Mobilità scuola 2018/2019: i sindacati sulla proposta del MIUR di proroga del contratto dello scorso anno
Tra le nostre richieste, quella di aumentare le aliquote dei posti disponibili per i trasferimenti interprovinciali.
Nell’incontro di prosecuzione della trattativa sulla mobilità del personale della scuola per l’anno scolastico 2018/2019, svoltosi lunedì 4 dicembre, l'amministrazione ha ribadito ai sindacati la proposta, già formulata in sede di apertura della trattativa di prorogare anche per il prossimo anno la validità del CCNI 2017/2018, in attesa che nel CCNL in fase di rinnovo siano definite le linee generali per un nuovo contratto integrativo sulla mobilità che avrà validità triennale e regolerà le operazioni di mobilità del personale che invece continueranno a svolgersi annualmente, come da noi richiesto.
Come FLC CGIL abbiamo evidenziato alcune criticità da eliminare, tra cui in particolare la necessità di aumentare la percentuale destinata ai trasferimenti interprovinciali almeno al 40%, riducendo dal 60% al 50% gli accantonamenti per le nuove immissioni in ruolo e riservando alla mobilità professionale il restante 10%.
L'amministrazione si è riservata di valutare la fattibilità di tale modifica ed ha assunto l'impegno di chiarire nell'Ordinanza Ministeriale, o con una specifica circolare, tutti quegli aspetti del vecchio contratto che in fase applicativa hanno determinato le disfunzionalità segnalate da tutte le organizzazioni sindacali.
Resta ferma la nostra storica richiesta di stabilizzare in organico di diritto tutti quei posti autorizzati nelle situazioni di fatto e i posti in deroga sul sostegno. Questa è la via maestra per garantire la continuità didattica e il rientro dei docenti nei loro luoghi di residenza.
In attesa di discutere della materia in sede di rinnovo del CCNL e proporre una totale revisione della mobilità che preveda la cancellazione della chiamata diretta introdotta dalla legge 107/15, formuleremo le nostre osservazioni migliorative nel prossimo incontro, fissato per giovedì 7 dicembre (poi rinviato alla settimana successiva) per la conclusione della trattativa.
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