei tagli e l’assunzione di decisioni davvero funzionali alla qualificazione ed al miglioramento dell’offerta scolastica, che implicano investimenti di risorse e di personale.
Nell’auspicare che la nostra richiesta, fondata su motivazioni difficilmente confutabili, venga accolta, invitiamo le istituzioni territoriali, le scuole, le associazioni, gli studenti ed i genitori e tutti coloro che conoscono ed apprezzano il valore di una buona scuola pubblica, a far sentire la loro voce e ad unirsi a noi nella richiesta di rinvio di un anno di un’attuazione che si trasformerà inevitabilmente solo in un taglio, da cui nulla di buono può scaturire né per i singoli né per il Paese.
Roma, 12 gennaio 2009
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Roma, 12 gennaio 2010
Prot. n. 20
Ai Presidenti dei gruppi parlamentari
Ai Presidenti della VII Commissione
della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica
Gentile Presidente,
l’iter di approvazione dei regolamenti attuativi dell’art. 64 della Legge 133/08, relativi alla scuola secondaria superiore, non si è ancora concluso, mentre il tempo degli adempimenti per una programmazione serena e ponderata dell’Offerta formativa da parte delle scuole, nonché della programmazione territoriale da parte delle Regioni e degli Enti Locali e l’esigenza ad una informazione ed all’orientamento alla scelta per studenti e genitori, è ormai abbondantemente scaduto.
Al di là del giudizio di merito dei caratteri e dei contenuti del riordino della scuola secondaria, che la mia organizzazione ha espresso in modo articolato e nell’insieme negativo, che confermiamo, per i suoi riflessi sulla qualità dell’offerta formativa e sulla garanzia del diritto ad un’istruzione di qualità per tutti, intendiamo segnalare la non sostenibilità dell’attuazione di quei regolamenti a partire dal prossimo settembre per le istituzioni scolastiche e territoriali e per genitori e studenti, dati i tempi che non sono a questo punto conciliabili con alcun criterio pedagogico/didattico e con i diritti ad una scelta ponderata di un percorso che, a detta di tutti gli esperti e confermato da autorevoli indagini internazionali, incide in maniera significativa sui successivi percorsi formativi, lavorativi e di vita delle persone.
Vi chiedo, pertanto, con la serietà e la determinazione che tale questione richiede da parte di tutti, di farvi parte attiva affinché l’attuazione di quei regolamenti venga almeno rinviata di un anno.
Diversamente saremmo in presenza di una forzatura che, negando le condizioni minime per una scelta consapevole e ponderata, produrrà solo danni per la scuola, negherebbe diritti fondamentali ai giovani e renderebbe palese, senza possibilità di smentita, che l’unica finalità dei regolamenti, prevalente su qualsiasi altro criterio, è il risparmio. In tal modo, peraltro, perderebbero definitivamente credibilità quelle posizioni che, diversamente dalle nostre, finora hanno riconosciuto valore pedagogico e didattico all’intera operazione.
La necessità di una riforma della scuola secondaria superiore, che da anni sosteniamo e rivendichiamo, richiede ben altro. In tal senso, alleghiamo il testo delle nostre valutazioni sulla scuola secondaria superiore che abbiamo consegnato nell’audizione presso il Senato.
Ringraziandovi per l’attenzione che vorrete dedicare a tale questione e rinnovando l’invito a rinviare di un anno l’attuazione, prendendo atto che i tempi non consentono altro, vi saluto cordialmente
Domenico Pantaleo
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