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MIUR e MEF: alcuni supplenti avranno gli stipendi a dicembre altri a gennaio

Il Governo sempre cattivo pagatore e sempre in ritardo. E non è detto che i tempi siano poi rispettati. L’impegno della FLC per la certezza della retribuzione.

21/12/2015
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Per un certo periodo è stata responsabilità di un  SIDI malfunzionante a negare gli stipendi ai supplenti della scuola.

Successivamente è venuto fuori che i soldi stanziati non sono sufficienti per far fronte alle esigenze di pagamento.

Ora da due diverse note, una di NoiPa (MEF) e una della Direzione generale delle Risorse (MIUR), sappiamo che una parte dei supplenti sarà pagata a dicembre, un’altra a gennaio.

Due emissioni speciali resesi necessarie vista la solita “politica dello stanziamento inadeguato” praticata dal Governo anche quest’anno.

Con la prima emissione si dice che 25.000 supplenti dovrebbero avere stipendi esigibili dal 24 dicembre, mentre con la seconda  i rimanenti supplenti entro metà gennaio.

Certamente, che qualcosa si sia mosso è dovuto alla forte mobilitazione e pressione che abbiamo esercitato in questi giorni, con le nostre denunce sui giornali, con le nostre lettere, con i nostri sit in, con le richieste di incontro al Ministro, con le mobilitazioni locali e le ingiunzioni di pagamento.

Ma non possiamo non notare come si arrivi sempre in ritardo e sempre all’insegna dell’incertezza.

L’esigibilità al 24 dicembre, infatti, è tutta aleatoria, dal momento che le scuole dovrebbero essere messe già da ora nelle condizioni di predisporre il tutto, dovrebbero cioè sapere per tempo quale personale sarà pagato perché altrimenti, almeno fino al 28, e in considerazione del fatto che il 24 è giorno prefestivo, esse non potranno essere operative da questo punto di vista.

E per quanto riguarda i pagamenti degli esclusi e rinviati a gennaio, dovendosi attendere i tempi tecnici attuativi della legge di stabilità, non è irragionevole pensare alle solite inefficienze e ai soliti ritardi. Vizi quest’ultimi che certamente non albergano nelle segreterie scolastiche che, non c’è da dubitare, verranno chiamate a rispondere alle esigenze amministrative, come sempre accade, con tempi strozzati e impegni straordinari a surroga di inefficienze che invece provengono dall’alto.

 La FLC CGIL, come ha fatto in questi mesi e in questi giorni, continuerà a vigilare a tutela dei diritti di tutti i lavoratori e dei lavoratori supplenti in particolare che subiscono ogni anno un’angheria ormai diventata cronica e che dovrebbe invece essere superata definitivamente rendendo gli stipendi partita di spesa fissa (come già avviene per le supplenze su maternità).

All’incontro con il Ministro programmato per il 23 dicembre prossimo chiederemo certezza della retribuzione sia per i supplenti sia per le posizioni economiche Ata. Non si tratta di semplice questione salariale, ma della dignità di migliaia di persone (dietro ci sono altrettante famiglie) che puntualmente assolvono al loro dovere  facendo funzionare ogni giorno le scuole di questo Paese.

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