Prove INVALSI 2015: pubblicato il calendario
Lettera alle scuole, con allegato tecnico, della presidente dell’Istituto
Con una lettera del 28 ottobre scorso indirizzata ai dirigenti scolastici delle scuole italiane, il presidente dell’INVALSI comunica l’avvio delle procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l’anno scolastico 2014-2015 (prove INVALSI 2015).
Nell’allegato tecnico, molto simile a quello dello scorso anno, vengono fornite le prime indicazioni sull’intera procedura e definito lo scadenzario degli adempimenti così come di seguito riportato:
Scadenzario prove INVALSI
Iscrizione alle prove INVALSI 2015: dalle ore 15 del 18 novembre 2014 alle ore 16.30 del 12 dicembre 2014
Pubblicazione faq: a partire dal 18 novembre 2014
Pubblicazione dell’elenco delle informazioni di contesto richieste dall’invalsi e le date per la loro trasmissione: a partire dal 1 dicembre 2014
Inserimento delle informazioni di contesto (a cura delle segreterie): a partire dal 01 dicembre 2014
Pubblicazione del materiale di supporto (protocollo di somministrazione, manuale del somministratore, manuale per la correzione delle prove): entro il 15 aprile 2015
Comunicazione classi campione: a partire dal 15 aprile 2014
Invio e controllo dei materiali per la somministrazione: entro il 23 aprile 2014
Calendario delle rilevazioni:
- 5 maggio 2015: prova preliminare di lettura (II primaria) e prova d’Italiano (II e V primaria)
- 6 maggio 2015: prova di Matematica (II e V primaria) e questionario studente (V primaria)
- 12 maggio 2015: prova di Matematica, prova d’Italiano e questionario studente (II secondaria di secondo grado)
- 19 giugno 2015: prova di Matematica, prova d’Italiano (III secondaria di primo grado – Prova nazionale all’interno dell’esame di Stato).
Rispetto allo scorso anno occorre segnalare che è stata cassata la precisazione che “tutti i risultati delle rilevazioni sugli apprendimenti sono restituiti dall'INVALSI alle singole scuole e non sono adoperati dall'INVALSI per pubblicizzare graduatorie tra scuole.” (Nota INVALSI del 18 novembre 2013, prot. 0012537). Inoltre si stabilisce che il Questionario studenti sarà rivolto anche agli alunni della classe II della scuola secondaria di II grado e non solo a quelli della V primaria. Con tale questionario vengono raccolte informazioni riguardanti le seguenti aree:
- informazioni personali
- abilità e strategie cognitive e metacognitive connesse allo studio
- cognizioni riferite al sé
- motivazione e impegno nello studio
- benessere a scuola
- profilo delle attività dello studente
- ambiente familiare.
Non sono presenti specificazioni sugli studenti portatori di un bisogno educativo speciale, problematica che fu oggetto lo scorso anno di una specifica nota congiunta tra MIUR e INVALSI.
Al momento non sono ulteriormente precisate le connessioni con l’avvio del Sistema Nazionale di Valutazione previsto dal DPR 80/13 e dalla direttiva 11/14.
Il commento
La pubblicazione della lettera dell’INVALSI cade in un momento particolarmente delicato. Il cronoprogramma per l’attuazione del Sistema Nazionale di Valutazione prevede, infatti, che il MIUR renda disponibile in questa fase il format del Rapporto di autovalutazione che le scuole dovrebbero compilare in formato elettronico attraverso una piattaforma operativa unitaria predisposta dai Servizi informativi del Ministero.
Abbiamo da tempo espresso la nostra radicale contrarietà al modello di sistema nazionale di valutazione così come declinato nel Regolamento adottato con il DPR 80/13 e nella Direttiva attuativa (Direttiva 11 del 18/09/2014). La FLC ha da tempo avanzato le sue proposte per un efficace e democratico sistema di valutazione. In particolare contestiamo la validità e la funzionalità dei test sia in termini di attivazione di processi di miglioramento e di ricerca all’interno delle scuole, sia in termini di attendibilità valutativa degli apprendimenti. In molti Paesi Europei e negli Stati Uniti si è aperta una riflessione sulla pratica dei test perché essa ha provocato un arretramento nella qualità degli apprendimenti e l’accentuazione della concorrenza tra le scuole. Per queste ragioni riteniamo utile uno specifico approfondimento, anche in termini scientifici, sulla funzione delle prove INVALSI all’interno di un sistema complesso e articolato di valutazione. Si potrebbe ipotizzare di sospenderli per un arco di tempo necessario a definire un sistema di valutazione più efficace e trasparente.
Nel contempo appare indispensabile attivare processi partecipativi e un forte coinvolgimento dei lavoratori della scuola. Ciò significa anche la messa in trasparenza delle esperienze di pratiche valutative e di rendicontazione sociale messe in campo in questi anni dalle scuole stesse.
Ribadiamo la richiesta di eliminazione della prova nazionale nell’ambito dell’Esame di Stato al termine del primo ciclo di istruzione.
Infine, occorre preservare l’INVALSI dall’errata scelta politica di finalizzare il suo compito istituzionale alla preparazione dei test per le rilevazioni degli apprendimenti. L’INVALSI non deve diventare un mero “testificio” ma una istituzione che ha come finalità la ricerca e la messa in campo di processi e pratiche valutative in collaborazione con le istituzioni del sistema educativo nazionale.
Nelle prossime settimane la FLC CGIL metterà in campo una serie di iniziative a sostegno delle proprie proposte e contro le politiche del governo su questo delicatissimo tema.
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