Ordine del giorno dell’Esecutivo Nazionale della formazione professionale
Con la sigla dell’articolato contrattuale, valido per il periodo 1998 – 2003, si è conclusa - il 10 luglio 2002 - una delle più lunghe e difficili trattative per il rinnovo del CCNL della formazione professionale
Roma – 04 settembre 2002
Con la sigla dell’articolato contrattuale, valido per il periodo 1998 – 2003, si è conclusa - il 10 luglio 2002 - una delle più lunghe e difficili trattative per il rinnovo del CCNL della formazione professionale. La fase che si è conclusa, molto importante, rappresenta la prima tappa di un percorso democratico in esito al quale la CGIL scuola deciderà la sottoscrizione definitiva del contratto entro la fine di questo mese.
Sono stati due anni densi di fatti e avvenimenti che hanno segnato la storia del nostro Paese: "conflitti" istituzionali, riforme fatte e mancate, appuntamenti elettorali, rotture e tensioni sociali che hanno influito, e non poco, sulla trattativa contrattuale.
La trattativa nazionale si è svolta in un contesto non favorevole, per il tentativo di cancellazione del contratto nazionale, per l’attacco ai diritti fondamentali, per l’ostruzionismo degli enti, il tentativo di cancellare l’istituto della mobilità e la pretesa di aumentare in maniera unilaterale i carichi di lavoro. In questo quadro si sono conseguiti importanti obiettivi:
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la conferma dei due livelli di contrattazione;
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la regolamentazione dei rapporti di lavoro più flessibili;
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il recupero del potere d’acquisto dei salari previsto dall’accordo di luglio 1993;
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il mantenimento dei trattamenti di miglior favore del CCNL;
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la difesa dei diritti e delle libertà sindacali;
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la difesa dell’istituto della mobilità quale strumento per la salvaguardia occupazionale, quale presupposto per l’introduzione di ulteriori e più forti forme di tutela;
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il riordino degli inquadramenti, l’introduzione di nuovi profili professionali, la valorizzazione della professionalità legata alla complessità della funzione, all’innovazione, alla maggiore responsabilità, in coerenza con quanto dettato dal Decreto ministeriale sull’accreditamento degli enti e nella prospettiva del contratto unico di comparto;
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l’introduzione di nuovi elementi dinamici nella struttura della retribuzione;
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il recupero della perdita salariale per il mancato rinnovo contrattuale per il periodo 01/01/1998 – 30/09/2001;
L’articolato contrattuale sarà l’argomento del dibattito in categoria che non può prescindere dal contesto socio-politico in cui esso si è sviluppato.
L’offensiva del Governo contro i diritti dei lavoratori (art.18) e lo stato sociale (scuola,sanità e previdenza) impone a tutti una riflessione sul significato e sul valore anche politico del rinnovo contrattuale. Con esso, infatti, si afferma il diritto al contratto collettivo nazionale, il ruolo della rappresentanza sociale, la difesa dei diritti individuali e collettivi.
In prospettiva del contratto unico di comparto, è stato fondamentale aver ritrovato il tavolo di confronto istituzionale con il Coordinamento delle Regioni perduto ormai da anni.
Il rinnovo del contratto di lavoro è una pre-condizione necessaria ed essenziale per le prospettive future della categoria. Infatti rimangono aperte alcune importanti questioni che potranno essere realisticamente risolte solo successivamente alla definitiva conclusione di questa tornata contrattuale: il contratto unico di comparto, un sistema di tutele e di ammortizzatori sociali, un salario adeguato alla professionalità e all’impegno profuso, il riconoscimento di un ruolo, nel sistema d’istruzione e formazione, definito con la legge sull’obbligo formativo. Obiettivi tutti, questi, prioritari per la CGIL scuola. Senza un contratto nazionale di lavoro questi obiettivi sarebbero compromessi, così come l’ulteriore sviluppo della contrattazione regionale. Rinnovare il contratto di lavoro significa acquistare maggiore forza e autorevolezza proprio in vista dei prossimi impegnativi appuntamenti.
Il percorso sindacale unitario, particolarmente significativo in questa fase, fin qui svolto è di buon auspicio perché su questi temi, subito dopo la firma del contratto, si intensifichi un dibattito in categoria per un confronto aperto e democratico la cui sintesi dovrà fornire utili elementi per elaborare la piattaforma sindacale sul contratto unico di comparto previsto nell’accordo delle parti sociali con la Conferenza Stato – Regioni – Città dell’8 marzo 2001. Sarà questo il prossimo appuntamento che impegnerà la categoria nei prossimi mesi.
La consultazione della categoria, sull’articolato contrattuale, costituisce il momento d’esercizio delle regole democratiche nel sindacato cui la CGIL scuola si è sempre ispirata.
La consultazione articolata nei modi che le strutture regionali unitariamente decideranno di attuare, dovrà registrare il voto dei lavoratori sull’articolato contrattuale. Sarà cura delle strutture regionali fare sintesi dell’esito delle consultazioni da comunicare alla segreteria nazionale entro il 30 di settembre.
L’Esecutivo Nazionale della formazione professionale della CGIL scuola invita la segreteria nazionale a verificare con CISL e UIL scuola la possibilità di ratificare l’esito delle consultazioni in sede di Esecutivi nazionali unitari. Nel caso ciò non fosse possibile, l’Esecutivo ritiene opportuno che sia il direttivo nazionale di categoria a valutare l’esito finale della consultazione stessa.
L’Esecutivo Nazionale della formazione professionale della CGIL scuola, così come già espresso il 10 luglio u.s., valuta positivamente il risultato finale della trattativa contrattuale, ottenuto in questo contesto, e pertanto invita i lavoratori ad approvare l’articolato contrattuale.
Approvato.
Roma, 4 settembre 2002
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