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Qual è il tetto di spesa per l’adozione dei libri di testo per il 2006/2007?

A quasi tre mesi dalla pubblicazione della circolare ministeriale, non è ancora stato emanato il decreto dirigenziale che stabilisce i prezzi dei testi scolastici

04/05/2006
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Nella ciclicità degli adempimenti amministrativi, alla circolare sull’adozione dei libri di testo segue (generalmente a breve) un decreto dirigenziale che stabilisce quale debba essere il prezzo di copertina dei testi adottati nella scuola primaria e quale il tetto massimo di spesa per i testi della secondaria di primo grado.

La gratuità della frequenza della scuola obbligatoria stabilita dalla Costituzione si sostanzia infatti solo nel non pagamento delle tasse scolastiche mentre, per quanto riguarda i testi scolastici, questi sono totalmente gratuiti per gli alunni della primaria e a carico delle famiglie per tutti gli altri alunni (per essi sono previsti territorialmente interventi di sostegno).

Gli insegnanti esercitano il loro compito di scelta dei testi scolastici entro i vincoli delle proposte editoriali ed entro i vincoli di spesa, stabiliti dal Miur a garanzia del contenimento della spesa tenuto conto dell’inflazione.

Ma se all’atto dell’adozione non si conosce quale sia tale limite di spesa, possono verificarsi incresciose conseguenze.
È successo lo scorso anno: il decreto dirigenziale fu pubblicato ai primi di giugno, ad adozioni già effettuate. Tali operazioni si effettuano infatti nella seconda e nella terza decade di maggio e, ancorché tali tempi siano solo consigliati, a giugno le scelte sono compiute.

Lo scorso settembre il Miur, spinto dalle proteste delle associazioni di consumatori e delle famiglie, controllò e scoprì che effettivamente, in alcuni casi, l’acquisto dei testi scolastici della secondaria di primo grado aveva comportato una spesa superiore a quella massima stabilita (lo scorso anno corrispondeva a 280 euro per le prime classi, 108 per le seconde 124 per le terze: la differenza si giustifica con il fatto che in prima vengono adottati testi validi per l’intero triennio).

Ne seguirono richieste di chiarimento ai dirigenti scolastici, chiamati a dare conto dello sforamento.
Ma le scuole erano incolpevoli: erano state costrette a compiere le scelte prima che il Miur stabilisse i tetti e molti testi subirono un aumento del prezzo di copertina nel corso dell’estate. Come commentammo allora, il Miur avrebbe dovuto richiamare se stesso e vigilare sul mercato editoriale.

La questione è rilevante anche per i docenti delle primarie. Coloro che praticano l’adozione alternativa devono conoscere il prezzo di copertina dei testi, perché il materiale alternativo adottato per la classe deve corrispondere al totale della somma stabilita per i testi dei singoli alunni.

Ebbene, nonostante gli inconvenienti in cui si incorse lo scorso anno, a tutt’oggi non è stato pubblicato il decreto dirigenziale. Si tenga conto che la circolare per l’adozione dei libri di testo è stata pubblicata il 20 febbraio (FLC Cgil l’ha impugnata).

A quando la determinazione dei prezzi?

Roma, 4 maggio 2006

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