Legge 440/97: all'esame parlamentare lo schema di direttiva per l'anno 2009
La VII Commissione permanente della Camera dei Deputati dovrà esprimere parere in merito alla direttiva prevista ai sensi della Legge 440/97.


E’ stato sottoposto al parere parlamentare lo schema di direttiva per l'anno 2009 sugli interventi previsti dalla legge n. 440 del 1997, finalizzati all’ arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e agli interventi perequativi, finanziati dall’apposito fondo, a suo tempo pensato proprio per sostenere e sviluppare l’autonomia scolastica.
In questi giorni, quindi, il parlamento dovrà dare un parere sugli stanziamenti, sugli interventi individuati prioritari e sui criteri per la ripartizione delle somme, così come previsto dalla legge 440/97.
In particolare, lo schema sottoposto a parere prevede interventi su: Cittadinanza e Costituzione; potenziamento e rafforzamento della cultura scientifica e tecnologica, della cultura musicale e della lingua italiana; promozione di stili di vita positivi; sviluppo e sostegno delle attività motorie e sportive, promozione dell’educazione alla legalità, interventi per rimuovere il disagio giovanile e lotta al bullismo.
Ma, come da noi già preannunciato , la direttiva impegna per l’anno 2009 disponibilità finanziarie pari ad euro 140.523.964, con un taglio di 38.871.311 euro rispetto all’anno precedente.
Gli interventi prioritari individuati risultano quindi essere tutti decurtati, con tagli che pongono una seria ipoteca sulla fattibilità, da parte delle scuole, delle attività progettuali da realizzare sulle tematiche individuate dalla direttiva.
I tagli incidono, inoltre, su altri punti particolarmente complessi e molto spesso enunciati dal Ministro Gelmini quali fondamentali per la scuola: la decurtazione di somme per la terza area degli istituti professionali, ad esempio. mal si coniuga con le dichiarazioni del ministro sulla necessità d’incentivare il rapporto tra gli istituti professionali e il mondo del lavoro. Analogamente i tagli alla formazione ipotecano seriamente la realizzazione dell’ipotesi di eliminare i docenti specialisti di lingua nella scuola primaria e sviluppare un programma di formazione per i docenti di classe.
Nei prossimi giorni la commissione parlamentare dovrà, a questo punto, indicare le priorità che le scuole potranno realisticamente realizzare per l’anno scolastico 2009/10 e non un elenco di buone intenzioni prive della necessaria copertura finanziaria .
Roma, 12 ottobre 2009
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