Le aperture del governo sulla terza fascia non ci convincono: serve una fase transitoria e un piano straordinario di immissioni in ruolo
Le misure annunciate dal MIUR non bastano e il 1 settembre avremo 147.000 posti vacanti.
Con un comunicato pubblicato sul sito del MIUR è stata resa nota la notizia di una riunione del Ministro Bussetti con il sottosegretario Giuliano e i parlamentari di maggioranza delle VII Commissioni di Camera e Senato: durante l’incontro è stato affrontato anche il tema del reclutamento.
Il comunicato annuncia la notizia di possibili misure rivolte ai precari di III fascia in relazione al concorso ordinario. Si parla infatti della possibilità di cancellare la prova preselettiva del concorso e di aumentare la quota di riserva destinata a chi ha i 3 anni di servizio. Tra l’altro rileviamo come su questo punto il comunicato faccia riferimento ai docenti con 36 mesi di servizio, quando nella scuola il requisito ripreso dalla direttiva europea si declina in termini di 3 annualità di servizio con contratti a tempo determinato.
Il comunicato rappresenta certamente un segnale di apertura rispetto alle forti rivendicazioni che da mesi abbiamo lanciato con la campagna #StabilizziamoLaScuola e che tante associazioni e movimenti dei docenti di III fascia hanno chiesto con forza. Tuttavia è evidente che il governo si sta muovendo tardivamente, solo dopo che la FLC CGIL insieme alle altre organizzazioni sindacali ha indetto lo sciopero per il prossimo 17 maggio e con uno sguardo, evidentemente preoccupato, al prossimo appuntamento elettorale delle elezioni europee.
Riteniamo comunque parziali e insoddisfacenti le misure annunciate: non risolvono il problema degli oltre 147.000 posti vacanti che avremo il 1 settembre 2019 e non valorizzano in misura adeguata l’esperienza e le competenze maturate dai precari che da anni fanno funzionare la scuola.
Tra gli altri limiti denunciamo la mancanza di qualsiasi impegno sul precariato del personale ATA e sui facenti funzione.
Per questo motivo rilanciamo la nostra battaglia per una fase transitoria e una procedura straordinaria di immissioni in ruolo, e chiediamo a tutti i docenti e ATA precari di scioperare il prossimo 17 maggio.
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