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Precari scuola e convenzione INPS: svelato il bluff del Ministro. Ulteriori adempimenti per i precari e le scuole e nessuna risorsa aggiuntiva

Emanata una nota ministeriale sulla convenzione INPS.

09/10/2009
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Il Miur ha pubblicato il 9 ottobre 2009 la nota 15266 con la quale fornisce indicazioni rispetto alla cosiddetta "convenzione INPS" per il personale precario della scuola.

La nota, che dovrebbe essere di chiarimenti, è oltremodo confusa e non fornisce alcuna indicazione pratica sulle modalità e la tempistica per accedere a tale convenzione.

L'unica cosa chiara è che la convenzione si applica solo a coloro che hanno i requisiti previsti dall'INPS per l'accesso all'indennità di disoccupazione.

Quindi nessuna risorsa aggiuntiva ma semplicemente una diversa modalità di corresponsione dell'indennità che comunque sarebbe spettata ai lavoratori licenziati.
Altro che i grandi annunci dei giorni scorsi: non si è ampliata la platea dei destinatari del sussidio di disoccupazione, come da noi richiesto, ma si è semplicemente intervenuti su come viene pagata a coloro che ne hanno già diritto.

In più la circolare non riporta il testo della convenzione, né le istruzioni impartite alle scuole e chiede ulteriori adempimenti alle scuole e ai lavoratori senza fornire indicazioni chiare.

Dalla nota sembra di capire che coloro che presentano la domanda per i "contratti di disponibilità" debbano anche presentare quella di disoccupazione, per il tramite della scuola, o comunicare di avere già presentato all'INPS la domanda stessa.

A procedura già avviata questo ulteriore adempimento comporta difficoltà e costi per gli aspiranti oltre a imporre ulteriori oneri alle scuole che non sono neanche informate di tali procedure.

La risposta che questo Governo fornisce ai precari licenziati oltre ad essere iniqua e insufficiente, come abbiamo ribadito anche in occasione dell'audizione in Parlamento, è anche vessatoria nei confronti dei lavoratori ed interferisce pesantemente sulla funzionalità delle segreterie scolastiche, già ridotte all'osso dai tagli.

Nell'incontro previsto per il prossimo 15 ottobre al Ministero ribadiremo le nostre posizioni e chiederemo di definire misure organiche e chiare a tutela di tutti i lavoratori licenziati, senza discriminazioni, né di tipologia contrattuale né di appartenenza geografica.

Roma, 9 ottobre 2009

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