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Proposta di legge a favore delle scuole nelle piccole isole, in territori di montagna e a bassa densità demografica

Dopo l'audizione informale dei sindacati sulla proposta di legge 353, una scheda di lettura con le nostre osservazioni.

05/12/2014
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La FLC CGIL, nella serata del 4 dicembre 2014, ha partecipato, assieme ad altre organizzazioni sindacali della scuola, all’audizione che si è svolta alla Camera del Deputati su convocazione delle commissioni riunite cultura (VII) e lavoro (XI) sull’esame della proposta di legge 353 (prima firmataria l’on. PES) recante “disposizioni per favorire la funzionalità e la continuità didattica delle scuole situate nei territori di montagna, nelle piccole isole e nei territori a bassa densità demografica”.

La FLC, preliminarmente alle osservazioni sui singoli articoli della proposta di legge (si allega la scheda con il testo della proposta di legge e le osservazioni), ha rappresentato 3 considerazioni a carattere generale.

1) La FLC ha dichiarato di condividere i seguenti obiettivi che la proposta di legge intende perseguire:

  • piena attuazione del diritto allo studio per i minori residenti nei territori svantaggiati;
  • offrire pari opportunità in termini di continuità didattica, edilizia scolastica, laboratori, sussidi didattici e utilizzo delle nuove tecnologie;
  • introdurre un organico funzionale e renderlo stabile su base pluriennale (condizione per realizzare la continuità didattica);
  • prevedere delle agevolazioni sia nella scelta delle sede a seguito sia nel reclutamento che nella mobilità a favore del personale docente e Ata residente in territori svantaggiati;
  • introdurre incentivi, con messa a disposizione di adeguate risorse, al fine di rendere stabile la permanenza pluriennale del personale, in particolare se non residente;
  • prevedere deroghe specifiche sia nella normativa riguardante il dimensionamento della rete scolastica, che sulla costituzione delle classi e degli organici (materia regolata con atti amministrativi, D.I. e circolari).

2) La FLC ha sottolineato l’esigenza che, nel testo di legge, siano espliciti i rinvii ad atti successivi che dovrà fare l’amministrazione (ad esempio nei punteggi per le graduatorie di supplenza e nel regolamento stesso sulle supplenze, materia di competenza dell’amministrazione), come anche quelli riguardanti la contrattazione (quali ad esempio la definizione di eventuali compensi o indennità, così come tutto ciò che attiene sia la mobilità territoriale che quella professionale).

3) La FLC ha stigmatizzato il fatto che la proposta di legge non preveda esplicitamente alcuna copertura finanziaria. Sia per ciò che attiene alle dotazioni strumentali da garantire nelle scuole coinvolte, per le quali si rinvia genericamente al bilancio del MIUR, che per ciò che riguarda le indennità a chi ci lavora, non si prevede alcuna copertura finanziaria. Non va bene! Questo fa diventare tutta la proposta di legge assolutamente aleatoria, se approvata, né si può continuare a “pescare” dal bilancio del MIUR sempre più falcidiato dai tagli.

Nel merito della proposta di legge si allega scheda con l’articolato e le osservazioni specifiche rappresentate dalla FLC CGIL.

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