Multe alle scuole dell’Agenzia delle Entrate per ritardato pagamento di ritenute e contributi
A quando la soluzione legislativa che il MIUR aveva annunciato alla FLC un anno fa?


Tanti dirigenti e direttori dei servizi continuano ad essere “molestati” dalle sanzioni pecuniarie irrogate alle scuole dall’Agenzia delle Entrate per il ritardato versamento delle ritenute fiscali e dei contributi previdenziali ed assistenziali sulle prestazioni rese dal personale negli anni passati.
Soprattutto negli anni 2007, 2008 e 2009 l’insufficiente finanziamento alle scuole per retribuire i supplenti temporanei ha prodotto il ritardo o, in alcuni casi, il mancato versamento, di ritenute e contributi. Ora per quei ritardi arrivano sanzioni che vengono imputate ai direttori e, per l’omessa vigilanza, ai dirigenti in servizio all’epoca. Per esse ora si chiede di attivare le procedure per la contestazione del danno erariale.
L’Agenzia delle Entrate e la Corte dei Conti cerchino altrove i responsabili dei ritardi nei pagamenti di ritenute fiscali e contributi previdenziali ed assistenziali.
Le scuole che hanno sempre pagato il personale ed hanno iscritto in bilancio le somme necessarie non si sono più viste restituire i soldi anticipati usando i soldi delle famiglie, quelle che non hanno potuto pagare hanno ricevuto i decreti ingiuntivi e si sono trovate a pagare anche le spese legali e gli interessi, quelle che hanno i residui passivi riceveranno le multe quando pagheranno.
E’ inaccettabile che il MEF tenti perfino di “lucrare”, attraverso le multe, un indebito guadagno per le casse dello Stato a danno di chi all’epoca (dirigenti e direttori) è stato costretto a scegliere fra pagare a chi aveva lavorato almeno i compensi netti spettanti e non pagare affatto. Questa è stata la scelta fatta dal MEF quando, a settembre del 2012, per la mancanza di fondi per gli oneri riflessi, non ha pagato con il “cedolino unico”.
Ad aprile dell’anno scorso avevamo presentato il documento “dieci provvedimenti salva scuola” che conteneva le nostre proposte per alleviare le sofferenze delle scuole autonome. Il Sottosegretario Rossi Doria, l’11 maggio, in occasione di un incatenamento simbolico davanti al MIUR, aveva assunto un impegno: “Il prossimo Consiglio dei ministri varerà un provvedimento legislativo per cancellare le multe”.
Da allora questo problema, insieme ad altri, si è aggravato per i dimensionamenti e la conseguente instabilità sofferta dalle scuole.
Così non si può andare avanti. Il MIUR dia seguito agli impegni assunti ed apra un tavolo di confronto con i soggetti interessati.
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