Mobilità scuola 2017/2018: docenti in esubero nazionale
Un chiarimento per i docenti senza titolarità definitiva. È possibile esprimere preferenze sia nella provincia assegnata all’atto dell’immissione in ruolo che per gli ambiti nazionali.


Il Ministero dell’Istruzione ha inviato ad alcuni docenti, in questi giorni, una e-mail di avviso che riguarda le operazioni di trasferimento/passaggio con scadenza il 6 maggio prossimo: i docenti in questione sono quelli indicati come destinatari dall’art. 2 comma 2 e 3 del CCNI, ossia coloro che sono in attesa di titolarità nella provincia e chi è in esubero nazionale. Su questi ultimi è necessario fare un passaggio di chiarimento per evitare inutili allarmismi.
Il docente immesso in ruolo nel 2015/2016 che non ha ottenuto un ambito di titolarità al termine delle operazioni dello scorso anno, si trova nella condizione di essere stato assegnato ad una provincia, senza acquisirne di titolarità, per mancanza di posti disponibili.
Presentare la domanda di trasferimento è del tutto necessario per avvalersi del punteggio spettante ed esprimere le preferenze, anziché partecipare ad una mobilità d’ufficio a punti zero.
Nell’ordine delle operazioni, tale domanda è trattata (dal sistema) nella fase tra province diverse, quindi dopo la fase provinciale, perché l’esubero nazionale non può partire da una titolarità specifica; questo, ovviamente vale anche per le preferenze indicate all’interno della provincia di immissione in ruolo, che possono rientrare a pieno titolo nell’elenco delle destinazioni gradite.
In sintesi, la mobilità di questi docenti è finalizzata a trovare una sede su tutti gli ambiti nazionali, seguendo l’ordine di priorità dato nelle domande; il sistema procederà, secondo l’elenco di gradimento, nella ricerca di un posto vacante per la titolarità definitiva che possa soddisfare prioritariamente le richieste, per poi procedere con la movimentazione d’ufficio secondo la tabella di prossimità tra province, a partire dalla prima preferenza espressa.
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